9a tappa Piede d’Oro 2019
Anche stamane se avessi badato a voglia e condizione fisica, probabilmente me ne sarei stato a letto…
…ma d’altro canto, se continuassi ad ascoltare queste sensazioni, Dio solo sa quando tornerei a gareggiare!
E allora in barba a tutto, meteo compreso che anche per questo fine settimana ha deciso di “deliziarci” con l’ennesima giornata grigia e piovosa, alle 6 ero in piedi e intento a prepararmi per l’odierna tappa del Piede d’Oro.
Oggi gara imperdibile quella di Cocquio Trevisago, dove oltre all’appuntamento con la corsa, c’era anche quello con i ragazzi dell’Istituto Sacra Famiglia: un’occasione unica per condividere un po’ di tempo con persone decisamente meno fortunate.
A rendere ancor più particolare la giornata, la presenza di diversi amici che non incontravo da un sacco di tempo: Nader Rahhal, Salah Argoub e il mitico Enrico Rodari: davvero felice di avervi rivisto!
Iscrizione e riscaldamento sotto le ultime gocce di pioggia prima di prendere posizione sotto al gonfiabile del via, dove a scandire il fatidico conto alla rovescia c’è un temerario Nando Casu, che alla partenza rischia di essere investito dal plotone (!!!).
Come da consuetudine si esce dal cortile dell’Istituto e ci si fionda sul lungo rettilineo che conduce fino ai piedi dell’ascesa che sale nell’abitato di Caldana; si viaggia forte, sul filo dei 3’10”/km, con un folto plotoncino di testa di cui fan parte Borgnolo, Johnson, Proserpio, Coltro, De Paoli, Pisani, Rossi, Oliviero, Gallo e un giovanissimo Pupillo.
Per noi però niente salita su asfalto…
…ad attenderci c’è invece la temutissima scalinata in ciottolato, con i suoi 198 gradini, 480 metri e una pendenza media del 17%.
Come al solito questo è il tratto più complicato per il sottoscritto…
…perdo infatti terreno da specialisti come Proserpio e Coltro, anche se tutto sommato ho l’impressione di subirlo meno che in altre occasioni.
L’impressione è confermata dai fatti, tanto che arrivo allo scollinamento senza aver perso posizioni e addirittura avendone recuperata una ai danni di Fabio De Paoli.
Borgnolo e Johnson sono già in fuga, Proserpio e Coltro invece mi hanno guadagnato un po' di terreno, ma son lì entrambi a non più di una cinquantina di metri.
Affrontiamo il dentro fuori nelle viuzze di Caldana, prima di gettarci nella lunga discesa che ci porterà fino nei pressi della ferrovia; brusca svolta a gomito ed eccoci nuovamente con la strada che 's’impenna violentemente sotto i nostri piedi!
Fatico si, ma fatico il giusto, con le sagome di Coltro e Proserpio che nel frattempo non hanno guadagnato niente.
Torniamo sulla strada percorsa poco prima in senso contrario, l’andamento altimetrico è sempre decisamente vallonato e ormai al traguardo non mancano più di 2km.
Continuo a macinare un buon ritmo, tanto che arrivo all’ingresso dell’Istituto avendo mantenuto invariato il distacco da chi mi precede...
…ultime centinaia di metri all’interno del cortile della Sacra Famiglia e finalmente eccomi tagliare il traguardo in 5a posizione assoluta, coprendo i poco più di 8km rilevati al mio GPS in 30’35”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Matteo Borgnolo – Pro Sesto Atl. (28’46”), 2° Nti Ernest Johnson – Runner Varese (28’51”), 3° Paolo Proserpio – Serim (30’05”), 4° Fernando Coltro (30’17”), 5° Giuseppe Bollini (30’35”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Rosanna Urso – Atl. Arcisate (35’09”), 2a Sofia Barbetta – Runners Valbossa (37’09”), 3a Chiara Naso – Team Attiva Salute (37’55”), 4a Martina Menegotto (38’18”), 5a Marta Dani (38’49”).
Oggi senz'altro soddisfatto: pur non sentendomi ancora al meglio, ho sofferto meno e reso di più rispetto alle ultime gare. La speranza è quella di essere realmente in crescita e di aver finalmente superato il peggio.
Domenica prossima torna invece la Lago di Comabbio Run – Corri con Samia, gara podistica sulle distanze di 800metri, 3 e 12km, valevole come 10a tappa stagionale del PdO e inserita nella speciale classifica a punti ToPdO.