mercoledì 28 giugno 2017
Piede d’Oro ad Arcisate: il filmato della gara!
domenica 25 giugno 2017
Quatar pass par Arcisà - Arcisate
16a tappa Piede d’Oro 2017
Ognuno di noi ha i propri gusti e ognuno di noi ha gare che predilige rispetto ad altre che magari non vuol neanche sentir nominare…
…ecco, per me Arcisate e una di quelle innominabili!
Sarà che coincide sempre con il periodo in cui la parabola del mio stato di forma tocca il punto più basso della stagione, sarà che ha un percorso davvero troppo duro per quelle che sono le mie caratteristiche, sarà che anche a livello emozionale non mi trasmette niente, sta di fatto che con questa gara la scintilla non è mai scoccata…
Stamane non nego che avrei fatto volentieri a meno di andare a correrla, ma il destino ha voluto che quest’anno fosse inserita nel calendario della speciale classifica a tempi ToPdO, di cui sono il detentore in carica del titolo, nonché l’attuale leader: non potevo proprio mancare!
Così sotto un mega temporalone rinfrescante, eccomi arrivare al Parco Lagozza di Arcisate, dove da lì a poco prenderà il via la 32a edizione della “Quatar pass par Arcisà”.
Solito tram-tram pre gara, prima di andare a prendere posto sulla linea di partenza, dove ad attendermi c’è la canonica schiera di avversari agguerritissimi: Matteo Borgnolo (già vincitore lo scorso anno), Fouad Touti, Nti Ernest Johnson, Nader Rahhal, Marco Tiozzo, Ederuccio Ferraro, Ferdinando Mignani, Simone Zandri e chi più ne ha più ne metta…
Un via dato in modo decisamente inatteso e improvviso, coglie un po’ tutti di sorpresa; ma è questione di pochi attimi, ed ecco il folto gruppo di atleti riversarsi rapidamente lungo la strada antistante il parco.
Neanche un chilometro e inizia la mia via crucis…
La strada s’impenna inerpicandosi nei boschi, i migliori tra cui Borgnolo, Jhonson, Touti e Tiozzo stanno già allungando sul resto degli inseguitori, io alle loro spalle cerco di salire il più regolare possibile e di contenere al minimo i distacchi.
Scollinamento, discesa piuttosto insidiosa e senza neanche il tempo di riordinare le idee eccoci sulla seconda e ben più dura ascesa di giornata: circa 800 metri di sviluppo, prima parte su asfalto, seconda parte boschiva, si sale, si sale e ancora si sale, tanto che il cielo sembra farsi sempre più vicino…
Nel frattempo Borgnolo si è portato al comando in solitaria, alle sue spalle Johnson, poco più dietro Touti tallonato a sua volta da Tiozzo, che però comincia a perder terreno facendosi sempre più vicino al sottoscritto.
A pochi metri dallo scollinamento sono quasi rientrato completamente su Tiozzo, ma purtroppo per una posizione quasi recuperata, sono costretto a cederne addirittura due nei confronti di Nader Rahhal e di Ederuccio Ferraro.
Cominciamo la discesa con Borgnolo saldamente al comando, Johnson ad inseguirlo ad una ventina di secondi, Touti in terza posizione staccato a sua volta di altri venti secondi, poi alle loro spalle con il medesimo ritardo il quartetto di cui faccio parte con Tiozzo, Ferraro e Nader; ancora un poco più dietro il terzetto composto da Zandri, Mignani, Ravelli, via via tutti gli altri.
Neanche a dirlo, ecco pararsi davanti l’ennesima ascesa…
In testa alla corsa la situazione rimane immutata, nel mio gruppetto invece le carte vengono nuovamente rimescolate: Nader è il più brillante e scappa via, mentre io e Tiozzo alternandoci più volte a fare l’andatura, riusciamo a distanziare un po’ Ferraro.
Altra discesa scavezzacollo e finalmente eccoci negli ultimi tre chilometri, interamente ricavati su asfalto e abbastanza pianeggianti…
…peccato che con tutto quello affrontato prima, le energie siano ormai ridotte al lumicino.
A pagare lo scotto maggiore è Nti Ernest Johnson, che a poco più di un chilometro dal traguardo è colto da crampi e costretto ad abbandonare la competizione!
Io me la gioco fino alla fine con Marco, che dopo un’interminabile volatona di seicento metri, riesce ad avere la meglio, rifilandomi cinque secondi.
Chiudo così la mia fatica al 5° posto, coprendo i 10km rilevati al mio GPS in 38’18”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Matteo Borgnolo – CUS Insubria (37’03”), 2° Fouad Touti – Runner Varese (37’33”), 3° Rahhal Nader – Atletica Arcisate (38’02”), 4° Marco Tiozzo (38’13”), 5° Giuseppe Bollini (38’18”), 6° Ederuccio Ferraro (38’38”), 7° Daniele Ravelli (38’47”), 8° Ferdinando Mignani (39’20”), 9° Sandro Cavallaro (39’21”), 10° Fernando Coltro (39’22”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis – Atletica Arcisate (42’52”), 2a Marta Dani – Runners Valbossa (46’13”), 3a Antonella Panza – GAM Whirlpool (46’34”), 4a Elena Soffia (47’35”), 5a Fiammetta Rosalba Quadrelli (48’50”).
Stamattina più di così proprio non potevo fare: come scrivevo all’inizio del post, lo stato di forma non è quello dei tempi migliori, il percorso poi non mi ha certo dato una mano e dulcis in fundo la garetta di Venerdì sera, qualche segno nelle gambe l’ha lasciato…
Diciamo che oggi dovevo puntare a difendermi e tutto sommato penso di esserci riuscito egregiamente.
Buona l’organizzazione targata Atletica Arcisate, l’unica nota che mi sento di fare, riguarda il sottopasso che si affronta negli ultimi chilometri: davvero brutto e pericoloso! L’anno scorso ricordo la caduta di Ederuccio Ferraro e quest’anno quella di Zandri…
Se si potesse evitare per il futuro, ritengo sarebbe meglio.
Domenica prossima il Piede d’Oro sarà a Samarate, dove i 3 amici da paura (Bonesini-Trogu-Busetto), organizzano l’ottava edizione della “Samarà da cursa”, su percorsi da 4,5 e 10km.
Infine, ma non meno importante, un pensiero a tutte le persone che attraverso questo blog mi conoscono e alle gare mi riservano sempre un saluto, una battuta, un complimento…
In particolare oggi i ringraziamenti vanno a Francesca, a Lorena e agli ex-colleghi di lavoro (ma soprattutto amici) Maurizio e Paolone!
Grazie, grazie e ancora grazie!!!!
sabato 24 giugno 2017
Camminata Madonna della Ghianda - Mezzana di Somma Lombardo
L’altro giorno per puro caso, mi sono imbattuto nel volantino della storica “Camminata Madonna della Ghianda” di Mezzana.
Ero davvero convinto che per quest’anno fosse saltata, visto che non era più inserita nel calendario del Piede d’Oro e che appunto fino all’altro giorno non ne avessi mai sentito parlare…
…e invece no!
Cambia formula e cambia anche pelle, trasformandosi in versione “by night” (ossia serale infrasettimanale) e abbandonando il classico tracciato ricavato in buona parte nei sentieri boschivi del parco del Ticino di circa 11km, a favore di uno quasi interamente asfaltato di circa 6km.
Potevo io che sono un tipo decisamente abitudinario e che si affeziona alle cose, lasciarmela sfuggire?
Ma certo che no!
Così ieri, nell’ennesima giornata di caldo tropicale, dove anche solo stare fermi risultava faticoso (!!!), eccomi di nuovo pronto a calzare le mie fide scarpette da gara.
Vista la scarsa reclamizzazione dell’evento e il cospicuo numero di concomitanze della serata, ero quasi preoccupato di ritrovarmi a Mezzana a correre da solo…
…come non detto!
Non faccio in tempo ad arrivare al ritrovo, che ecco spuntare Marco Tiozzo e Antonio Vasi; giusto qualche minuto e arrivano anche Andrea Soffientini e Simone Mascheroni: “ok” penso tra me e me, “anche stasera c’è da scannarsi…”.
Poco riscaldamento, perchè davvero si fatica anche solo a respirare (…) e alle 20.15 ecco arrivare il via.
Dopo la sfuriata iniziale del duo Rondinelli-Nastari, è il favorito numero uno di giornata Andrea Soffientini a portarsi al comando e ad impostare l’andatura; Andrea prova subito ad allungare innescando una serie di accelerazioni, a cui rispondo prontamente riportandomi nella sua scia.
Sull’ennesimo cambio di ritmo però, decido di non intestardirmi a volerlo seguire, sia perchè so di non avere i suoi ritmi su queste sparate, sia perchè non voglio spremermi troppo in vista della gara di domani del Piede d’Oro.
Così, mentre io mi lascio lentamente sfilare, sono prima Marco Tiozzo e poi Antonio Vasi a tentare di non lasciarsi scappare il forte portacolori dell’Azzurra Garbagnate.
Il tentativo di Marco naufraga però dopo pochi metri, tanto che prima dello scoccare del secondo chilometro me lo sono nuovamente rimesso alle spalle, mentre Antonio pur non riuscendo a colmare del tutto il gap che lo divide dal battistrada, ha comunque guadagnato almeno una cinquantina di metri sul sottoscritto.
Affrontiamo una salitella e in rapida successione l’unico breve tratto sterrato che ci porta nei pressi del santuario del Lazzaretto; da qui la strada torna a salire, fino a portarci al ponte che attraversa la ferrovia e che ci proietta verso il centro storico di Somma Lombardo.
Altra salitazza per poi iniziare il nervoso dentro fuori nelle viuzze lastricate in pavè del paese; Soffientini al comando sta man mano incrementando il suo vantaggio, Vasi invece è sempre lì ad una cinquantina di metri, mentre alle mie spalle i più diretti inseguitori non sono poi così vicini.
Capisco che rientrare su Antonio non è impresa impossibile; così poco alla volta comincio a rosicchiare metri all’amico dell’Atletica Palzola, fino a quando sull’ennesimo strappo gli ripiombo letteralmente addosso.
Entriamo nell’ultimo chilometro, mi metto davanti cercando di non concedere respiro ad Antonio, quando ad un bivio non segnalato, solo l’intervento di Marco Zarantonello che si trovava poco più avanti in veste di spettatore, fa si che la mia gara e quella di Vasi non finisca nel peggiore dei modi…
Brusca frenata, dietrofront e a tutta nella direzione opposta!
Ultime centinaia di metri, spalanco l’acceleratore e scappo via non dando scampo all’amico Antonio che arriva un po’ affaticato a questa bagarre finale.
Taglio così il traguardo al 2° posto assoluto, coprendo i 5,85km rilevati al mio GPS in 20’18”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Andrea Soffientini – Azzurra Garbagnate (19’38”), 2° Giuseppe Bollini – Circuito Running (20’18”), 3° Antonio Vasi – Atletica Palzola (20’24”), 4° Simone Mascheroni (21’20”), 5° Marco Tiozzo (21’24”), 6° Giuseppe Digesto, 7° Cristiano Marchesin, 8° Luca Granfo, 9° Stefano Foti, 10° Alberto Rossi.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Antonella Panza – GAM Whirlpool, 2a Luisa Monetta – Athlon Runners, 3a Alessia Crivellaro – Atletica Casorate, 4a Francesca Barone, 5a Stefania Magnoni, 6a Giovanna Sacco, 7a Eleonora Ferrari, 8a Gilda Pesenti, 9a Nadia Bisello, 10a Francesca Bertolani.
lunedì 19 giugno 2017
Gavirate sotto le stelle: il filmato della gara!
domenica 18 giugno 2017
Gavirate sotto le stelle - Gavirate
15a tappa Piede d’Oro 2017
Finalmente ieri sera, anch’io sono riuscito a correre la mia prima gara serale del 2017…
Nonostante fossero settimane che mi riproponevo di prendere parte ad uno dei numerosi appuntamenti podistici infrasettimanali, c’è voluto il Piede d’Oro e la sua “Gavirate sotto le stelle” per farmi riuscire nel mio intento…
Ad attendermi c’è l’ennesima giornata dal clima bollente, col termometro dell’auto che alle 18.30 indica ancora la bellezza di 34°C, anche se fortunatamente la morsa dell’afa sembra essere meno opprimente dei giorni scorsi.
Arrivo a destinazione, iscrizione, quattro chiacchiere con Walter Rossi ed eccomi pronto (???) per il riscaldamento…
…come se il caldo che c’è non fosse già più che sufficiente!
Ad allietare la mia corsa preparatoria, sono gli amici Simone Zandri e Fernando Coltro, con cui percorro praticamente tutta la seconda metà di percorso, quella che nei miei ricordi risulta essere la parte più dura ed impegnativa.
Ed effettivamente ricordo bene, visto che in rapida successione incontriamo l’unico tratto boschivo dell’intera gara, la salita del Moncucco che conduce al belvedere e il tortuosissimo chilometro finale dentro e fuori dalle viuzze del centro.
Pochi minuti alle 20.00, tutto è pronto per il via…
Ultimi istanti di attesa con l’ormai classico e adrenalinico conto alla rovescia, che anticipa l’immancabile colpo di pistola…
BANG!
Ci si dirige a gran velocità verso il lago e la pista ciclopedonale; nonostante un fastidioso quanto forte vento contrario, l’andatura è da subito sostenuta, con Fouad Touti che non esita a rilanciarla con le sue classiche fiammate; nella sua scia tutti i migliori, con Nader Rahhal, Marco Tiozzo, Rachid Argoub, il giovane Nti Ernest Johnson, Simone Zandri, Ferdinando Magnani e anche il sottoscritto.
Touti è incontenibile e al secondo chilometro, sull’ennesima accelerazione riesce ad avvantaggiarsi sul resto del gruppetto dei battistrada; il solo che prova a tenere il suo passo è Tiozzo, anche se la scelta si rivelerà non essere tra le più felici…
E’ infatti tra il terzo e il quarto chilometro che anche Tiozzo deve arrendersi all’azione di Touti, lasciandosi sfilare e venendo raggiunto e superato sia da me che da Johnson.
Si torna verso la zona di partenza, dove ci presentiamo all’EoloTime posto circa a metà gara con questa situazione: Touti al comando, alle sue spalle ad una decina di secondi, un quartetto di cui faccio parte in compagnia di Johnson, Rachid Argoub e Zandri, poco più dietro la coppia Tiozzo-Mignani, via via tutti gli altri.
Attacchiamo il tratto boschivo, con il tracciato che anche se dolcemente, è ormai da un paio di chilometri che tende a salire in maniera inesorabile, alternando falsi piani a brevi strappi più impegnativi; ad approfittarne è Johnson, che prima di giungere ai piedi della temuta salita del Moncucco, riesce a guadagnarmi metri importanti, riportandosi addirittura sulle caviglie del fuggitivo Touti.
Le dure rampe dell’ascesa al belvedere mettono le ali ai piedi del giovane portacolori dei Runner Varese, che poco alla volta stacca Fouad Touti e si lancia in solitaria verso il traguardo; scollino bene anch’io, tanto da essermi a mia volta avvicinato a Fouad, che in quest’ultima parte sembra essere un po’ in affanno.
Mi butto in discesa, serie di curve e controcurve che costringono a continue frenate e successive accelerazioni e finalmente eccomi in prossimità del gonfiabile dell’arrivo.
Nonostante abbia un discreto vantaggio su Zandri che è il mio più immediato inseguitore, ad impensierirmi proprio a pochi metri dalla linea del traguardo sono invece Marco Tiozzo e Rachid Argoub, che dopo una lunghissima quanto sorprendente volata, si “fumano” Zandri e arrivano addirittura ad un soffio dal sottoscritto, senza che neanche me ne rendessi conto!
Ad ogni modo conservo la mia posizione, concludendo la mia fatica al 3° posto e coprendo gli 8,3km rilevati al mio GPS in 29’25”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Nti Ernest Johnson – Runner Varese (28’55”), 2° Fouad Touti – Runner Varese (29’16”), 3° Giuseppe Bollini – Circuito Running (29’25”), 4° Marco Tiozzo (29’26), 5° Rachid Argoub (29’27”), 6° Simone Zandri (29’33”), 7° Ferdinado Mignani (29’49”), 8° Daniele Ravelli (30’01”), 9° Luke Roberts (30’01”), 10° Fernando Coltro (30’35”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti – Atletica Palzola (33’47”), 2a Rosanna Urso – Athlon Runners (33’47”), 3a Elena Soffia – Maratoneti Cassano (35’45”), 4° Antonella Panza (36’13”), 5° Nadia Guffanti (38’49”).
Anche questa gara è stata una vera e propria battaglia dal primo all’ultimo centimetro, con molti atleti racchiusi in pochi secondi; io a dispetto del periodo di flessione fisica che sto attraversando e del mio solito problema al tendine d’achille che non mi da pace, sono davvero contento del risultato ottenuto!
Complimenti anche a tutto il gruppo dell’Atletica Gavirate per l’ottima organizzazione, che non ha lasciato nulla al caso, dimostrandosi ancora una volta efficiente e perfettamente rodata.
Domenica prossima l’appuntamento con il Piede d’Oro è fissato ad Arcisate per la classica “Quatar pass par Arcisà”.
giovedì 15 giugno 2017
RotaRun, Piede d’Oro a Luino: il filmato della gara!
domenica 11 giugno 2017
RotaRun for Ail - Luino
14a tappa Piede d’Oro 2017
Dopo la “cotta” presa nella gara della scorsa domenica e una settimana caratterizzata da grande spossatezza e problemi al solito tendine d’achille, oggi la voglia di gareggiare era davvero ridotta ai minimi termini…
Una persona “normale” si sarebbe concessa un turno di riposo; appunto, una persona “normale”…
Ore 5.15 la sveglia non è ancora suonata, ma io son già in piedi; si, perchè stamane la trasferta è più lunga del solito: ad aspettarmi c’è infatti la 1a edizione della “RotaRun for Ail” di Luino.
Siamo al lago, ma la tappa odierna è decisamente di montagna!
Non conosco esattamente il percorso di gara, ma basta dare un’occhiata all’altimetria per capire che oggi saranno senz’altro gli scalatori a trovarsi maggiormente a loro agio!
Ore 9, dalla splendida cornice lacustre della sede dei Canottieri Luino viene dato il via.
Oltre un chilometro sul lungolago per dare sfogo alla “cavalleria” e sgranare il folto gruppone, prima di svoltare a destra e addentrarci nelle viuzze lastricate in pavè del centro storico; da qui un susseguirsi di saliscendi, che lasceranno sicuramente il segno nelle gambe degli atleti.
Al comando un gruppetto di cui faccio parte in compagnia di Matthew Ramaglia, Brahimo El Arbaoui, Paolo Proserpio e Salah Argoub, poco più dietro a qualche metro anche Rachid Argoub e Simone Zandri, poi via via tutti gli altri.
Ci lasciamo alle spalle il centro storico e ci proiettiamo verso la zona dell’EoloTime, dove (ahi noi…) ad attenderci c’è la terrificante ascesa del Molinetto: una serie interminabile di strappi con pendenze da capogiro, il tutto per uno sviluppo complessivo di circa 1,2 chilometri…
Che è terrificante l’ho già detto vero??
Ramaglia e El Arbaoui mollano il colpo, Proserpio e Salah Argoub si avvantaggiano di qualche metro e io…
…io quasi mi sorpendo per come stia riuscendo a limitare i danni!
Arrivo infatti allo scollinamento in terza posizione, avendo perso al massino una cinquantina di metri dal duo dei battistrada e avendo tenuto a distanza chi da dietro mi tallonava.
Ci tuffiamo lungo una discesa boschiva piuttosto impegnativa, dove Salah Argoub fa valere le sue doti di grande discesista, staccando tutti e guadagnandosi la testa della corsa in solitaria.
Terminato il declivio si torna su asfalto, adesso solo lunghi falsipiani, dove però bisogna continuare a spingere forte se non si vuol vedere vanificata tutta la fatica fin lì fatta.
Una vittima illustre di questa parte conclusiva di gara è addirittura Salah Argoub, che attorno all’ottavo chilometro pare davvero essere in evidente difficoltà; il forte portacolori del Gavirate viene così ripreso e lasciato sul posto da Paolo Proserpio, per poi cedere ulteriori posizioni sia nei miei confronti che in quelli di suo fratello Rachid, che nel frattempo era a sua volta rientrato sul sottoscritto.
Ultimo chilometro, si torna sul lungolago, Paolo Proserpio è ormai lanciato verso la vittoria finale, mentre alle sue spalle io e Rachid siamo ai ferri corti per conquistare la piazza d’onore; arriviamo agli ultimi trecento metri, dove a causa della dormita di un addetto con la bandierina, Rachid è costretto a rallentare perdendo un paio di metri che mi avvantaggiano leggermente.
Decido di rallentare anch’io, ci ricompattiamo e senza neanche il bisogno di una parola, ci diamo la mano e arriviamo assieme sotto al gonfiabile del traguardo.
Sarà il chip elettronico a decretare l’ordine d’arrivo: 3° posto per Rachid e 2° per me, concludendo gli 11km rilevati al mio GPS in 40’50”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Paolo Proserpio – Valetuto Skyrunning (40’07”), 2° Giuseppe Bollini – Circuito Running (40’50”), 3° Rachid Argoub – GAM Whirlpool (40’50”), 4° Simone Zandri (41’01”), 5° Salah Argoub (41’35”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti – Atletica Palzola (46’33”), 2a Eugenia Vasconi – CUS Insubria (47’54”), 3a Elena Soffia – Maratoneti Cassano (49’46”), 4a Marta Dani (54’34”), 5a Barbara Pierini (54’54”).
Per quanto mi riguarda, stamane un po’ meglio di Domenica scorsa, certo le sensazioni dei giorni migliori sembrano essere lontane…
Venendo invece all’organizzazione, devo dire che tutto mi è sembrato funzionare nel migliore dei modi; le uniche note che mi sento di fare sono legate ai posteggi per le auto non certo abbondanti e comodissimi, e allo sviluppo del tracciato che personalmente avrei contenuto nei canonici 10km.
Settimana prossima sarà la volta del primo appuntamento serale col Piede d’Oro: Sabato sera, a Gavirate, andrà infatti in scena la 3a edizione della “Gavirate sotto le stelle”, con percorsi da 3,9 e 8,2km.
lunedì 5 giugno 2017
Lago di Comabbio Run: il filmato della gara!
domenica 4 giugno 2017
Lago di Comabbio Run–Corri con Samia - Ternate
13a tappa Piede d’Oro 2017
I temporali della scorsa notte e il risveglio di questa mattina sotto un cielo grigio piombo, mi avevano illuso che le temperature odierne sarebbero state meno soffocanti rispetto ai giorni scorsi.
Illusione appunto.
Infatti appena arrivato a Ternate presso il Parco Berrini, dove da lì a poco sarebbe andata in scena la 3a edizione della “Lago di Comabbio Run – Corri con Samia”, delle nubi più neanche l'ombra e nonostante non siano ancora le 8, il termometro indica già oltre 20°C...
Solito tram-tram pre-gara, stavolta però allietato dalla compagnia dell'amico Antonio Vasi, ed ecco che a pochi minuti dalle 9,30 sono (quasi) pronto per partire.
Già, quasi...
Sono circa una decina di giorni che avverto una condizione in fase calante, ma stamane l'impressione di essere completamente prosciugato da ogni energia è qualcosa di più di una semplice sensazione...
Dopo la lettura di una poesia in rima dedicata alla corsa e il toccante ricordo di Samia proprio ad opera della sorella della sfortunata atleta somala, è la voce del mitico Speaker Felice (di nome e di fatto!) ad accompagnarci fino allo sparo del via.
Si va.
Provo a mettermi da subito al comando impostando un ritmo abbastanza veloce; il gruppone si sfilaccia rapidamente e nel giro di un chilometro, al comando ci ritroviamo io e Fouad Touti, con già un piccolo margine di vantaggio su Antonio Vasi, Marco Tiozzo, Rachid Argoub e il giovanissimo quanto talentuoso Johnson Nti Ernest.
Purtroppo oggi mi sento davvero svuotato...
Ad ogni cambio di pendenza, Fouad si avvantaggia di qualche metro che poi devo faticare a ricucire successivamente; attorno al quinto chilometro, sull'ennesimo “strattone” del portacolori dei Runner Varese, capisco definitivamente che oggi più che pensare alla vittoria, sarà meglio pensare a difendermi e a concentrarmi sui chilometri che mancano al traguardo, onde evitare di saltare prima del necessario.
Il proseguo della gara è sofferenza allo stato puro...
Poco alla volta concedo sempre più metri a Touti, mentre anche da dietro sento il fiato sul collo del gruppettino con Rachid Argoub, Antonio Vasi, Simone Zandri e Johnson Nti Ernest, che si sta facendo sempre più vicino e minaccioso...
A circa due chilometri dall'arrivo il peggiore degli scenari immaginabili si fa più concreto che mai: sono davvero cotto, non vado più neanche a spinta (!!!), Rachid mi è ormai piombato addosso e anche gli altri inseguitori sono lì ad una manciata di secondi...
In un attimo tutto sembra compromesso, ma ecco che dove non arriva il fisico, arriva la mente: mi incollo alla scia di Rachid che come suo solito sta terminando la gara con una bella progressione; le gambe vorrebbero fermarsi, ma la testa dice no.
Il pontile galleggiante, l'ultima dura salita e finalmente l'entrata nel parco, dove nonostante la crisi ho ancora la possibilità di giocarmi la piazza d'onore con Rachid!
Com’era facilmente prevedibile, perdo la volata e mi devo accontentare del terzo gradino del podio, ma io dentro di me so di aver comunque fatto un numero.
Chiudo così la mia fatica al 3° posto assoluto, coprendo i 12,4km rilevati al mio GPS in 44'50”, a oltre 50” dal tempo che lo scorso anno mi aveva permesso di mettere il sigillo alla gara.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Fouad Touti – Runner Varese (44'17”), 2° Rachid Argoub – GAM Whirlpool (44'48”), 3° Giuseppe Bollini – Circuito Running (44'50”), 4° Johnson Nti Ernest (non competitivo 45'00”), 5° Antonio Vasi (45'02”), 6° Simone Zandri (45'11”), 7° Marco Tiozzo (45'28”), 8° Daniele Ravelli (46'19”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Mary Wanjohi – Run2gheter (non competitiva 47’38”), 2a Sabina Ambrosetti – Atletica Palzola (50'19”), 3a Eugenia Vasconi – CUS Insubria (52'13”), 4a Erika Caccamo (52'21”), 5a Marta Dani (53'59”), 6a Elena Soffia (54'18”).
Complimenti a Luciano Rech, a tutto il suo gruppo GAM Whirlpool, così come a Marco Rampi e all'associazione Africa & Sport: manifestazione riuscitissima e ben organizzata, che fa del connubio tra sport e integrazione nel ricordo di Samia, il suo punto di forza.
Domenica prossima il Piede d'Oro si sposta a Luino per una novità del calendario 2017: la prima edizione della “RotaRun for Ail”.