Purtroppo, dopo la gara di Brebbia dove mi era letteralmente esplosa una super infiammazione alla bandelletta tibiale, la situazione non è affatto migliorata…
Io però in tempi “non sospetti” mi ero iscritto alla 10km di Pietra Ligure del 21 Aprile (gara che avevo già corso nel 2021) e naturalmente avevo anche prenotato il soggiorno.
Che fare?
Mi son detto, ma si vado e male che vada mi sarò fatto una gita al mare.
Sta di fatto, che Domenica mattina, nonostante avessi già ritirato il pettorale e mi fossi preparato per la gara, non ero affatto convinto di presentarmi sulla linea di partenza: il ginocchio/tibiale mi facevano già male appena sveglio e dopo una blanda corsetta di riscaldamento, il dolore era notevolmente aumentato, tanto da farmi faticare a riprendere a correre dopo essermi fermato…
Che fare?
Mi son detto, ma si dai, parto e male che vada al primo giro di boa (la gara erano 3 giri andata e ritorno) alzo bandiera bianca e mi fermo.
Detto fatto eccomi lanciato sul lungo rettilineo che porta verso Borgio Verezzi, inversione di marcia e ritorno verso Pietra Ligure; non riesco a distendere la falcata e ogni appoggio è una piccola scossa…
Che fare?
L’idea iniziale di fermarmi al primo giro di boa, ha nel frattempo lasciato spazio al ricordo che in tanti anni di corsa, non mi sono mai ritirato da una gara e certo non volevo iniziare in quel momento.
Unica opzione rimasta, stringere i denti e proseguire.
Così alla fine, nonostante un pessimo crono, riesco a tagliare il traguardo e incredibile ma vero, ad aggiudicarmi la vittoria di categoria.
Ancora una volta come già successo a Brebbia, ho dovuto raggiungere la zona premiazioni praticamente zoppicando e dovendo appoggiarmi a qualsiasi cosa trovavo lungo la strada, ma ormai anche questa era fatta…
32° assoluto, 1° SM45, tempo 37’07.
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