…per chi pensa che chissà quanti chilometri si debban fare per finire esausti…
Ieri sera ad Azzate andava in scena la 4a edizione della “StramAzzate”, gara davvero unica nel suo genere: una cronoscalata di 970metri con pendenza media del 9%, che partendo dalle sponde del lago di Varese, porta fino al Belvedere di Azzate e ancora più su, con la temibile scalinata finale!
Cosa sarà mai 1km di gara anzi meno??
Uno sforzo improvviso e massimale, che se dosato male ti fa finire barcollante, con le gambe che non ti reggono più. Ecco cos’è.
…provare per credere.
Se infatti la prima parte di risalita almeno fino ai 500 metri è molto blanda e ti invoglia a tenere alto il ritmo, la seconda metà di gara può davvero metterti in croce…
…e io ne so qualcosa…
Massimo Lucchina è appena partito, ancora un concorrente, qualche altro secondo e sarà il mio turno; mentre cerco di concentrarmi, sento il passaggio dell’amico Massimo ai 100 metri: 19 secondi.
”Troppo veloce!”
penso fra me e me, mentre qualcuno mormora:
“Lucchina è pazzo ad esser partito così forte!”
…5, 4, 3, 2, 1, via!
E’ la prima volta che mi trovo “da solo” al via di una gara (tra l’altro così particolare), senza nessun avversario spalla a spalla, e mi è davvero difficile capire quale sia il ritmo giusto da impostare…
arrivo al cartello dei 100 metri, e butto un’occhiata all’orologio: 17 secondi…
”Cazz…!”
Continuo a spingere forte, ed in effetti fino ai 500 metri salgo ad una velocità davvero esagerata, tanto che ho già “mangiato” i 30 secondi di vantaggio con cui era partito il concorrente davanti a me.
E’ a questo punto che la pendenza della strada cambia drasticamente, arrivando nelle gambe come una vera e propria rasoiata!
Tengo ancora un ritmo impossibile fino agli 800 metri, ma capisco di essere ormai alla frutta!
L’acido lattico mi invade i muscoli, non riesco più a spingere ed ogni passo diventa difficoltoso, come se qualcuno mi trattenesse dalle caviglie per non farmi sollevare i piedi da terra, tanto che in più di un’occasione rischio di inciampare e cadere!
Agli 850 metri finisce di fatto la mia gara: ormai mi trascino, la velocità è bassissima, e temo addirittura di non riuscire a concludere la prova!
Arrivano anche le scale, devo camminare spingengo con le braccia sulle ginocchia ad ogni gradino per riuscire ad avanzare…
Taglio il traguardo in 4’06”, tempo che alla fine mi vale il 3° posto.
Ci metto qualche minuto a recuperare la padronanza delle gambe, che sembrano essere diventate leggerissime!
Incredibile la fatica e la sofferenza per questi 970 metri!
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Enea Zampini in 3’45”, 2° Cristiano Marchesin in 4’04”, 3° Giuseppe Bollini in 4’06”.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elisa Masciocchi in 4’28”, 2a Lorena Strozzi in 4’34”, 3a Elisabetta Di Gregorio in 4’58”.
Questa è una gara a cui “bisogna prendere le misure”: ieri ho completamente sbagliato nel dosare lo sforzo, e negli ultimi 150 metri penso di aver perso minimo 20”…
Pazienza, tutta esperienza che mi servirà per far meglio l’anno prossimo!
Ad ogni modo a detta di Luca “il gatto” Gornati, non avrò vinto, ma sono stato quello che meglio ha incarnato lo spirito della manifestazione: all’arrivo sono davvero STRAMAZZATO!!
Complimenti agli amici dei Runners Valbossa! Ancora una volta organizzazione impeccabile, per una gara davvero bella e divertente, immersa in un contesto paesaggistico davvero eccezionale!
Peccato solo per il poco seguito di partecipanti: ieri solo una sessantina di atleti al via, per un evento che ne meriterebbe davvero molti, molti di più.
Foto pubblicate.
RispondiEliminaGrazie del bel commento.
Grazie a voi per la bella gara e l'altrettanto bella serata che avete regalato a tutti noi partecipanti!
RispondiEliminaContinuate così e...
...mi raccomando, non mollate, perchè la STRAmAZZATE è davvero unica!!