Dopo la Mezza del Castello di un paio di mesi fa, sulle ali dell’entusiasmo per la buona prestazione ottenuta, avevo deciso di correre un’altra 21km prima del periodo estivo.
Così a inizio Aprile mi ero iscritto alla “Via Francigena Half Marathon” di Vercelli, che dopo un paio d’anni d’assenza dal panorama podistico, torna alla ribalta del calendario Regionale Fidal Piemonte con la sua 8a edizione.
…ebbene si, dopo la mia disastrosa esperienza del 2013 alla famigerata mezza maratona del riso (…), ancora Vercelli!
A convincermi a dare una seconda chance al capoluogo Piemontese, un’organizzazione completamente rinnovata ed estranea a quella che nel corso degli ultimi anni, ha completamente demolito l’immagine del podismo Vercellese.
Sta di fatto che stamattina alle 6.30 ero già in auto con destinazione Vercelli.
A ben vedere se non fossi stato già iscritto, stamane non avrei certo scelto di cimentarmi in una mezza maratona: ultimamente mi sento un po’ in calo e anche la voglia non è più quella di qualche settimana fa…
”Vabbè…”, mi continuavo a ripetere lungo la strada, “…ormai siamo in ballo e allora tanto vale ballare!”
Pochissimi gli iscritti: circa 150, dove spiccano però almeno una decina di atleti con personali compresi fra 1h06’ e 1h12’: come si dice in questi casi, pochi ma buoni!
Al via anche qualche faccia amica del vicino Varesotto, fra cui Giuseppe Duchini, Romeo Visentin e il forte Stefano Bianco.
Pur non sentendomi esattamente al meglio, grinta e determinazione non mancano: al colpo di pistola parto convinto, con l’intenzione di provarci sempre e comunque!
Bastano pochi chilometri perchè al comando della competizione si crei un gruppetto di 6 atleti composto da Abdelhadi Laaouina, Rachid Kirech, El Mehdi Maamari, El Mostafa Racchi, Halim Rabai e Matteo Pezzana; alle loro spalle un quartetto con Corrado Pronzati, il sottoscritto, Stefano Bianco e Emanuele Ladetto, decisamente più attardati tutti gli altri.
Si corre forte, tanto che transito ai 5km in 16’44” e ai 10km in 34’01”.
Le gambe rispondono ancora bene e l’idea di scendere sotto i fatidici 73’, non sembra più solo una bella speranza; purtroppo però, non avevo fatto i conti con quello che ancora mi aspettava nella seconda parte di gara…
Allo scoccare dell’undicesimo chilometro ecco infatti alzarsi una leggera brezza, che nel giro di poche centinaia di metri si trasforma in un vento devastante, in grado di “zavorrare” i parziali di ogni chilometro di circa 10-15 secondi in più rispetto ai miei standard.
Impossibile fare ritmo in queste condizioni…
…a rendere tutto ancora più difficile un paio di cavalcavia, che più che cavalcavia parevan passi dolomitici!
Insisto ancora fino al 14°km, quando capisco che non c’è niente da fare: il vento contrario è talmente forte che in alcuni tratti mi da l’impressione di frenarmi quasi completamente; come se non bastasse, arrivano anche improvvise folate laterali che oltre a spostarmi a destra e a sinistra, rischiano di strapparmi il pettorale di gara dalla canotta!
Al 15°km ho definitivamente accantonato ogni velleità cronometrica e provo a concentrarmi sul’unico obiettivo ancora possibile: arrivare al traguardo cercando di mantenere la posizione fin lì conquistata.
Così cercando di amministrare al meglio il vantaggio su chi m’insegue, riduco un po’ l’intensità del mio sforzo, con la sagoma di Stefano Bianco davanti a me che prende definitivamente il largo.
Finalmente arrivo all’entrata dello Stadio Comunale Silvio Piola, ultime centinaia di metri con il classico giro di campo, ed eccomi tagliare il traguardo in 9a posizione assoluta col tempo di 1h15’14”, che viste le condizioni in cui si sono corsi i 10km finali, è davvero tanta roba!
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Abdelhadi Laaouina (1h09’20”), 2° Rachid Kirech (1h10’47”), 3° El Mehdi Maamari (1h10’56”), 4° El Mostafa Racchi (1h11’02”), 5° Halim Rabai (1h11’22”), 6° Matteo Pezzana (1h11’58”), 7° Corrado Pronzati (1h12’11”), 8° Stefano Bianco (1h13’32”), 9° Giuseppe Bollini (1h15’14”), 10° Emanuele Ladetto (1h16’20”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Daniela Ferraboschi (1h25’00”), 2a Katarzyna Kuzminska (1h28’14”), 3a Valeria Bellan (1h29’55”), 4a Margherita Grosso (1h33’43”), 5a Lorella Boschetto (1h39’24”).
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Vento a parte, devo dire che questa 8a edizione della Via Frincigena Half Marathon non mi ha convinto del tutto neanche a livello organizzativo…
A fronte di alcuni aspetti positivi, ce ne sono stati altrettanti decisamente migliorabili: ad esempio la completa assenza di indicazioni per raggiungere il ritrovo e per posteggiare l’auto, un percorso di gara non sempre presidiato a dovere, tempi di attesa biblici per le premiazioni di categoria che alla fine si sono rivelate anche piuttosto povere…
Peccato.
Per quanto mi riguarda, anche se non è arrivato il tempo cronometrico sperato, devo dire di essere soddisfatto di come ho approcciato la gara e di come l’ho interpretata; con condizioni meteo più favorevoli penso che il muro dei 73’ sarebbe anche potuto crollare.
Ancora peccato…
Adesso con le mezze ho chiuso almeno fino al prossimo autunno, quando nel caso mi ripresenterò al nastro di partenza di qualche altra manifestazione; naturalmente per provarci sempre e comunque…
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