giovedì 4 dicembre 2025

Mezza Maratona delle Terre d’Acqua - Trino (VC)

Dopo l’incidente di tre anni fa in cui mi avevano investito, la corsa non è più stata come prima…
Dolori e fatica senza mai riuscire a ritrovare la condizione fisica, le prestazioni e soprattutto il piacere di correre.
Tant’è che erano ormai quasi quattro anni che non mi azzardavo più a correre una mezza maratona, perchè il solo pensiero di quei 21,097km da fare a tutta mi spaventavano.

Poi quest’anno, come mi era già successo in passato in occasione di infortuni meno gravi, ad un certo punto qualcosa è cambiato; come se un interruttore si fosse finalmente acceso.
Ad Agosto ho cominciato a percepire che in allenamento correvo meglio e al termine di ogni sessione di corsa, mi sentivo meno provato e più appagato; così, chilometro dopo chilometro, gara dopo gara, son tornato (almeno in parte) a riassaporare le buone sensazioni che avevo prima dell’incidente.

Ad inizio Ottobre una buona prestazione sui 10km e da lì in poi una serie di allenamenti dove la mia condizione è comunque migliorata; poco alla volta l’idea di riprovare a correre una mezza maratona è andata via via facendosi sempre più forte, tanto da concretizzarsi quando casualmente mi sono imbattuto nel volantino della Mezza Maratona delle Terre d’Acqua, che oltre ad aver già corso ben 12 anni fa, sarebbe stata valevole come Campionato Regionale Fidal.

Ed eccoci così alla mattina del 30 Novembre, dove con mille dubbi e nessuna certezza, sono nuovamente schierato sulla linea di partenza di una 21km…
La mattinata è gelida col termometro che non si schioda dallo zero, ma la mia testa non se ne accorge perchè è impegnata a pensare a cosa mi aspetta; finalmente il colpo di pistola ed ecco che come per magia non penso più a niente. Adesso si corre.

Parto volutamente un po’ più dietro di come sono abituato, proprio perchè non voglio rischiare di farmi prendere da subito la mano, rischiando di tenere un ritmo troppo alto che al momento non mi posso permettere.
Primi 2km corsi attorno ai 3’35”, per poi andare a rallentare un filo, assestandomi attorno ai 3’40”/km che è il ritmo che vorrei provare a tenere per tutta la gara.

Nonostante siano passati 12 anni, il percorso me lo ricordo bene, perchè a dispetto di quello che si potrebbe pensare vista la location, è uno dei più impegnativi che mi è capitato di correre in una mezza; continui saliscendi e una strada che si srotola nel nulla delle risaie circostanti, dove spesso si trova un fastidioso vento.
Insomma, un tracciato esigente e senz’altro non adatto a spuntare tempi cronometrici di rilievo,

Ad ogni modo nonostante tutto, i chilometri passano e dopo essermi lasciato alle spalle l’abitato di Robella, arrivo al “giro di boa” di Costanzana in perfetta tabella di marcia, passando ai 10km in 36’45”.
Il meno è fatto…

Nella seconda parte di gara, il mio ritmo cala leggermente, ma sempre tenendo sotto controllo lo sforzo e senza mai andare in difficoltà; tant’è che pur avendo rallentato un filo, dal 13°km in avanti comincio a riprendere e superare qualche atleta.
Ultimi 2km, mi sono riportato a ridosso di altri 3 corridori che mi precedono, ma la fatica comincia a farsi sentire e pur avendo la possibilità di provare a chiudere, decido di non spremermi a fondo e concludere in controllo la mia gara.

Ultimo rettilineo ed ecco finalmente il traguardo, che taglio in 39a posizione assoluta in 1h18’36”.
Felicissimo e non per il crono che non è certo eccezionale, tanto meno per aver centrato il 2° posto al Campionato Regionale (che comunque male non fa), ma per avercela fatta ed essere tornato a riassaporare le buone sensazioni di una volta.
Messa in archivio la mia 34a mezza maratona, non nascondo che sto già pensando alla 35a e stavolta con l’intenzione di tornare a spingere a tutta dall’inizio alla fine!