…la sofferenza…
Dopo la mezza di Novara di un paio di mesi fa, mi ero messo in testa di riprovare a sfondare il muro dei 76’ sui 21,097km; dopo attenta analisi (!!!), la scelta è caduta sulla StraMilano Agonistica Internazionale, che viene spacciata come una delle più veloci d’Italia.
Così stamattina in compagnia degli amici Umberto Porrini, Fabrizio Marasi e Alessio Tosello, abbiamo fatto una bella macchinata con destinazione Milano; alle 9.40 avevamo già depositato le borse, e pochi minuti dopo stavamo già zompettando attorno al castello Sforzesco, mentre la fiumana dei 50.000 invadeva già le strade della città.
Nonostante il pettorale per il settore blu, quello immediatamente dietro a quello riservato ai top atleti, su consiglio di Umberto ci rechiamo con un certo anticipo a prendere posto per il via: e meno male! Nessun giudice a controllare l’entrata nei settori, col risultato di trovarsi spalla a spalla con atleti con pettorali a 4 cifre destinati a settori ben più dietro a quello dove si erano infilati…
Ore 10.45, il colpo di cannone apre le ostilità! I primi km scorrono via velocemente regalandomi buone sensazioni: corro sul filo dei 3’25”/3’30” al km senza sentirmi impegnato più di tanto. Mi rendo però subito conto che la segnalazione dei primi km è piuttosto abbondante rispetto al mio GPS…
Continuo davvero molto bene fino al 10°km, senza alcuna flessione e senza avvisaglie di cedimenti; il 12° e il 13° km fatico un pò di più, ma penso fra me e me:
”tutto sommato sono già oltre metà gara!”
Neanche il tempo di entrare nel 14°km ed ecco che improvvisamente mi sento esausto, svuotato…
Benzina finita.
Provo a reagire, ma capisco che non ce n’è più…
Il buon senso avrebbe imposto di “alzare il piede” dall’acceleratore e pensare solo a finire la gara, ma oggi il buon senso l’avevo lasciato a casa.
Continuo a spingere, o almeno a tentare di farlo, anche se inesorabilmente i miei parziali ai vari chilometri si alzano di diversi secondi…
Ormai non riesco quasi mai a stare sotto i 3’40”/km, ma di mollare non se ne parla.
Sono talmente provato che non riesco neanche a contare i km che mancano…
Finalmente riconosco l’Arena Civica, il tanto agognato traguardo! Stringo i denti tento di resistere ancora, ma le energie sono ormai terminate…
Mi superano a destra a sinistra, da ogni parte! Le gambe non mi reggono più, tanto che negli ultimi metri barcollo vistosamente.
Taglio il traguardo in 101a posizione col tempo ufficiale di 1h17’18”. Mi appoggio alla rete e di tutto quello che mi dicono i tanti amici non capisco quasi niente; perdo completamente la cognizione del tempo, ma penso di essere rimasto immobile per almeno 15-20 minuti…
Finalmente riesco almeno a camminare e molto lentamente mi dirigo verso l’uscita.
La gara è vinta dal solito Etiope di turno, Jacob Yarso Kintra che conclude la sua prova in 1h01’07”, piazza d’onore per il nostro Andrea Lalli in 1h01’11”, chiude il podio il Keniano Kiprop Lima in 1h02’30”.
In campo femminile altra grande prova di Valeria Straneo che s’impone col tempo di 1h08’48” (senza però riuscire a confermare il risultato cronometrico della Roma-Ostia che gli sarebbe valso il primato Italiano), 2° posto per Anna Incerti in 1h10’36”, chiude il podio Marcella Mancini in 1h15’31”. (link classifica on line TDS)
>>>CLASSIFICA COMPLETA<<< >>>FOTO PODISTI.NET<<<
Cosa mi sia successo oggi di preciso non lo so: forse il gran caldo, forse il fatto di non aver mai bevuto niente, o forse il fatto di essermi alimentato male, sta di fatto che una crisi del genere non mi era mai capitata…
Nella corsa poi non s’improvvisa niente: la mia condizione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è un pò sottotono, e le sensazioni delle ultime settimane hanno trovato piena conferma nella prova di oggi, che solo grazie ad una gran caparbietà sono riuscito a concludere con un tempo tutto sommato decente.
COSA MI E’ PIACIUTO:
- oggi a Milano era una giornata senz’auto e devo dire che correre per le vie della città completamente deserte ha un certo fascino!
- ottima l’organizzazione per quanto concerne la gestione delle sacche, niente code e gazebi sempre sorvegliati.
COSA NON MI E’ PIACIUTO:
- non si possono predisporre dei settori di partenza in base ai tempi d’iscrizione e poi non mettere qualcuno a controllare chi entra…
- molti atleti muniti di GPS (compreso il sottoscritto) hanno rilevato una discordanza tra la misura ufficiale e quella rilevata dagli strumenti: mediamente (ho chiesto almeno ad una quindicina di persone) il tracciato è risultato più lungo di 400mt!!
Considerando che era per la maggior parte costituito da lunghi rettilinei, ritengo piuttosto affidabile la misurazione dei GPS, tanto è vero che fra quelli che ho confrontato le differenze erano davvero esigue… Ma com’è possibile in una manifestazione di questa portata???
400mt. è tanta roba, circa 1’25”/1’30” nel mio caso…
Adesso devo cercare di riprendermi un po’, perchè oggi ho davvero pagato a caro prezzo la testardaggine di non mollare fino alla fine…
…e settimana prossima mi attende già una tappa del Piede d’Oro davvero dura: la 33a edizione della “Marcia del latte”: spero di riuscire almeno ad onorarla…
A proposito di Piede d’Oro: per sapere com’è andata a Monvalle, non mancate di visitare il blog del soxj e naturalmente il sito ufficiale, mentre questa è la classifica completa.
P.S.
complimenti ad Umberto e ad Alessio, che nonostante tutto oggi sono andati come treni, siglando i loro nuovi personali: 1h14’33” per Umberto e 1h22’47” per Alessio.