lunedì 22 settembre 2025

Marciando per la vita - Varese

15a tappa PdO 2025

Quest’anno per una ragione o per l’altra, ho latitato in quasi tutte le tappe del PdO, ma ieri non potevo perdermi la mitica “Marciando per la vita”.
I motivi erano molti: a partire dal semplice fatto che avevo voglia di tornare a respirare l’atmosfera del circuito, di rivedere un po’ di amici, di partecipare ad una delle gare storiche da sempre sponsorizzate dalla famiglia Frigo e rendere omaggio a Gianfranco Riva, a cui la gara era intitolata alla memoria.

Così, a pochi minuti dalle 9, eccomi di nuovo schierato sotto al gonfiabile del PdO, al fianco di nuovi temibili avversari e degli irriducibili di sempre!
Si parte e a sgranare il gruppo ci pensano da subito il giovanissimo Riccardo Laudi e l’ex ciclista professionista Alessandro Santaromita; complice anche il traguardo volante posto a circa 1,5km dalla partenza, proprio davanti alla casa di Gianfranco Riva, i due allungano subito sul resto del plotone; alle loro spalle ad incaricarsi dell’inseguimento, siamo io e Biagio Spadaro, nella nostra scia, Antonio Vasi, Fernando Coltro, Luca Ghiringhelli, Simone Prina e Daniele Colasurdo.

Sui continui saliscendi che ci portano al traguardo volante, riesco a fiaccare la resistenza di Biagio, ritrovandomi da solo all’inseguimento del duo di testa; ad aggiudicarsi la volata per il traguardo volante è Laudi, che però paga lo sforzo e poco alla volta comincia a perdere terreno da Santaromita.   
Metro dopo metro anch’io riesco a rosicchiare secondi a Riccardo, tanto che prima di arrivare al classico passaggio sotto alla torre di Velate, mi ritrovo in 2a posizione in solitaria.

Si sale e ancora si sale, fino al passaggio nella pineta di Avigno, dove un arrembante Ghiringhelli riesce a riprendermi e a scavalcarmi.
Torniamo su asfalto, pochi metri ed eccomi sull’immancabile strappo del ciottolato Guttuso che culmina toccando l’altimetria massima del tracciato; svolta a destra e tuffo in discesa per gli ultimi 3km, dove la strada continuerà a scendere fino al traguardo.

In questa ultima parte “mi adagio troppo sugli allori”, convinto che la mia 3a posizione sia blindata e invece…
…invece in uno degli ultimi tratti sterrati vengo riagguantato dalla coppia Spadaro-Prina, che mi passano a doppia velocità.
Mi accodo e al termine della discesa a tornantini che si affronta per tornare in zona stadio, a separarci dal traguardo mancano si e no 500 metri; provo a reagire, ma Biagio e Simone non mollano di un millimetro…
Così, arriviamo in fila indiana sotto al gonfiabile, col sottoscritto che si deve accontentare del 5° posto assoluto.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Alessandro Santaromita – non competitivo (31’00”), 2° Luca Ghiringhelli – Atletica Verbano (31’55”), 3° Biagio Spadaro – Circuito Running (32’20”), 4° Simone Prina (32’21”), 5° Giuseppe Bollini (32’23).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Ilaria Bianchi – La Recastello (36’13”), 2a Paola Turriziani – Runner Varese (39’40”), 3a Sabrina Gussoni – Runner Varese (40’42”).

>>>FOTO Podisti.net by Arturo Barbieri<<<

Per me una buona gara, peccato solo essermi fatto raggiungere e saltare nella parte conclusiva…
Per quanto riguarda l’organizzazione, ho apprezzato la modifica iniziale del tracciato e tutto mi è sembrato abbastanza curato.
Quello che invece non mi è piaciuto, ma che non è dipeso tanto da chi organizza, ma più dal Comune che gestisce lo Stadio Franco Ossola, è che anche questa volta la partenza e l’arrivo siano stati posizionati appena fuori dall’impianto sportivo invece che al suo interno…
Trovo davvero assurdo avere lì un impianto del genere chiuso e inutilizzato e non potervi far partire e arrivare una corsa podistica, che innanzi tutto si svolgerebbe in maggiore sicurezza (partire dal piazzale dello stadio, con marciapiedi, cancellate e soprattutto traffico automobilistico aperto, è davvero pericoloso…) e poi darebbe anche lustro alla struttura stessa e a chi la gestisce.
Mi auguro che il Comune di Varese, possa valutare già per la prossima edizione, di venire incontro al Piede d’Oro, che in quanto Associazione Sportiva senza scopo di lucro, ma anzi da sempre impegnata a raccogliere soldi per fare beneficienza, non può certo permettersi di sostenere costi improponibili, solo per accedere alla pista dello stadio.

lunedì 15 settembre 2025

StraMasera - Masera (VCO)

Dopo la partecipazione del 2022, quest’anno avevo deciso di tornare alla StraMasera, gara di corsa in montagna che si svolge nella prima settimana di Settembre, in occasione della rinomatissima Festa dell’Uva.

Se nel 2022 mi ero fatto cogliere un po’ impreparato dal tracciato che non mi aspettavo così impegnativo e tecnico, quest’anno arrivavo con la consapevolezza di cosa avrei affrontato. Non nascondo che prima di partire ero piuttosto preoccupato, anche perchè durante la notte aveva piovuto copiosamente e l’acqua e il fango, avrebbero reso tutto ancora più complicato…

Unica differenza rispetto alla mia precedente partecipazione, il chilometraggio ridotto da 10 a 8km, dove praticamente sono stati tagliati i pochi tratti di asfalto (per la mia felicità…)
Ad ogni modo, l’obiettivo era provare a centrare il podio, che nel 2022 mi era sfuggito per pochi secondi a causa della mia totale incapacità di affrontare le discese tecniche…
Avevo anche guardato i risultati della passata edizione, dove l’ultimo a salire sul podio aveva realizzato un 36’23”, pertanto nella mia testa quello doveva essere il limite entro cui non andare.

Ore 10, pronti via a prendere le redini della corsa sono i giovanissimi Stefano Pazzinetti (fresco vincitore della 10km della Sgamela), Davide Moglia (il vincitore della StraMasera 2024) e Gabriele Di Mare; nella loro scia mi porto io, tallonato da una bella schiera di ateleti della Caddese e dello Sport Project VCO.

Giro di lancio attorno alla Festa dell’Uva, per poi sfrecciare nelle caratteristiche viuzze del paese; abbiamo corso poco più di un chilometro e mezzo, quando abbandoniamo il pavè per iniziare ad inerpicarci sui sentieri che ci condurranno fino a toccare il dislivello massimo di circa 200 metri.
Pazzinetti e Moglia stanno già scappando via, Di Mare perde qualche metro e mi precede a sua volta di qualche secondo; cerco di dosarmi, e sui gradoni che salgono senza dare respiro, subisco il sorpasso da parte di un atleta della Caddese.

Si sale, si sale e ancora si sale e anche se la fatica è molta, mi sto difendendo bene, tenendo sempre a pochi metri l’atleta che mi precede; purtroppo però, non ho ancora terminato la mia scalata, che già sto pensando che a breve inizierà la discesa…
Ecco infatti che un addetto al percorso mi si para davanti, indicandomi un sentierino sulla sinistra; mi ci butto rallentando subito l’andatura…
Mi ritrovo così in un canalone fangoso bello ripido che dulcis in fundo di tanto in tanto presenta dei gradoni alti mezzo metro.

Gli atleti davanti a me spariscono rapidamente e io affronto la discesa talmente piano, che arrivato in fondo, mi sorprendo che nessuno mi sia ancora ripiombato addosso da dietro.

Rapido attraversamento della piccola frazione di Cresta, prima di ritrovarmi nuovamente in discesa, stavolta su una mulattiera di sassi ed erba resa davvero insidiosa dalla pioggia caduta durante la notta.
Nuova frenata, solo che stavolta da dietro arrivano eccome…
Mi passano 3 atleti che mi lasciano immediatamente sul posto, guadagnando almeno una cinquantina di metri…

Finalmente le discese sono finite! Riconosco gli ultimi 2,5km di percorso che ricordo essere sterrati ma piuttosto veloci; innesto il “rapporto lungo” e sul piede dei 3’30”/km mi riporto sui 3 atleti che mi avevano sverniciato poco prima.
Mi accodo e senza pensarci due volte, metto la freccia e passo senza che nessuno dei 3 riesca a tenere il ritmo.

Spingo a fondo, ma ormai anche la 4a posizione è inavvicinabile, taglio così il traguardo in 5a posizione con il tempo di 36’32”.
Peccato, nonostante il crono finale sia circa quello che mi ero prefissato, il podio è sfumato anche quest’anno…

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Stefano Pazzinetti – Sport Project VCO (30’54” record del percorso), 2° Davide Moglia – Caddese (31’21”), 3° Gabriele Di Mare – Sport Project VCO (34’09”)
CLASSIFICA FEMMINILE : 1a Claudia Giacomotti – Luciani Sport Team (39’16”), 2a Victoria Kosa – Avis Marathon Verbania (42’17”), 3a Elena Morella – Sport Project Vco (42’45”).

lunedì 1 settembre 2025

Sgamela’a d’Vigezz - Valle Vigezzo (VCO)

Come ormai da tradizione, anche quest’anno mi sono presentato al via della Sgamela’a d’Vigezz, non sulla distanza regina di 25km, ma su quella più breve di 10km.
Distanza minore, che non deve però essere presa sottogamba, perchè il suo profilo altimetrico è davvero impegnativo ed esigente, dal primo all’ultimo metro!

A differenza dello scorso anno in cui aveva piovuto per tutta la manifestazione, ieri il clima era perfetto: cielo terso e una temperatura frizzantina prossima ai 12°C.
Un po’ di riscaldamento ed eccomi pronto sotto al gonfiabile, peccato che anche quest’anno, la partenza venga posticipata di circa 15 minuti…

Finalmente attorno alle 10.15 si parte.
Primo chilometro abbastanza veloce, dove lo squadrone di giovani talenti dello Sport Project VCO si porta subito al comando a dettare il ritmo; assieme a loro un atleta della Caddese e uno dell'atletica Arconate.
Sono in sei nel gruppetto di testa, io li seguo ad una cinquantina di metri, dietro di me un altro atleta della Caddese e via via tutto il gruppone.

Dopo essere scesi lungo le sponde del Melezzo e aver preso la ciclabile, la strada comincia inesorabilmente a salire, e così sarà fino all’arrivo.
L’altimetria non rende comunque la reale difficoltà del tracciato, che dal 2°km in poi, diventa un continuo susseguirsi di ripidi saliscendi spaccagambe.

Attraversiamo il torrente ed eccoci davanti il primo vero muro di giornata: una rampa di circa 100 metri dalla pendenza prossima al 15%, che al suo culmine non spiana, ma diventa solo meno ripida, senza lasciare la possibilità di rifiatare.
Davanti il gruppetto di testa si è sfaldato e gli atleti sono in fila indiana sfilacciati tra loro.
La strada non da tregua, gli strappi si susseguono in rapida serie ed io invece di “aggredirli”, li subisco non riuscendo mai a trovare il giusto ritmo…

Arriviamo all’entrata di Malesco, dove ad attenderci c’è un’altra bella salita: non così ripida, ma lunga almeno 5/600 metri; sulle sue rampe riesco a rifarmi sotto ad una canotta Sport Project VCO; è quella del giovane Alessandro Bartoli, che riprendo e supero proprio prima dello scollinamento.
Rapido passaggio nelle caratteristiche viuzze lastricate in pavè di Malesco, prima di affrontare l’ennesimo duro strappo in salita che ci immette sul tratto conclusivo di ciclabile che conduce verso Santa Maria Maggiore.

Provo a cambiare passo, ma oggi proprio non va…
Dulcis in fundo, ecco che ad un paio di km dal traguardo vengo dirottato nel tratto sterrato, che certo non facilita le cose; lo affronto sulla difensiva, pensando a mantenere ancora un filo di energia per gli ultimi metri.
Risbuco sulla ciclabile asfaltata, mancano si e no 500 metri all’arrivo, dove do fondo a quanto mi era rimasto nelle gambe, riuscendo a difendere la mia 6a posizione, dal ritorno del giovanissimo Davide Gallerini.

Taglio il traguardo al 6° posto, col tempo di 39’36”, peggiorando di 2 posizioni e 1 minuto tondo tondo la prestazione del 2024…

CLASSIFICA 10KM MASCHILE: 1° Stefano Pazzinetti – Sport Project VCO (35’25”), 2° Lorenzo Cappini – Sport Project VCO (35’49”), 3° Alessandro Borgotti – Caddese (37’38”), 4° Luca Gallerini (38’12”), 5° Matteo Vedovato (39’05”), 6° Giuseppe Bollini (39’36”)
CLASSIFICA 10KM FEMMINILE:1a Giada Cappini – Sport Project VCO (41’52”), 2a Lara Centamori – Sport Project VCO (43’50”), 3a Raffaella Leonardi – Asd Podistica Arona (48’01”).

CLASSIFICA 25KM MASCHILE: 1° Thomas Floriani – Sport Project VCO (1h37’28”), 2° Andrea Grotti – Asd Castiglione Ossola (1h43’07”), 3° Filippo Zuanon – Team 3 Esse (1h43’40”).
CLASSIFICA 25KM FEMMINILE: 1a Corinna Vanni - Sport Project VCO (2h06’08”), 2a Giada Mora – Luciani Sport Team (2h11’07”), 3a Sabra Boldrini – Luciani Sport Team (2h11’48”).