…e io che pensavo di andare a fare una garetta piatta e veloce…
Dopo l’esperienza positiva dell’anno scorso, quest’anno avevo in mente di tornare in Piemonte per qualche garetta del circuito “Ammazzinverno”; così questa settimana, dopo averci dato dentro di brutto con gli allenamenti (forse troppo…), ho deciso di saltare il “Cross dei 2 pini” di ieri a Cardana, per presentarmi questa mattina ad Oleggio Castello.
Anche se il calendario ci ricorda di essere ancora in autunno, stamane le condizioni erano da vera ammazzinverno! Temperatura sotto gli 0°C e lastre di neve ghiacciata qua e la a testimoniare le recenti nevicate dei giorni scorsi. Appena arrivato a destinazione mi imbatto nell’amico Antonio Vasi, ma gironzolando un po’ nei pressi del ritrovo mi accorgo che di facce conosciute ce ne son tante: i fratelli Gornati, Simone Prina, Mauro Contini, Franco Mazzilli, Ombretta Bellorini, Cristina Clerici tanto per citare i primi che mi vengono in mente.
Alle 9.30 (più o meno…) partiamo proprio dalla piccola piazza antistante il circolo ACLI del paese, qualche centinaio di metri nelle viuzze del paese prima di buttarci a capofitto in una lunga discesa; davanti si mette subito il terzetto formato da Vasi, Guglielmetti e Trisconi, io inseguo a non più di un paio di metri. La sensazione è di stare andando davvero molto forte, e come se non bastasse a metà discesa, è un atleta proveniente da dietro a mettersi in testa dando nuovo impulso all’andatura: risultato primo mille chiuso in 2’57”…
Arriviamo in fondo alla discesa, una brusca svolta a sinistra ci incanala in una stradina tutta interamente in salita; i battistrada guadagnano metri o forse sono io che ne perdo, visto che anche Giuseppe Antonuccio che era alle mie spalle riesce a sopravanzarmi. Non mollo, mi “attacco” alle sue caviglie e poco alla volta riusciamo a riportarci nella scia dell’atleta autore poco prima della sparata in discesa; qualche secondo di attesa e lo superiamo.
Finalmente lo scollinamento: qui ci attendono un paio di chilometri ricavati fra sterrato e asfalto, un poco vallonati ma abbastanza rettilinei, tanto da permettere di controllare agevolmente la situazione degli atleti di testa: Trisconi si è leggermente avvantaggiato, a circa 15 metri segue il duo Vasi – Guglielmetti, staccato di una 20ina di secondi Antonuccio e subito dietro il sottoscritto.
Il tracciato di gara abbandona il sentiero principale e dopo il passaggio su uno stretto ponticello sopra ad un corso d’acqua, ci troviamo davanti un canalone di terra parzialmente ricoperto di neve che sale, sale e ancora sale! Antonuccio guadagna qualche metro ancora, mentre non riesco più a scorgere il terzetto di testa…
Riconosco la strada, capisco di essere prossimo all’arrivo, così dopo aver affrontato ancora un tratto in salita che altro non è che parte della discesa corsa nel 1° chilometro, transitiamo ancora una volta nelle strette viuzze del paese, fino a concludere la nostra fatica nuovamente accanto al circolo ACLI da cui eravamo partiti.
Chiudo la mia prova in 5a posizione con il tempo di 21’57” necessario per coprire i 5,9km rilevati al mio GPS; attualmente i primi 3 sono un passo avanti, mi resta un po’ di rammarico per il 4° posto che con un pizzico di determinazione in più sarebbe stato alla mia portata. La gara è vinta da un super Antonio Vasi in 21’05”, che riesce a regolare in volata Francesco Guglielmetti (21’06”), mentre si deve accontentare del 3° posto Stefano Trisconi (21’20”); poi 4° Giuseppe Antonuccio in 21’46” e 5° Giuseppe Bollini in 21’57”. In campo femminile vittoria per Cristina Clerici, 2a piazza per Elena Manzato, chiude il podio Adele Montonati.
Per rivedervi in azione potete visitare la mia fotogallery e l’album fotografico by Rino Corazze.
Mattinata conclusa al tavolo del ristoro con in mano un bel bicchierone di vin brulè, prima di scappare letteralmente a casa onde evitare il surgelamento totale! Confermata l’atmosfera molto genuina e la buona organizzazione di questo tipo di manifestazioni, che non ha fatto mancare niente di quello che conta: un bel percorso impegnativo ma altrettanto piacevole e stimolante, misurato e presidiato a dovere, un buon ristoro finale e tanto divertimento! Viste le considerazioni finali, non so ancora quando ma sicuramente tornerò a sconfinare in terra Piemontese per prendere parte a qualche altra tappa del circuito “Ammazzinverno”, e chissà che non riesca a togliermi anche qualche piccola soddisfazione…