domenica 27 marzo 2011

Memorial Zedde - Monvalle

6a tappa Piede d’Oro 2011

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Dopo una settimana in cui ho caricato molto con gli allenamenti, stamane mi sono presentato a Monvalle per prendere parte al 13° “Memorial Zedde”, gara podistica di 10km organizzata dal Gruppo Sportivo Monvalle e quest’anno valevole come 6° appuntamento stagionale del Piede d’Oro.

Nonostante le importanti concomitanze di giornata (una su tutte la 40a StraMilano) e il cambio d’ora da quella solare a quella legale che ha di fatto tolto un’ora di sonno, appena arrivato a destinazione mi rendo conto che oggi non manca proprio nessuno! Anzi ci sono anche atleti che di rado si vedono al PSV, per un totale di circa 630 iscritti.

La partenza La partenza avviene dal piccolo campo da calcio del paese e fin dai primi metri capisco che oggi non è giornata… ho le gambe ancora indolenzite dagli allenamenti settimanali, e la fatica affiora prepotente già dal 2°km…

Provo comunque a tener duro e a fare la mia gara, ma le sensazioni son sempre peggio… Intanto davanti ho già una 20ina di atleti: oggi la concorrenza è davvero di altissimo livello! Il percorso ricavato per l’80% nello sterrato dei boschi, è stato per l’ennesima volta cambiato, e pur non presentando più le salitone che negli anni passati hanno sempre contraddistinto questa corsa, è comunque molto duro ed impegnativo, con continui cambi di pendenza e di ritmo.

Altimetria Memorial Zedde Intorno a metà gara, mentre sono in compagnia degli amici Basoli e Angotzi, intravedo a bordo strada una figura che mi pare familiare: è il Maurone che a causa di un piccolo infortunio oggi è a riposo ed è venuto a fare un pò di tifo! Grazie al suo incitamento provo a cambiare passo, ma oggi proprio non va…

Su uno strappetto mi fermo e comincio a camminare, poi riprendo a correre… altro strappo e altra sosta… era da tanto che non mi capitava più di fermarmi così in una gara…
Mentre annaspo in salita vengo ripassato da Basoli e Angotzi che poco prima avevo leggermente distanziato; mi perdo un pò d’animo, ma decido di non mollare! Riesco a riprendere Emanuele Angotzi e a superarlo, Andrea Basoli invece rimane sempre lì a pochi metri, ma nonostante l’andatura non sia certo proibitiva, non riesco proprio a tornargli sotto…

L'arrivo Taglio così il tragurado in 16a posizione con il tempo di 37’38” necessario per coprire i 10km (10,07) rilevati al mio GPS. Che dire, oggi io non ero certo al meglio, anzi ero piuttosto affaticato, ma sicuramente la concorrenza presente non scherzava affatto! S’impone su tutti il forte Alberto Podestà con il gran tempo di 35’23”, 2a piazza per Ivan Breda in 35’52”, chiude il podio Salah Argoub in 36’03”; poi nell’ordine: 4° Rachid Argoub in 36’13”, 5° Ferdinando Mignani in 36’16”, 6° Marco Tiozzo in 36’20”, 7° Stefano Demuru in 36’24”, 8° Antonio Vasi in 36’32”, 9° Giacomo Giani in 36’55”, 10° Umberto Porrini in 36’58”, 11° Massimo Lucchina in 37’00”, 12° Maurizio Mora in 37’10”, 13° Giovanni Vanini in 37’20”, 14° Walter Carnovali in 37’27”, 15° Andrea Basoli in 37’34”, 16° Giuseppe Bollini in 37’38”, 17° Emanuele Angotzi in 37’50”, 18° Manuel Beltrami in 38’10”, 19° Biagio Cantisani in 38’20” e 20° Cristiano Marchesin in 38’22”. In campo femminile torna alla vittoria Cinzia Lischetti col tempo di 44’07”, 2° posto per Elisabetta Di Gregorio in 44’25”, chiude il podio Monica Mele in 45’40”; poi nell’ordine: 4a Rita Grisotto in 45’42”, 5a Francesca Barone in 46’18”, 6a Cristina Grassi in 46’42”, 7a Michela Uhr in 46’54”, 8a Emanuela Fossa in 47’04”, 9a Lizia Rodari in 49’39” e 10a Alexia Aprile in 49’40”. Grazie a Enrico Rodari per la raccolta della classifica e dei tempi sopra riportati.

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

podio

Bello il nuovo percorso, personalmente penso uno dei migliori fra tutti quelli proposti negli ultimi anni, ben segnalato, presidiato e misurato al centimetro! Ristoro finale ben curato e premiazioni anch’esse di buon livello: bravi agli amici del Gruppo Sportivo Monvalle!

Per leggere ancora qualcosa sulla manifestazione di oggi vi rimando al blog del Soxj, mentre per vedere qualche foto potete visitare il blog degli Athlon Runners (grazie a Valerio per quelle che mi ha fatto!!), e la mia fotogallery.

Adesso una settimana con allenamenti più tranquilli, con la speranza che tutto il lavoro fin qui svolto venga fuori, magari in occasione del prossimo appuntamento con il PSV, che come al solito è fissato per  Domenica prossima a Varese località Schiranna, dove l’Atletica Ghepardo darà vita allla 32a “Marcia del latte”.

venerdì 25 marzo 2011

Giovedì 24 Marzo: serata da aquila!

Dopo un periodo piuttosto lungo, dove a causa del nuovo lavoro e di altri impegni, non ero più riuscito a partecipare agli allenamenti in notturna delle aquile, finalmente ieri sono tornato a “volare” in compagnia!!

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Appuntamento a casa mia con Ste ed Elisa (che purtroppo farà solo da spettatrice all’allenamento perchè ancora alle prese con un fastidioso infortunio che non vuole passare…), per poi dirigerci assieme verso Varese e l’ormai mitico ritrovo Lampadari Frigo Nereo. Serata davvero speciale, dove fra membri “ufficiali” del team, e semplici simpatizzanti, tocchiamo le 10 unità! Presenti: il Soxj, il Luminoso, Jamba, il Maurone, lo Ste, il Gornagatto, il Campionissimo, Peter, Raffo e naturalmente il sottoscrittto.

Altimetria LA LUNGA Fra una cosa e l’altra partiamo quando il mio orologio segna quasi le 20.00; la luce del giorno ha ormai lasciato spazio alle tenebre, ma fortunatamente volgiamo ormai verso la bella stagione e la temperatura è comunque gradevole.

Allenamento bellissimo, con tanta tanta salita ma sopratutto con tanta allegria! Ad ogni modo, lungo gli oltre 15km di percorso non sono mancate le “scaramucce” (per usare un eufemismo), che alla fine hanno trasformato quella che doveva essere una tranquilla uscita, in una vera e propria battaglia all’ultimo respiro!

Per concludere in bellezza la serata, non poteva mancare la classica pizzata, dove fra una birra e un limoncello si pensava già alle prossime sfide del Team

domenica 20 marzo 2011

Sù e giò par Bardell - Bardello

5a tappa Piede d’Oro 2011

HPIM4679 Dopo una settimana di influenza che non mi ha permesso di allenarmi molto, stamattina mi sono presentato a Bardello per la 2a edizione della “Sù e giò par Bardell”, gara podistica di circa 10km quest’anno valevole come 5° appuntamento stagionale con il circuito Piede d’Oro.

Circa 640 gli iscritti di giornata, fra loro anche gli amici del Team dove osano le aquile oggi quasi al gran completo! Sbrigo le solite formalità dell’iscrizione e del ritiro del numero del PSV e inizio un breve riscaldamento in attesa del via della corsa, mentre finalmente un timido sole comincia a fare capolino dalle minacciose nuvole che riempivano quasi interamente il cielo sopra la mia testa.

Confermato il tracciato dello scorso anno, caratterizzato da un andamento piuttosto vallonato, poco sterrato e una salita di circa 2km posta poco dopo la metà della gara; alle 9 arriva puntuale lo sparo che apre le ostilità, e subito ci si dirige a tutta velocità verso la ciclabile del lago. A fare l’andatura sempre lui: Ivan Breda con in scia Rachid Argoub, Marco Tiozzo, Antonio Vasi, Alberto Larice, Stefano Demuru, Salah Argoub, Umberto Porrini e via via tutto il lungo serpentone di atleti.

I primi chilometri scorrono via sul piede dei 3’25”/km di media, con Breda che seppur in testa sembra faticare a prendere il largo; dopo aver abbandonato la pista ciclabile ci si dirige verso Malgesso, per affrontare l’unica parte boschiva di giornata. Ancora una volta è il fondo pesante del bosco a mettermi un pò in crisi: dopo aver recuperato alcune posizioni è proprio in questo tratto che devo subire il sorpasso di Maurizio Mora che riesce progressivamente a guadagnare anche qualche metro…

05_bardello Finalmente torniamo su asfalto, e subito la strada s’impenna! Si sale, si sale e ancora si sale, ecco i 2km di salita di cui parlavo prima… Stringo i denti, e a metà dell’ascesa riesco a riprendere e superare Porrini, mentre Mora resiste alla grande non cedendo un solo metro. Scolliniamo e ci tuffiamo nella lunga discesa che ci porterà fino all’ultimo chilometro; spingo bene, ma nonostante la buonissima andatura Umberto (Porrini) si è rimesso nella mia scia e sembra averne decisamente di più, mentre Maurizio Mora che nel frattempo si è riportato su Salah Argoub e aveva ancora qualche secondo di vantaggio, inizia a farsi più vicino.

Ormai siamo ai piedi della discesa, Salah a causa di un problema ad un polpaccio è costretto a rallentare e a farsi sfilare, Porrini mi ha di nuovo sopravanzato e grazie anche alle sue trainate riusciamo a rientrare definitivamente su Mora; abbandoniamo la strada asfaltata e imbocchiamo l’ultimo chilometro. La stanchezza comincia ad affiorare oltre ad una certa “mollezza” generale forse dovuta ai postumi influenzali… perdo un metro, poi un altro e un’altro ancora… capisco di non averne più per provare a giocarmi il piazzamento con i 2 compagni d’avventura, decido così di mettermi il cuore in pace pensando solo a concludere la mia prova.


Bardello classifica        HPIM4694

Arriviamo al centro sportivo dove è posto l’arrivo di giornata, un giro di campo e finalmente il traguardo! Concludo proprio alle spalle di Maurizio e di Umberto in 8a posizione coprendo i 9,6km rilevati al mio GPS in 34’48”. Tutti molto vicini oggi (poco più di un minuto dal crono del vincitore al mio) ma a vincere è ancora una volta Ivan Breda col tempo di 33’34”, 2° posto per un sempre più in forma Rachid Argoub in 33’46”, chiude il podio Antonio Vasi in 33’54”; poi nell’ordine: 4° Alberto Larice in 34’03”, 5° Stefano Demuru in 34’12”, 6° Maurizio Mora in 34’35”, 7° Umberto Porrini in 34’43”, 8° Giuseppe Bollini in 34’48”, 9° Pasquale Razionale in 35’06” e 10° Paolo Negretto in 35’24”. In campo femminile vittoria per Rosanna Urso in 41’04”, 2° posto per Cinzia Lischetti in 41’20”, chiude il podio Monica Mele in 42’39”; poi in successione: 4a Francesca Barone in 43’39, 5a Vera Veronelli in 45’12”, 6a Eugenia Vasconi in 46’24”, 7a Barbara Frangi in 46’25”, 8a Simona Vignati in 46’50”, 9a Cinzia Menegon in 48’08” e 10a Emanuela Polinelli in 49’07”.

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

Tracciato che personalmente mi è piaciuto molto, ben segnalato e presidiato, discreto il ristoro finale, mentre voto senz’altro insufficiente per le premiazioni: una piastra (piastrina viste le dimensioni…) antiaderente per il 3° assoluto e uno scaldacollo per il 6° e il 7° mi sembran davvero poca cosa per una manifestazione con oltre 600 iscritti e una lista di sponsor davvero molto lunga.

>>>QUALCHE FOTO DELLE PREMIAZIONI<<<

Non mi resta che ricordare il prossimo appuntamento con il Piede d’oro fissato per Domenica prossima 27 Marzo a Monvalle, dove il locale gruppo sportivo darà vita alla 13a edizione del “Memorial Zedde”.

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mercoledì 16 marzo 2011

“In bocca al lupo!!”

in-bocca-al-lupo Quante volte prima di una gara (ma non solo), avete detto e vi siete sentiti dire “in bocca al lupo”?

Scommetto un’infinità di volte!! Ma sono altrettanto pronto a scommettere che pochissimi di voi si siano mai chiesti il perchè si usi questo bizzarro augurio, e ancora meno ne conoscano il reale significato.

Anch’io uso spesso l’espressione “in bocca al lupo” senza essermi mai posto il dubbio sul suo senso… in questi giorni colto da illuminazione cosmica (??) ho finalmente deciso di colmare questa mia lacuna, documentandomi un po’ sull’argomento; ho così scoperto che nonostante sia un modo di dire davvero molto diffuso, il suo significato e le sue origini non sono affatto chiare. Perchè si adopera come augurio di buon auspicio un’espressione che in realtà sembra tutt’altro che rassicurante? (finire fra le fauci di un lupo non mi pare un granchè come incoraggiamento…).

Facendo una rapida ricerca in rete, ci si può imbattere in almeno 4/5 interpretazioni dell’usatissimo augurio in questione, e a sentire i vari sostenitori dell’una o delle altre ipotesi, ognuno è pienamente convinto che la propria interpretazione sia quella più corretta…

Questo è quello che riporta la famosa enciclopedia on line Wikipedia in proposito:

In bocca al lupo è un augurio scherzoso di buona fortuna che si rivolge a chi sta per sottoporsi ad una prova difficile.

L'espressione ha un valore scaramantico: per scongiurare l'eventualità di un avvenimento indesiderato lo si esprime qui sotto forma di augurio. Andare nella bocca del lupo è infatti una palese metafora per cacciarsi nei guai.

Una consuetudine più recente del modo di dire in sé vuole che si risponda con «crepi il lupo» a chi formula l'augurio.

Anche se l'origine del modo di dire non è chiarissima, non è certo che esso sia nato nel mondo rurale, molto probabilmente dal linguaggio di pastori e allevatori, presso i quali il lupo era temuto come animale pericoloso per eccellenza, perché predatore di bestiame.

Secondo un'altra interpretazione, il detto sarebbe nato dal linguaggio dei cacciatori: i lupi infatti, sebbene non commestibili, venivano spesso soppressi in passato sia per salvaguardare il bestiame, sia perché considerati, a torto, pericolosi per la popolazione umana. L'uccisione di un lupo era dunque considerato un gesto prestigioso, e il detto avrebbe avuto in origine il valore di un augurio di buona caccia. In realtà il lupo, a dispetto dell'iconografia popolare, è per natura schivo dell'uomo.

Per altri il detto deriverebbe dal greco per assonanza. In greco era l'augurio "prendi la retta via" e come risposta si diceva "la prenderò".

Un'altra interpretazione, ancora, trova l'espressione come un augurio che si riferisce alla storia dell'origine di Roma. Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa, che dopo averli trovati abbandonati in una cesta sul greto del Tevere, li allattò e li condusse al riparo in una grotta, portandoli in bocca. Così, se qualcuno rivolge questa espressione all'altro, si augura fortuna oppure salvezza. In questo caso, però, una risposta quale "crepi" o "crepi il lupo" non avrebbe senso, se non frutto dell'ignoranza sull'origine dell'augurio.

Un'ulteriore interpretazione è che "la bocca di lupo" era la lavagna dove i capitani che arrivavano alla Giudecca registravano il loro arrivo e la quantità di uomini e merci portati a casa. Quindi dire "in bocca al lupo" significa fare buona navigazione ed augurare di tornare salvi in porto. Non si risponde "crepi" perché il lupo è una lavagna di scrittura, ma si risponde "che il Dio del mare Ti ascolti" oppure "ciao" (schiavo vostro), (schiavo → s/ciao → ciao in veneziano, il "vostro" è sottinteso); a Venezia nel lazzaretto in attesa della quarantena venivano fatte riquadri sui muri con frasi di augurio circondati da cornici dentellate a bocca di lupo, cornici che tuttora si usano in grafica con tale termine: rispondere "crepi" non ha etimologicamente nessun senso. Nell'isola del lazzareto nuovo si possono tuttora vedere antichi modelli.”

Insomma nonostante la ricerca alcuni dubbi sul reale significato dell’espressione restano; personalmente però penso che una cosa sia certa: meglio sentirsi augurare di finire in bocca ad un lupo che nel c**o di una balena!!!!

domenica 13 marzo 2011

In giro per Malgesso - Malgesso

4a tappa Piede d’Oro 2011

P130311_10.46 Dopo una settimana in cui i postumi della mezza del Lago Maggiore si son fatti sentire eccome (durante gli allenamenti più che correre mi trascinavo…), stamattina sveglia di buon ora per l’appuntamento immancabile con la consueta tappa Domenicale del Piede d’Oro. Destinazione della mia breve trasferta Malgesso, dove gli amici dei 7 Laghi Runners hanno organizzato la 19a edizione della gara podistica “In giro per Malgesso”.

Ancora una volta dopo le edizioni del 2009 e del 2010, una giornata meteorologicamente avversa ha caratterizzato l’intero svolgimento della corsa: la pioggia battente e l’aria gelida piuttosto tagliente non hanno comunque scoraggiato gli oltre 620 iscritti di giornata, tutti pronti a darsi battaglia sui 10km circa del classico tracciato di gara.

Si parte subito forte, trainati dal duo Breda – Tiozzo entrambi decisi a giocarsi la vittoria del traguardo volante posto attorno al 2° km (per la cronaca vinto da Ivan Breda); io spingo ma cercando di non esagerare perchè questa gara la conosco bene ed è davvero molto dura, senza dimenticare che svolgendosi per 4/5 nei sentieri boschivi, il fondo fangoso di oggi renderà ancora più impegnativo il tutto…

Abbandoniamo l’asfalto e appena entrati nello sterrato dei boschi l’equilibrio si fa a dir poco precario: io probabilmente ho completamente sbagliato scarpe indossando delle A2 prettamente stradali e quindi con grip praticamente nullo, ma sta di fatto che non riesco letteralmente a stare in piedi! Non posso spingere e ad ogni passo più che correre pattino, cercando di evitare di spalmarmi a terra o contro gli ostacoli naturali del tracciato.

Altimetria_In giro per Malgesso Subisco alcuni sorpassi, ma il pensiero che maggiormente mi frulla in testa non è tanto quello di difendermi dagli attacchi degli avversari, ma quello di non cadere ed evitare così di farmi male…
Raggiungo Marco Tiozzo che dopo la sparata iniziale e un paio di cadute (...) ha tirato un pò i remi in barca, lo supero, curva secca a destra ed ecco che gioco il 1° jolly di giornata: perdo l'equilibrio scivolo, la faccia arriva vicinissima a terra, ma grazie ad un rapido movimento con la mano destra riesco a risollevarmi quasi indenne...

Ci metto un attimo a riprendere il mio ritmo, ma se già prima mi sentivo insicuro adesso la situazione è anche peggio; penso che oggi non valga la pena di rischiare tanto e alzo ulteriormente il piede dall’acceleratore. Nonostante la grande attenzione che porgo ad ogni passo, in un tratto in discesa gioco il 2° jolly di giornata: stavolta non so neanche io come  ho fatto a stare in piedi, fatto sta che mi salvo di nuovo da un incontro moooooolto ravvicinato con il terreno…
Fra uno scivolone e una pattinata mi ritrovo in compagnia di Davide Coato e con lui proseguo di buona lena, perdendo sempre un pò di terreno nei suoi confronti sui tratti più pericolosi per poi recuperarlo o nelle rare “uscite su asfalto” o dove il fango si fa meno insidioso.

Arriviamo all’8°chilometro circa, dove una salita non più lunga di 50 metri mi mette in grandissima difficoltà: Davide ha sicuramente delle scarpe più adatte delle mie al fuoristrada, infatti quando lui riesce a scollinare io sto ancora arrancando sui primi metri dell’asperità… non riesco proprio ad avanzare, faccio un passo avanti e scivolo indietro di due… fortunatamente sulla destra c’è una rete, non mi resta che aggrapparmi con le mani e risalire a forza di braccia! A metà circa scivolo con entrambe le gambe sfilando totalmente dal terreno uno dei pali di legno che sorreggeva la rete e procurandomi alcune escoriazioni…

L'arrivo Finalmente riesco a scollinare, ma Davide ha guadagnato circa 10 secondi; non mi perdo d’animo e faccio il possibile per tornargli sotto. Riesco a riprenderlo, rifiato un attimo e a circa 500 metri dall’arrivo lancio il mio attacco: mi porto in testa e do fondo alle ultime energie sfoderando davvero una bella volata finale che non lascia scampo all’amico/avversario.

Chiudo in 8a posizione coprendo i 10,2km rilevati al mio GPS in 40’52”. Gara vinta da super Ivan Breda col tempo di 38’50”, 2° posto per Salah Argoub in 39’15”, chiude il podio Antonio Vasi in 39’45”; poi in successione: 4° Argoub Rachid in 40’07”, 5° Giovanni Vanini in 40’15”, 6° Manuel Beltrami in 40’23”, 7° Cristiano Marchesin in 40’26”, 8° Giuseppe Bollini in 40’52”, 9° Davide Coato in 40’57” e 10° Paolo Negretto in 41’15”. In campo femminile vittoria per l’amica Ilaria Bianchi che chiude la sua prova in 44’40”, 2° posto per Antonella Panza in 47’44”, 3a piazza per Rosanna Urso in 48’12”; poi in successione: 4a Monica Mele in 50’15”, 5a Giuliana Novati in 51’32”, 6a Francesca Barone in 51’35”, 7a Giulia Gaggin in 52’24”, 8a Laura Marsilio in 53’22”, 9a Cristina Grassi in 53’23” e 10a Katia Fornasa in 54’45”. (Grazie a Enrico Rodari per la classifica sopra riportata)

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

il mio premio!Ugo Fantoni e gli amici dei 7 Laghi Runners mi conoscono bene e sanno che quando parlo di una corsa cerco di essere sempre il più obiettivo possibile a prescindere da qualsiasi cosa: non me ne vogliano, però personalmente oggi penso che sia stato davvero un azzardo presentare il tracciato nelle condizioni in cui era; fortunatamente nonostante le numerose cadute nessuno si è infortunato seriamente, ma quando c’è di mezzo la sicurezza e l’incolumità delle persone non ci si può affidare solo alla buona sorte. Per le edizioni future penso sia il caso di preparare anche un secondo tracciato ricavato solo su asfalto che in caso di maltempo possa fare da alternativa al bellissimo (ma altrettanto pericoloso in caso di pioggia) tracciato classico.
Ad ogni modo bisogna riconoscere l'impegno profuso dagli organizzatori che per quanto possibile hanno fatto il massimo per la buona riuscita della manifestazione: una nota particolare la meritano le premiazioni, davvero molto ricche e di qualità!

Per leggere anche il commento dell’amico Valerio vi rimando al blog degli Athlon Runners, mentre per quanto riguarda il Piede d’Oro non mi resta che ricordare a tutti gli appassionati il prossimo appuntamento per Domenica 20 Marzo a Bardello, dove la Pro-Loco del paese organizzerà la 2a edizione della “Sù e giò par Bardell”.

lunedì 7 marzo 2011

Marciando per la vita: finalmente i filmati del Luminoso!

C'è voluto un po' perchè questi filmati vedessero la luce, ma d'altronde con un commento tecnico di questo livello (MITICO il Luminoso!!), l'attesa è assolutamente giustificata...
Buona visione!








domenica 6 marzo 2011

Lago Maggiore Half Marathon – Stresa-Verbania

Partenza

Stamattina niente Piede d’Oro: è da inizio Dicembre 2010 che mi ero iscritto alla Mezza Maratona Internazionale del Lago Maggiore, e finalmente il 6 Marzo 2011 è arrivato! Così dopo essermi alzato di buon ora mi sono recato a Casorate dove avevo appuntamento con gli amici gialloneri che per l’occassione hanno organizzato la trasferta con tanto di pullman.

DSC_3597 Grazie all’ottima organizzazione di Antonio Puricelli troviamo il pacco gara comprensivo di pettorale e chip direttamente sul pullman, evitando così fastidiose code allo Sport Expo di Stresa per ritirare il tutto; arrivati a destinazione non resta quindi che spillare il pettorale alla canotta e siam belli e pronti a partire per questi 21,097 km!

La giornata è davvero stupenda, cielo terso e temperatura molto gradevole tanto che sono indeciso fino all’ultimo se indossare anche la maglietta mezze maniche o solo la canotta; alla fine un po’ per prudenza e un po’ perchè non avrei più saputo dove lasciare la maglietta ho optato per il doppio strato, che comunque non mi ha infastidito più di tanto durante la corsa.

In compagnia dell’amico Andrea Basoli con cui ho fatto anche un breve riscaldamento, ci dirigiamo verso la zona della partenza, dove balza subito all’occhio l’ottima organizzazione targata Pro-Motion, che ha completamente chiuso la strada al traffico e ha predisposto dei settori ben delimitati e presidiati dove si può accedere in base al tempo di iscrizione. Io e Andrea ci infiliamo nel secondo settore, quello proprio alle spalle dei “marziani” e nonostante ci sia già un po’ di gente, Andrea mi “trascina” quasi in pole position senza troppi problemi: grandissimo!

Arrivo - foto by Stefano Moro Prima è la volta della partenza della corsa riservata alle Hand Bike, successivamente alle staffette e alle 10.00 è invece il nostro turno. Parto bene, senza strafare, ma ad un ritmo comunque inferiore ai 3’30” al chilometro; i primi metri passano velocemente e senza fatica nonostante il tracciato sia tutt’altro che pianeggiante. Andrea è sempre nella mia scia, e quando mi vede un pò troppo “allegro” mi ricorda che la gara è lunga e che forse è meglio non esagerare all’inizio!

Attorno al 6°/7°km Andrea perde un po’ di terreno, avanti a me vedo un’altra faccia conosciuta: è quella di Giuseppe Antonuccio, che sta procedendo in compagnia di altri 2 atleti; provo a tornargli sotto, e prima del 10°km riesco ad agganciarlo. Ci alterniano in maniera regolare a fare l’andatura passando così anche il chilometro 11,12 e 13 senza problemi e senza alcuna flessione. Di tanto in tanto scruto il mio Garmin e nonostante il passare dei chilometri mi rendo conto di essere perfettamente in tabella per abbattere il muro dell’ora e 16’!!

Attestato LMHMPurtroppo Antonuccio comincia a perdere terreno, resto così solo anche se con la coda dell’occhio vedo che da dietro sta sopraggiungendo di gran carriera un terzetto, che potrebbe darmi una mano…
Rallento un pelo e mi faccio prendere, poi assieme a loro procedo bene fino al 17°km, quando quello che fino a poco prima era solo un leggero fastidio al piede sinistro causato da una vescica, diventa un dolore piuttosto fastidioso...

Infastidido dalla fiacca, comincio a correre male, perdendo poco a poco contatto dal “trenino” con cui avevo condiviso gli ultimi chilometri di fatica. Come se non bastasse al cartello del 19° km, la strada s’impenna, ma per davvero! Una salita VERA di circa 1,5km, senza pendenze impossibili, ma che dopo 20km sembra una parete verticale!

Finalmente si scollina, nuova occhiata al Garmin, che mi segnala di essere a meno di 500 metri dall’arrivo, allora bando alla fatica e al dolore per la vescica e via a tutta birra per lo sprint conclusivo! Sbuco dall’ultima curva in mezzo a due ali di folla (davvero bellissimo!) e grazie anche all’incitamento della gente rilancio nuovamente l’andatura! Taglio il traguardo in 40a posizione assoluta, 27° Italiano e 4°di categoria, mentre il display elettronico indica 1h16’30”: contentissimo del mio nuovo personale sulla distanza, consapevole che su un tracciato un po’ meno impegnativo avrei sicuramente potuto limare ancora qualcosina!

Mi infilano al collo la bellissima medaglia ricordo della manifestazione e piano piano mentre riprendo contatto con la realtà vedo sopraggiungere al traguardo anche Andrea con un tempo di poco superiore all’ora e 18’; ci stringiamo la mano poche parole e via verso la zona del ristoro. Finalmente la tensione che mi attanagliava nel pre-gara se nè andata, così mentre mi rifocillo con pane e nutella, ne approfitto per scambiare quattro chiacchiere con i numerosi amici che come me oggi hanno scelto di mettersi alla prova alla Lago Maggiore Half Marathon.

LMHMGara dominata dagli Africani, che piazzano 8 atleti nei primi 8 posti! Vittoria per l’Etiope Deme Dereje con lo stratosferico tempo di 1h00’00”, 2° posto per il connazzionale Ethleche Shumi in 1h00’03”, chiude il podio il Keniano Kirop Pius in 1h00’04”. Anche in campo femminile è l’Africa a farla da padrona: vittoria per la Keniana Chepkirui Joyce che copre i 21.097 metri in 1h11’18”, 2a piazza per l’Etiope Woldemichael Aynalem in 1h11’21”, chiude il podio un’altra Etiope Geletu Megerta in 1h11’25”. Per la classifica completa e per scaricare l’attestato di partecipazione vi rimando direttamente al sito della TDS; invece per rivedersi in azione potete visitare la fotogallery di Arturo Barbieri sul sito Podisti.net o la fotogallery presente sul sito ufficiale della manifestazione, mentre altri commenti sono disponibili sul sito dell’Atletica Casorate e sul blog dei Runners Valbossa.

Rientro verso casa con la stanchezza che comincia ad affiorare, ma strafelice per la bella giornata passata. Adesso una settimana di allenamenti tranquilli per recuperare un poco lo sforzo, prima di tornare a sfrecciare sui miei amati tracciati del Piede d’Oro; a proposito, Domenica prossima appuntamento a Malegesso per la 19a edizione del “Trofeo Comune di Malgesso”.