6a tappa Piede d’Oro 2017
Dopo una settimana con tanto sole e temperature quasi estive, ecco che la famosa nuvoletta del Rag. Ugo Fantozzi è tornata a far capolino proprio in concomitanza della Domenica…
Colonnina di mercurio in netta discesa e una fastidiosa pioviggine hanno così salutato il consueto appuntamento col PdO, che per l’occasione faceva tappa a Gazzada Schianno per la 12a edizione della “Corri con noi per la vita”.
Ritrovo e partenza fissate nella suggestiva cornice del parco Villa De Strens, con un tracciato in parte inedito e leggermente allungato rispetto allo scorso anno: circa dieci chilometri piuttosto nervosi, che alternano tratti asfaltati a tratti campestri, il tutto condito dall’abbondante presenza di acqua e fango…
Anche oggi sarà battaglia vera!
Alle 9.00 il via.
Usciamo dal parco e ci fiondiamo immediatamente verso la nuova pista ciclabile; l’andatura è da subito elevata, complice anche la presenza del traguardo volante posto al chilometro 1,7.
Ad accaparrarselo davanti a tutti è l’inossidabile Marco Brambilla, la cui sfuriata ha decisamente sfilacciato il gruppetto di testa di cui facevo parte.
Poco alla volta ci ricompattiamo, ritrovandoci in quattro al comando della corsa: Marco Brambilla, Paolo Proserpio, Ederuccio Ferraro e il sottoscritto.
Affrontiamo una seconda pista ciclabile immersa nel verde, prima di attraversare il centro di Schianno e dirigerci verso il temuto tratto campestre ricavato nei pressi del crossdromo.
Nell’insidiosissimo canalone interamente in discesa reso ancor più scivoloso e pericoloso dal fango, sono Ferraro e Proserpio a provare a scappar via; Brambilla è quello più in difficoltà, mentre io mi assesto in terza posizione, ma comunque staccato di una cinquantina di metri dal duo di battistrada.
Finalmente risbuchiamo su asfalto nei pressi della zona industriale, dove ci attende uno dei pochi tratti pianeggianti e abbastanza filanti dell’intera gara; in teoria il mio terreno, in pratica invece il momento in cui capisco definitivamente che oggi per me è una giornata decisamente NO.
Ci inoltriamo nuovamente nei boschi per affrontare l’ennesima ascesa che dopo il suggestivo passaggio in zona Bellavista ci riporterà verso Villa De Strens e il traguardo di giornata.
Purtroppo le sensazioni negative avvertite fin dai primi metri di gara si stanno materializzando in maniera sempre più concreta…
Le sagome di Ferraro e Proserpio si allontanano inesorabilmente, mentre anche Brambilla mi ripiomba addosso e dopo avermi scavalcato, comincia a mettere secondi tra noi.
Così, dopo il fisico anche la testa decide che oggi non è giornata…
”Basta fatica” mi sussurra…
…e così faccio.
Accantono l’idea di duellare con Marco per il gradino più basso del podio e corro le ultime centinaia di metri, con il solo obiettivo di arrivare al traguardo facendo meno fatica possibile…
Chiudo al 4° posto, coprendo i 10,36km rilevati al mio GPS in 38’48”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ederuccio Ferraro – CUS Insubria (37’56”), 2° Paolo Proserpio – Valetudo Skyrunning (37’57”), 3° Marco Brambilla – Atletica Palzola (38’28”), 4° Giuseppe Bollini (38’48”), 5° Simone Zandri (39’28”), 6° Luke Roberts (39’31”), 7° Mattew Ramaglia (non competitivo 39’38”), 8° Ferdinando Mignani (39’41”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Marta Dani – Runners Valbossa (46’37”), 2a Elena Soffia – Maratoneti Cassano (46’43”), 3a Luisa Monetta – Athlon Runners (49’26”), 4a Raffaella Preatoni (50’21”), 5a Cristina Grassi (50’31”).
Anche l’organizzazione targata G.P. Gazzada Schianno ha confermato gli ottimi standard qualitativi che ormai da qualche tempo contraddistinguono le gare del Piede d’Oro: bravi, anzi no, bravissimi visto che l’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto in beneficienza al Comitato Stefano Verri.
Unico aspetto che come successo anche in altre occasioni, ritengo non essere all’altezza di tutto il resto, è la partenza: personalmente penso che per alcune gare del circuito, si debba pensare di fare partenza e arrivo in zone differenti fra loro, al fine di non compromettere la sicurezza dei partecipanti.
Adesso una settimana per provare a ritrovare un po’ di smalto, Domenica prossima poi sarà la volta di Brenta e della sua “Su e giò per i runchitt”.
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