lunedì 12 giugno 2023

FisioRun - Tradate (VA)

Purtroppo anche Sabato sera ho dovuto rinunciare all’appuntamento con il Piede d’Oro causa lavoro, ma come si usa dire, non tutti i mali vengon per nuocere.
Ritrovandomi con la Domenica mattina libera, mi sono subito messo alla ricerca di qualche garetta in zona e alla fine la mia scelta è ricaduta sulla “Fisio Run” del rione Pineta di Tradate, che nonostante sia ormai arrivata alla sua 7a edizione, per un motivo o per l’altro non ero mai riuscito a fare.

Due le distanze in programma, 6 e 12km, con percorsi per entrambe ricavati quasi esclusivamente nei sentieri boschivi del limitrofo Parco Pineta; ritirato il pettorale per la gara più lunga, sono pronto a concedermi qualche minuto di riscaldamento, ma senza esagerare perchè la giornata è decisamente calda e afosa.

A pochi minuti dalle 9, tutto è pronto: ben 650 gli iscritti schierati al nastro di partenza tra gara corta e lunga!
I soliti attimi di interminabile attesa e finalmente si va.
Parto abbastanza deciso e complice un 1°km interamente su asfalto e in leggera discesa, mi avvantaggio subito di qualche metro sui più diretti inseguitori.

Abbandoniamo la strada e ci immergiamo nella vegetazione del parco, che da qui in avanti farà da cornice all’intera competizione.
Il sentiero s’impenna, l’andatura cala, ma continuo comunque a spingere; si sale, si scende per poi tornare a salire; pendenze non durissime, ma che si susseguono senza dare tregua.

Il più immediato fra i miei inseguitori è il giovane Filippo Zuanon, che comunque continua a perdere terreno; arrivato circa a metà gara, riconosco i sentieri che qualche anno fa si percorrevano nella tappa del PdO di Abbiate Guazzone, così grazie alla conoscenza del tracciato e alle informazioni che il gentilissimo biker apristrada mi fornisce costantemente, posso affrontare i restanti chilometri con maggiore tranquillità.

Dopo un suggestivo passaggio in single track, caratterizzato da un sentierino quasi interamente inghiottito dalla vegetazione e dal fondo pieno di radici che rendono difficili gli appoggi, mi immetto su un ampio sterrato dove si può tornare a spingere a tutta.
L’apristrada mi informa che godo di circa 700 metri di vantaggio sul secondo, mi saluta, si ferma al bivio e si da il cambio con un altro apristrada.

Ormai mancano si e no 4km all’arrivo, i giochi sembrano chiusi, ma…
…la ragazza che dovrebbe farmi da apristrada è troppo veloce! Sparisce quasi immediatamente dalla mia visuale, lasciandomi praticamente da solo.  
Così a poco più di un km dal traguardo, su una delle ultime salite il fattaccio: arrivo ad un bivio, l’apristrada non si vede probabilmente è già al traguardo (…), però c’è un bel cartello dell’organizzazione che indica chiaramente di svoltare a destra.

Non so se qualche buon tempone abbia girato il cartello o se magari sia ruotato da solo perchè fissato male, sta di fatto che a dispetto della segnalazione, la svolta corretta era a sinistra e non a destra…
Come se non bastasse, appena svoltato nella direzione sbagliata indicata dalla freccia, il sentiero scendeva in picchiata diventando sempre più stretto e selvaggio…
I primi (terrificanti) dubbi di un possibile errore cominciano ad attanagliarmi, mentre la certezza arriva poco dopo quando ho ormai percorso circa 400/500 metri e mi ritrovo in un tratto talmente paludoso, che sprofondo nel fango fino a metà polpaccio…
Ecco il momento che in gara non vorresti mai vivere: quando ti rendi conto di essere fuori percorso e aver vanificato tutta la fatica fin li fatta…

Mi fermo, inverto la marcia ma mi metto a camminare.
Perdo altro tempo, poi decido di riprendere a correre con tutte le energie che mi erano rimaste in corpo!
Riaffronto il tratto fatto poco prima, stavolta però è tutta salita…
…ed eccomi al bivio, dove ritrovo l’apristrada che mi aveva accompagnato nella parte iniziale; basta uno sguardo per capire che lui ci è rimasto male almeno quanto me…
Scambiamo qualche parola e mi dice che ad ogni modo, nonostante quanto accaduto, ero finito dietro solo a Zuanon, rassicurandomi sul fatto che vista la freccia messa al contrario e il vantaggio ormai incolmabile che avevo fino al momento del “fuori pista”, mi avrebbero “restituito” la 1a posizione.
Così è stato. Grazie!

CLASSIFICA: 1° Giuseppe Bollini – Circuito Running, 2° Filippo Zuanon – Team 3 esse, 3° Fabio Caldiroli – Calcestruzzi Corradini Excels.

Non mi illudo, perchè so che la condizione fisica non si perde e non si ritrova da un giorno all’altro, ma i segnali sono positivi e questa vittoria serve senz’altro per il morale!
Infine un grandissimo grazie a tutti gli amici incrociati nel Parco Pineta, che erano impegnati in un’altra camminata che in un breve tratto si incrociava con la mia gara e che non mi hanno fatto mancare il loro caloroso tifo!

>>>FOTO Podisti.net by Arturo Barbieri<<<

domenica 4 giugno 2023

Lago di Comabbio Run - Ternate (VA)

Stamane ero libero dal lavoro, quindi ho pensato bene di approfittarne per prendere parte ad una gara che ho corso svariate volte e che nel 2016 ho avuto anche l’onore di vincere: la “Lago di Comabbio Run”.

Ad accogliermi al Parco Berrini di Ternate è una giornata grigia e piovosa…
Fortunatamente però, le ultime gocce di pioggia cadono quando alla partenza mancano ancora 45 minuti circa, permettendomi così di fare sia il riscaldamento che la gara all’asciutto.

Quest’anno ci sono almeno un paio di novità (almeno per me): la prima è che il percorso verrà affrontato in senso antiorario e la seconda è la variazione iniziale per ovviare all’inagibilità (ancora…) della passerella sospesa sull’acqua, che comporterà un tratto tutto in salita di circa un chilometro.

Accompagnati dalla voce di Andrea “Speaker” Basoli, alle 9.30 siamo pronti ad "aprire le danze".
Si parte allegri, con il giovane Lorenzo Ferraro a prendere da subito la testa della corsa; nella sua scia Dario Perri, il sottoscritto, Luca Granfo, Stefano Tettamanti e via via tutto il gruppone.

Sul primo degli innumerevoli strappi di giornata, Ferraro spinge sull’acceleratore guadagnando qualche metro; ad inseguirlo sul tratto di salita inedito, ci siamo io e Perri, qualche metro più dietro Tettamanti.
Scolliniamo e ci buttiamo in discesa, dove Perri riesce ad allungare leggermente; curva a gomito per prendere la ciclabile dove rischio di scivolare a terra ed eccoci tornati sul percorso che ben conosco.

Ferraro in testa allunga ancora, Perri è sempre lì a non più di 50/100 metri da me, ma Stefano Tettamanti sta rinvenendo di gran carriera e dopo avermi passato, nel giro di un chilometro si riporta anche su Perri, scavalcandolo e lasciandolo sul posto.

Nel frattempo ci siamo lasciati alle spalle Mercallo e Corgeno e siamo ormai agli ultimi chilometri di gara; i continui su e giù hanno ormai fiaccato le mie gambe, con la sagoma di Perri che pur rimanendo sempre lì alla stessa distanza, diventa irraggiungibile…

Chiudo i 12,75km rilevati al mio GPS in 48’04”, guadagnandomi una bella medaglia di legno…

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Lorenzo Ferraro – Arsaghese (45’18”), 2° Stefano Tettamanti – Azzurra Garbagnate (46’56”), 3° Dario Perri  - Atl Malnate (47’40”), 4° Giuseppe Bollini (48’04”), 5° Abdi Omar, 6° Paolo Negretto, 7° Luca Granfo, 8° Luke Roberts, 9° Davide Marchiori, 10° Giuseppe Di Gesto.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Stefania Combi – Tapascione Running Team (55’09”), 2a Alice Fusco – Road Runners Club Milano (55’36”), 3a Chiara Naso – Team AttivaSalute (56’11”), 4a Sabrina Gussoni, 5a Vanessa Covizzi, 6a Cristina Guzzi, 7a Lorena Strozzi, 8a Cinzia Lischetti, 9a Lidia Leonardi, 10a  Ilaria Mazzuccato.

>>>FOTO Podisti.net by Arturo Barbieri<<<