A poco più di 12 ore dalla cronoscalata di Sant’Augusta, io, Luca e Stefano eravamo nuovamente pronti a fare sfoggio delle nostre canotte gialle al via della 32a edizione della “Marcia del molinetto della Croda”.
Tre i percorsi che si potevano scegliere: quello da 6, da 12 e da 21km, tutti con partenza e arrivo nei pressi del vecchio mulino che da il nome alla manifestazione e tutti caratterizzati da suggestivi passaggi tra i vigneti e le colline della zona.
Luca si dimostra il più audace e opta per i 21km (che alla fine risulteranno essere 18,6km), mentre io e Stefano decidiamo per i 12km. Facciamo le iscrizioni e fin da subito la situazione mi pare piuttosto caotica: parecchia gente è già partita nonostante manchi più di mezz’ora al via dei 21km e oltre un ora al via dei 6 e dei 12km, inoltre non c’è alcuna differenziazione nei cartellini d’iscrizione fra un distanza e l’altra, rendendo di fatto impossibile controllare che nessuno faccia il “furbo”…
Dopo aver assisitio alla partenza di Luca, arriva rapidamente la volta mia e di Stefano; mentre siamo posizionati sulla linea di partenza non possiamo fare a meno di ascoltare il colloquio fra un altro atleta del posto e una persona dell’organizzazione:
ATLETA: “c’è tanta gente oggi, mi pare di più dell’anno scorso…”
ORGANIZZATORE: "ma, è circa come la passata edizione..."
ATLETA: "e purtroppo il problema di questa corsa è che ieri sera c'era la cronoscalata di Sant'Augusta che di gente ne porta via..."
ORGANIZZATORE: "effettivamente chi va a Sant'Augusta poi difficilmente il giorno successivo si presenta qua...”
“Appunto” dico io a Stefano…
I primi 2km sono su asfalto, in leggera salita ma comunque abbastanza veloci; non mi faccio pregare e parto piuttosto deciso, percorrendo questo primo tratto in testa alla corsa. Con me ci sono 4 atleti che non mollano un centimetro, poco più dietro altri 2, mentre il resto del gruppo è già leggermente attardato.
Abbandoniamo l’asfalto e imbocchiamo una strada bianca, che poco alla volta si stringe e s’inerpica con pendenze sempre maggiori fra i vigneti della zona; passo in 5a posizione, senza comunque perdere terreno dai battistrada e tenendo bene il passo fino a sbucare nuovamente su asfalto; la strada continua a salire e mentre i 4 atleti davanti a me allungano leggermente, vengo raggiunto dai 2 che erano dietro.
Iniziamo la discesa ed è prorpio in questo punto che ci ricongiungiamo con i concorrenti della 21km partiti mezz’ora prima di noi: peccato che non si capisca più niente sull’andamento della gara…
...perdo di vista quelli che teoricamente erano i miei rivali (teoricamente perchè qualcuno avrebbe potuto essere iscritto alla 6km...), e da qui in poi non riuscirò più ad avere riferimenti sul mio piazzamento, avendo un'unica certezza: quella di non essere stato più superato da nessuno fino al traguardo.
Nel frattempo arriviamo alla seconda ascesa di giornata: un sentiero boschivo che nel giro di 2km sale di oltre 200 metri! Patisco molto, sia per la fatica della gara molto ravvicinata della sera prima e sia a causa della temperatura africana che anche nel bosco è superiore ai 30°C!! Finalmente arrivo in vetta, dove trovo Luca fermo al ristoro ad aspettarmi per incitarmi e porgermi dell’acqua: grazie! Gli lancio un rapido sguardo, un cenno di saluto e senza il minimo rallentamento continuo nella mia corsa.
Si prosegue ancora per 1km in quota su un sentiero dall’andamento molto vallonato, prima di iniziare una discesa piuttosto tecnica e pericolosa, che ancora una volta mi mette leggermente in difficoltà; finalmente risbuco sulla strada asfaltata che riporta verso il mulino e la zona d’arrivo, sono davvero stanco, ma rilancio ancora l’andatura chiudendo la mia prova in 50’42”, necessari per coprire gli 11,5km rilevati al mio GPS.
Non so dire con certezza il mio piazzamento finale, visto che dei 6 concorrenti che avevo davanti prima del rimescolamento con gli altri partecipanti, qualcuno potrebbe anche aver optato per il tracciato da 6km; inoltre non posso neanche escludere di averne superato qualcuno nel prosieguo della gara senza neanche essermene reso conto…
…diciamo che nella peggiore delle ipotesi mi sono piazzato 7°…
Gara molto bella dal punto di vista paesaggistico, al limite fra un trail e una corsa in montagna, che però ha mostrato qualche pecca a livello organizzativo, soprattutto dal punto di vista della gestione delle classifiche degli arrivati, visto che onestamente fra chi è partito prima, chi si è mischiato fra un percorso e l’altro e l’assoluta assenza di controlli lungo il tracciato, era davvero impossibile capire chi fosse arrivato prima di chi…
Adesso qualche giorno per provare a recuperare un pò dalle fatiche Venete, prima di rituffarmi a capofitto nelle gare del Piede d’Oro…
…intanto domani si torna a lavorare…
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