domenica 11 giugno 2017

RotaRun for Ail - Luino

14a tappa Piede d’Oro 2017

partenza

Dopo la “cotta” presa nella gara della scorsa domenica e una settimana caratterizzata da grande spossatezza e problemi al solito tendine d’achille, oggi la voglia di gareggiare era davvero ridotta ai minimi termini…
Una persona “normale” si sarebbe concessa un turno di riposo; appunto, una persona “normale”…

Ore 5.15 la sveglia non è ancora suonata, ma io son già in piedi; si, perchè stamane la trasferta è più lunga del solito: ad aspettarmi c’è infatti la 1a edizione della “RotaRun for Ail” di Luino.

Siamo al lago, ma la tappa odierna è decisamente di montagna!
Non conosco esattamente il percorso di gara, ma basta dare un’occhiata all’altimetria per capire che oggi saranno senz’altro gli scalatori a trovarsi maggiormente a loro agio!

Ore 9, dalla splendida cornice lacustre della sede dei Canottieri Luino viene dato il via.
Oltre un chilometro sul lungolago per dare sfogo alla “cavalleria” e sgranare il folto gruppone, prima di svoltare a destra e addentrarci nelle viuzze lastricate in pavè del centro storico; da qui un susseguirsi di saliscendi, che lasceranno sicuramente il segno nelle gambe degli atleti.
Al comando un gruppetto di cui faccio parte in compagnia di Matthew Ramaglia, Brahimo El Arbaoui, Paolo Proserpio e Salah Argoub, poco più dietro a qualche metro anche Rachid Argoub e Simone Zandri, poi via via tutti gli altri.

1°km

Ci lasciamo alle spalle il centro storico e ci proiettiamo verso la zona dell’EoloTime, dove (ahi noi…) ad attenderci c’è la terrificante ascesa del Molinetto: una serie interminabile di strappi con pendenze da capogiro, il tutto per uno sviluppo complessivo di circa 1,2 chilometri…
Che è terrificante l’ho già detto vero??

eolotime

Ramaglia e El Arbaoui mollano il colpo, Proserpio e Salah Argoub si avvantaggiano di qualche metro e io…
…io quasi mi sorpendo per come stia riuscendo a limitare i danni!
Arrivo infatti allo scollinamento in terza posizione, avendo perso al massino una cinquantina di metri dal duo dei battistrada e avendo tenuto a distanza chi da dietro mi tallonava.
Ci tuffiamo lungo una discesa boschiva piuttosto impegnativa, dove Salah Argoub fa valere le sue doti di grande discesista, staccando tutti e guadagnandosi la testa della corsa in solitaria.

Terminato il declivio si torna su asfalto, adesso solo lunghi falsipiani, dove però bisogna continuare a spingere forte se non si vuol vedere vanificata tutta la fatica fin lì fatta.
Una vittima illustre di questa parte conclusiva di gara è addirittura Salah Argoub, che attorno all’ottavo chilometro pare davvero essere in evidente difficoltà; il forte portacolori del Gavirate viene così ripreso e lasciato sul posto da Paolo Proserpio, per poi cedere ulteriori posizioni sia nei miei confronti che in quelli di suo fratello Rachid, che nel frattempo era a sua volta rientrato sul sottoscritto.

Ultimo chilometro, si torna sul lungolago, Paolo Proserpio è ormai lanciato verso la vittoria finale, mentre alle sue spalle io e Rachid siamo ai ferri corti per conquistare la piazza d’onore; arriviamo agli ultimi trecento metri, dove a causa della dormita di un addetto con la bandierina, Rachid è costretto a rallentare perdendo un paio di metri che mi avvantaggiano leggermente.
Decido di rallentare anch’io, ci ricompattiamo e senza neanche il bisogno di una parola, ci diamo la mano e arriviamo assieme sotto al gonfiabile del traguardo.

arrivo

Sarà il chip elettronico a decretare l’ordine d’arrivo: 3° posto per Rachid e 2° per me, concludendo gli 11km rilevati al mio GPS in 40’50”.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Paolo Proserpio – Valetuto Skyrunning (40’07”), 2° Giuseppe Bollini – Circuito Running (40’50”), 3° Rachid Argoub – GAM Whirlpool (40’50”), 4° Simone Zandri (41’01”), 5° Salah Argoub (41’35”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti – Atletica Palzola (46’33”), 2a Eugenia Vasconi – CUS Insubria (47’54”), 3a Elena Soffia – Maratoneti Cassano (49’46”), 4a Marta Dani (54’34”), 5a Barbara Pierini (54’54”).

CLASSIFICA

podio maschile

Per quanto mi riguarda, stamane un po’ meglio di Domenica scorsa, certo le sensazioni dei giorni migliori sembrano essere lontane…
Venendo invece all’organizzazione, devo dire che tutto mi è sembrato funzionare nel migliore dei modi; le uniche note che mi sento di fare sono legate ai posteggi per le auto non certo abbondanti e comodissimi, e allo sviluppo del tracciato che personalmente avrei contenuto nei canonici 10km.

Settimana prossima sarà la volta del primo appuntamento serale col Piede d’Oro: Sabato sera, a Gavirate, andrà infatti in scena la 3a edizione della “Gavirate sotto le stelle”, con percorsi da 3,9 e 8,2km.

2 commenti:

  1. Ciao Beppe, io abitando a Luino sono venuto a piedi alla partenza e non ho fatto bene caso se nel posteggione sul lungolago c'erano o meno posti... era pieno?

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    1. Ciao Tiziano,
      il problema del posteggio sul lungolago, è che essendo praticamente in mezzo al percorso di gara, l'organizzazione ha giustamente pensato di chiuderlo fino alla fine della manifestazione.
      Quindi se mettevi l'auto lì, in teoria non l'avresti più potuta riprendere fino verso le 11.30.
      Tra l'altro, siccome l'addetto che si trovava lì, doveva avvisare tutti quelli che volevano entrare nel posteggio, della sua chiusura per l'intera mattinata, ad un certo punto si è creato anche un bel po' di caos, con auto incolonnate in attesa, altre che facevano inversione per andare a posteggiare altrove e la normale circolazione stradale.

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