Erano già un paio di settimane che al Sabato sera preparavo il borsone, ma poi la Domenica mattina invece di andare a gareggiare me ne restavo a letto…
Ieri stavo per fare la stessa fine, ma alla fine facendo ricorso a tutta la mia buona volontà, mi sono infilato in auto con destinazione Gornate Olona, per prendere parte alla 2a edizione della “StraGornate”.
Giornata calda, anzi no: caldissima!
Alle 7.30 il termometro segna già 26°C e la temperatura sale rapidamente tanto che quando arrivo a destinazione, nonostante non siano neanche le 8, stiamo già sfiorando i 30°C e alla partenza manca ancora un’ora e un quarto…
Dopo un breve riscaldamento (…) in compagnia di Matteo Raimondi, siamo pronti a partire.
Conto alla rovescia del Sindaco e si va!
La sensazione è che l’organizzazione non sia delle più affidabili: nessun apripista davanti alla corsa, pochi cartelli e pochi addetti sul percorso; bastano poche centinaia di metri per aver conferma di quanto fiutato a sensazione: ci troviamo a svoltare ad uno bivio non presidiato col traffico veicolare aperto, rischiando subito di essere investiti da un’auto…
Neanche il tempo di metabolizzare lo scampato pericolo, che ci troviamo sulle prime rampe di una impegnativa ascesa di circa 700 metri; salgo abbastanza bene, tanto che arrivo per primo allo scollinamento, tallonato dal giovane Riccardo Laudi e con Matteo Raimondi e Ferdinando Mignani pochi metri più dietro.
Abbandoniamo l’asfalto ed entriamo nel verde del Parco RTO, che praticamente da qui in poi farà da cornice all’intero tracciato.
Matteo rinviene forte da dietro, si porta al comando trascinandosi in scia Riccardo; provo anch’io ad accodarmi, ma capisco che sto facendo troppa fatica a tenere il ritmo imposto da Matteo; perdo qualche metro e rimango a metà strada dal duo di testa e da Ferdinando che è alle mie spalle.
Un tratto in discesa permette a Mignani di rientrare, così ci troviamo in due ad inseguire la coppia di battistrada; sotto il mio impulso poco alla volta riusciamo a riprendere e staccare Riccardo che nel frattempo aveva perso terreno anche da Matteo che rimane al comando in fuga solitaria.
Tutto bene, o quasi…
Già, perchè il percorso che è interamente boschivo è segnato poco e male…
Cominciamo ad incontrare bivi senza indicazioni, dove oltre a perdere tempo prezioso, siamo costretti a prendere una strada piuttosto che l’altra senza avere nessuna certezza.
Nessuna bindella ad indicare che il sentiero sia quello corretto, tant’è che ad un tratto rallento vistosamente facendo passare Ferdinando, cominciando a pensare di essere finiti fuori dal tracciato.
Scambio qualche parola con Ferdinando, e alla fine decidiamo di proseguire, tanto ormai quel che è fatto è fatto…
Quando oramai non ci spero più e sto già pensando come fare a tornare sui mie passi, ecco spuntare una freccia degli organizzatori che riaccende l’entusiasmo.
Ricomincio a spingere convintamente, quando l’ennesimo bivio mal segnalato ci fa finire direttamente dentro ad una fattoria…
Nuovo stop, altra inversione di marcia con tanto di fattore che esce dal fienile col forcone tra strilla e urla…
Mentre stiamo tornando indietro cercando di capire dove sia il giusto percorso ecco che arriva anche Mattia Luciano, anche lui vittima del nostro stesso errore…
Alla fine riusciamo a rimetterci sul percorso di gara, Matteo non si vede più e io mi ritrovo in compagnia di Mignani e Luciano; capisco di averne di più e poco alla volta stacco entrambi i compagni d’avventura.
Ultimi chilometri, quando davanti a me scorgo una canotta rossa; penso tra me e me:
“ma chi è quello? Matteo ha una canotta bianca…”
Le gambe girano abbastanza bene e nel giro di qualche centinaio di metri riesco a riportarmi sula canotta rossa; con mia grande sorpresa vedo che è Riccardo Laudi, che probabilmente ha tagliato una parte di percorso e si è ritrovato davanti…
Faccio un po’ di strada in compagnia di Riccardo, naturalmente dovendo affrontare ancora un paio di bivi che imbocco tirando a caso…
Accelero ancora e stacco nuovamente Riccardo, guardo il GPS che segna quasi 11km, riconoscendo la strada che avevo percorso poco prima in fase di riscaldamento:
“ormai è fatta!”
…penso tra me e me.
Ecco però che un omino con la bandierina invece che in direzione del traguardo mi indirizza dalla parte opposta facendomi entrare in un pratone…
Mi sto allontanando nuovamente dalla zona d’arrivo, tanto che penso di essere incappato in un altro errore; mi fermo, qualche secondo di attesa ed ecco arrivare anche Ferdinando. Nuovo scambio di battute con il compagno di “sventura” (…) e proseguiamo.
Ancora una volta ci abbiamo preso: una freccia in lontananza ci da la conferma di essere giusti; adesso però sono nuovamente in compagnia di un avversario scomodo…
Fortunatamente sto bene e negli ultimi 500 metri riesco a staccare ancora Mignani, presentandomi da solo sotto al traguardo che taglio in 2a posizione assoluta.
CLASSIFICA: 1° Matteo Raimondi – Circuito Running, 2° Giuseppe Bollini – Circuito Running, 3° Ferdinando Mignani – Maratoneti Cassano M., 4° Mattia Luciano, 5° Riccardo Laudi.
Venendo all’organizzazione, l’unica attenuante è la giovane età della manifestazione (la 2a edizione), ma questa non è sufficiente a giustificare le macroscopiche lacune mostrate: da un percorso non presidiato, alle indicazioni mancanti o mal sistemate, senza scordare la mancanza di un ristoro a metà gara che in una giornata calda come quella di ieri e su una distanza di quasi 12km è davvero indispensabile!
Il percorso è piacevole e la manifestazione ha senz’altro le potenzialità per crescere e farsi apprezzare: vedremo se l’organizzazione saprà fare tesoro delle numerose indicazioni ricevute per fare meglio già dalla prossima edizione.
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