mercoledì 13 novembre 2019

Mezza Maratona città di Busto Arsizio

Ancora una volta ho voluto chiudere la mia stagione con una mezza maratona e ancora una volta, la scelta è ricaduta su quella di Busto Arsizio.
Così, Domenica 10 Novembre mi sono presentato per la 4a volta al via di questa competizione ottimamente organizzata dagli amici dell’Atletica San Marco.

Dopo una settimana caratterizzata da continue piogge, ad accoglierci una mattinata grigia e piuttosto fresca ma finalmente asciutta!
Se il meteo aveva deciso di graziarmi, dovevo però fare i conti con il mio stato di forma che continua ad esser decisamente altalenante…
…alternando settimane di grazia ad altre di dis-grazia!!

Neanche a dirlo, questa sembrava proprio essere la settimana no, con sensazioni negative che già da qualche giorno accompagnavano i miei allenamenti e la netta impressione di essere arrivato decisamente affaticato e scarico a questo appuntamento con i 21,097km.

Breve riscaldamento prima di prendere posto nella mia griglia di partenza, dove con qualche minuto di ritardo sull’orario stabilito, arriva lo sparo dei giudici.
Si va.

Nonostante tutto, provo a impostare il ritmo dei primi chilometri per tentare di centrare un tempo finale attorno ai 73’ e perchè no anche sotto.
Peccato che nella corsa non si può bleffare…
…così dopo aver corso almeno fino all’8°km in compagna di Luca Filipas, capisco che oggi no, oggi non ce n’è.

Comincio a perdere secondi al chilometro e mentre Luca mi saluta e si allontana, poco alla volta sento il respiro degli inseguitori farsi sempre più vicino.

Attorno al 13°km vengo ripreso da Diego Giacomini; provo ad attaccarmi alla sua scia e ci riesco almeno fino al 19°km, quando sull’ennesimo cambio di direzione, perdo qualche metro che non riuscirò più a colmare…
Ormai sono prossimo al traguardo, ma oltre alle gambe, adesso anche la testa ha “mollato il colpo” e così negli ultimi 500 metri subisco il doppio sorpasso da parte di Marco Ferrario e Luca Ponti.

Chiudo la mia fatica al 13° posto, con un crono di 1h15’55”.
Prestazione senza lode e senza infamia, anche se onestamente non mi soddisfa affatto.
Adesso per me un po’ di riposo, poi si proverà a riprendere con più carica e determinazione: il 2020 è alle porte e con lui le prossime sfide...