lunedì 19 settembre 2022

Curi par Sinàgu-Memorial Fausto Tovaglieri - Busto Arsizio (VA)

Dopo una settimana particolarmente pesante, Venerdì sera ero talmente stanco che avevo quasi accantonato del tutto l’idea di andare a gareggiare a Sacconago…
…non fosse stato che di passaggio a casa dei miei, la prima cosa che mi ha chiesto la mia mamma è stata:
”allora, andiamo alla corsa?”

Detto fatto ho preparato velocemente la borsa e ci siamo infilati in auto con destinazione Sacconago.

Serata ancora molto calda, tant’è che il termometro sfiora i 30°C e l’afa è piuttosto opprimente.
Iscrizione, un saluto al mitico Artuto Barbieri e via per un po’ di riscaldamento in compagnia di Enea Cassani e Marco Brambilla, dove mi rendo conto quasi subito che il tracciato è stato completamente rivisto rispetto all’edizione del 2019 che avevo vinto…

Ore 19.00, dalla piazzetta della chiesa vecchia, viene dato il via.
Parto abbastanza spedito, con Cassani subito nella mia scia, tallonato a sua volta da un atleta dei Bumbasina Run, un po’ più dietro l’inossidabile Marco Brambilla; primo chilometro chiuso in 3’15”, con Cassani che mi rimane incollato come un francobollo, così come l’atleta dei Bumbasina Run, mentre sembra faticare un po’ di più Brambilla che accusa qualche secondo di ritardo.

Ripassiamo nei pressi della partenza, per poi venire indirizzati verso il centro sportivo e la zona industriale; sono sempre io a fare il ritmo, con il portacolori dei Tapascioni Running Team che però non molla un centimetro; ci lasciamo alle spalle il 2° e il 3° chilometro di gara, affrontiamo anche un tratto di sterrato e ci riportiamo verso il centro del paese.

E’ in questo frangente che si decide la gara: siamo fra il 4° e il 5°km e appena rallento un filo l’andatura, ecco arrivare l’affondo di Enea, che poco alla volta guadagna una ventina di metri.
Sono davvero stanco, le gambe non rispondono come vorrei e per quanto provi a rilanciare la mia andatura, i risultati non sono esattamente quelli sperati…

Ultime centinaia di metri fra le viuzze del paese, fino a sbucare alle spalle della chiesa da dve eravamo partiti poco prima.
Taglio il traguardo in 2° posizione, coprendo i 5,5km rilevati al mio GPS in 18’59”.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Enea Cassani – Tapascioni Running Team (18’48”), 2° Giuseppe Bollini – Circuito Running (18’59”), 3° Marco Brambilla – Atl.Casorate (19’19“).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Maria Cecilia D’Andrea – ARC Busto, 2a Irina Ivanova – Corro Ergo Sum Runners.

>>>FOTO Podisti.net by Arturo Barbieri<<<

Peccato non essere riuscito a bissare la vittoria della passata edizione, ma venerdì sera più di così proprio non ce ne era…
Comunque felice di esserci stato, pertanto un grazie particolare alla mia mamma, senza la quale probabilmente sarei rimasto a casa spiaggiato sul divano!

martedì 13 settembre 2022

StraMasera - Masera (VB)

Lo scorso fine settimana, sono stato un paio di giorni in Val Vigezzo, così quando ho saputo che Domenica mattina a Masera ci sarebbe stata la 5a edizione della “StraMasera”, nonostante le corse in montagna non siano esattamente il mio genere, non ci ho pensato due volte a presentarmi al tavolo delle iscrizioni.

Gli iscritti di giornata non sono stati moltissimi, ma fra di loro spiccavano il campione di casa Marco Giudici, l’altro forte Ossolano Mauro Bernardini, il promettente Bourama Coulibaly e diversi giovani atleti locali.
Insomma, come si dice in questi casi, pochi ma buoni!

Alle 9.30 il via dall’area feste, dove dopo un breve tratto di lancio su asfalto, ci si inoltra nelle viuzze lastricate del paese vecchio; qualche “dentro fuori” tra le case, per imboccare subito la prima di una lunga serie di mulattiere…

Come da pronostico, Giudici poco alla volta si allontana in solitaria, mentre alle sue spalle si forma un quartetto con Coulibaly, Bernardini, un giovane atleta che non conosco e il sottoscritto.
Si sale su mulattiere estremamente ripide, per poi affrontare tratti in discesa altrettanto impegnativi, che ci porteranno a toccare l’altitudine maggiore intorno al 5°-6°km di gara.

Nel frattempo Giudici ha ulteriormente aumentato il suo vantaggio, io invece, pur soffrendo i tratti in discesa dove vado la metà degli altri (…), grazie ad una buona condizione in salita, mi ritrovo in 2a posizione, tallonato ad una manciata di metri da Coulibaly, a sua volta inseguito un po’ più da lontano dal solo Mauro Bernardini.

Purtroppo però, come spesso mi capita in questo genere di gare, il peggio per me deve ancora arrivare…
Infatti dopo l’ennesima dura ascesa, mi ritrovo sull’ultima lunga discesa, che ahime è decisamente tecnica.
Coulibaly mi saluta e in men che non si dica sparisce dalla mia visuale; come se non bastasse la sverniciata rifilatami dal portacolori del G.S. Caddese, ecco sopraggiungere anche Mauro Bernardini, che dopo avermi saltato a tripla velocità, si allontana con una facilità disarmante (almeno per come sono impacciato io su queste discese…).

Finalmente termino il maledetto declivio, ma la sagoma di Bernardini è ormai lontana…
Il percorso si fa pianeggiante e mi permette di tornare a spingere, ma pur riducendo un po’ il distacco da chi mi precede, è ormai impossibile recuperare quanto ho malamente perso in discesa.

Ultima curva ed eccomi tagliare il traguardo in 4a posizione, coprendo i 10km rilevati al mio GPS in 44’08”.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Marco Giudici – Sport Project VCO (40’03”), 2° Bourama Coulibaly – G.S.Caddese (42’16”), 3° Mauro Bernardini – Sport Project VCO (43’27”), 4° Giuseppe Bollini (44’08”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Alessia Pozzi – G.S.D.Genzianella (52’20), 2a Angela Anni – Podistica Arona (55’33”), 3a Oil Savoldelli (58’08”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

Peccato, mi è davvero spiaciuto molto non essere riuscito a salire sul podio, soprattutto sapendo di aver vanificato tutto in poche centinaia di metri in discesa…
Ad ogni modo mi sono divertito partecipando ad una gara per me inedita, che complice anche la giornata meteorologicamente stupenda, mi ha regalato scorci davvero suggestivi.

domenica 4 settembre 2022

Boia che Trail - Besnate (VA)

Dopo 2 anni di stop, causa restrizioni Covid-19, ieri in quel di Besnate, è finalmente tornato in scena il “Boia che Trail” !
Sono stato indeciso fino all’ultimo se partecipare o meno, poi grazie alla particolare formula della gara che prevede che si corra in coppia, ho pensato che sarebbe stata l’occasione giusta per coinvolgere un amico, con cui ci tenevo a fare qualcosa del genere.

Ed ecco che anche grazie al sostegno di Chiara Naso e della sua Parafarmacia AttivaSalute, è nato il Team BramBollini: il sottoscritto in coppia con Marco Brambilla!
Visto che entrambi non siamo esattamente di primo pelo (…), abbiamo subito fatto nostro il famoso detto “gallina… anzi galline vecchie fan buon brodo”, da cui è nato il nostro logo che abbiamo fatto stampare sulle bellissime canotte create appositamente per l’evento!

Coppia inedita e anche abbastanza insolita, visto che sia io che Marco, siamo decisamente degli stradisti, che non amano particolarmente la corsa in fuori strada…
Insomma due pesci fuor d’acqua!

Ore 17.00, con la musica sparata a millemila decibel e la voce di Daniele Bonesini a scandire il conto alla rovescia, arriva il via!
Si parte abbastanza spediti, nelle prime posizioni ci sono le coppie Pisani-Zucchiatti, Duchini–Bosco, i fratelli Guglielmetti e la mia e di Marco; sono io a fare l’andatura per i primi 2km, fino a che l’entrata nel bosco mi rallenta leggermente…
Fatico un po’ in questo frangente di gara, lasciando strada a Marco, che a sua volta si mette in scia delle coppie Pisani-Zucchiatti e Guglielmetti.

Affrontiamo la dura ascesa che ci porta in vetta al Montediviso, purtroppo subiamo il sorpasso anche da parte di Duchini-Bosco, ma la gara è ancora lunga e per esperienza so che c’è tutto il tempo per recuperare.
Intorno a metà gara, comincio a sentirmi meglio: riprendo l’iniziativa, spronando Marco che invece pare essere un po’ in difficoltà.

Arriviamo ad attaccare la famosa salita del boia (per intenderci quella dove c’è la fune per agevolare la salita), in 4a posizione, ma non troppo distanti da chi ci precede.
Come sempre successo nelle precedenti edizioni a cui ho partecipato, anche ieri la gara si è decisa nei chilometri che dallo scollinamento della salita del boia, portano alla zona di ricompattamento: in cima alla salita siamo stati raggiunti da una coppia di atleti del G.S. Bognanco, io non mi sono reso conto che Marco si fosse staccato e ho realizzato di essere rimasto da solo in mezzo “alle linee nemiche”, almeno dopo un paio di chilometri!

Rallento vistosamente, con la coppia targata Bognanco che se ne va agevolmente, nel frattempo mi riprende anche un concorrente di un altro team, anche lui rimasto solo…
Rallentiamo entrambi, tanto che cominciamo a parlottare scherzando su chi dei nostri compagni arriverà per primo e ci permetterà di ripartire.
Purtroppo per me, è il suo compagno di squadra a sbucare per primo alle nostre spalle e cosa ben peggiore, avvisandomi che Marco è caduto…

Mi fermo, rimango sul posto alcuni interminabili secondi non sapendo cosa fare; poi decido di invertire la marcia e andare a vedere dov’è Marco e come sta.
Mi passa un altra coppia e dopo qualche altra decina di metri percorsi contromano, vedo finalmente la sagoma del mio socio arrivare!
Ha una caviglia dolorante, ma sta correndo e sembra determinato ad arrivare al traguardo!

Finalmente sbuchiamo su asfalto, dove ci attende l’ultimo chilometro di questo Boia che Trail…
Chiudiamo la nostra avventura in 6a posizione, un po’ amareggiati e delusi, ma comunque divertiti.

Come scrivevo, gara che ogni volta che l’ho corsa, nel bene o nel male si è sempre decisa dopo la salita del boia.
Quest’anno a noi è andata male, così com’è andata male alla coppia Pisani-Zucchiatti, che più o meno nello stesso tratto, hanno dovuto alzare bandiera bianca a causa di un crampo e conseguente caduta di Zucchiatti.

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