Ieri ero ancora leggermente (…) provato dal Giro del Perim, che qualche segno lo ha lasciato… però non volevo assolutamente perdermi la “San Rocco di corsa”, che vuoi per un motivo o per un altro, non ero mai riuscito a correre negli anni passati. Così nonostante le gambe pesanti come due blocchi di marmo (!!!), alle 17.00 spaccate ero già in quel di Brebbia.
La prima cosa che mi è venuta da domandarmi è stata:
"ma non ci è andato nessuno in vacanza?!?"
Infatti a dispetto della data riportata sul calendario, tutti presenti! Dall'ultimo dei tapascioni (si c'era anche lui il mitico Giulio Dorigo), fino al primo dei fuoriclasse Lhoussaine Oukhrid!
Più per “dovere” che per altro, inizio un breve riscaldamento in compagnia dei fratelli Gornati e di Antonio Vasi, che dopo un periodo condizionato da un piccolo infortunio sta rapidamente tornando sui suoi livelli; il sole è ancora alto nel cielo, la temperatura prossima ai 30°C e l’afa piuttosto opprimente… diciamo che più che un riscaldamento sarebbe servito un raffreddamento!
Dopo la gara dedicata ai più piccoli arriva il nostro turno: pronti via, neanche 300metri e Ivan Breda ingannato dall’errore della moto apripista, ad un bivio si infila nella strada sbagliata! Subito dietro a Ivan ci sono io, che richiamandolo a gran voce assieme al resto del gruppo, riusciamo ad avvisarlo dell’errore. La gara prosegue, si scende verso la zona inferiore del paese, si svolta a sinistra e si va a prendere uno sterrato, che passando prima attraverso un bel pratone e poi un sentiero tutto in salita, ci riporta nei pressi della partenza. E’ a questo punto che con mia grande sorpresa vedo Ivan che ci sta aspettando a bordo strada: il portacolori della Pro Sesto al momento dell’errore di percorso, invece di ribattere indietro e riaccodarsi al gruppo perdendo solo pochi secondi, ha deciso di proseguire sulla strada erroneamente imboccata, tagliando di fatto circa 1,5km di corsa…
In testa si forma un terzetto composto proprio da Breda, Basoli e Franchi, ad inseguire ci sono io, tallonato a pochi metri da Vasi, Canavesi, Antognazza e Marsetti; ripassiamo dalla partenza, con la presenza di un folto pubblico che non manca di applaudirci e incoraggiarci: davvero molto bello!
Si sale ancora attraverso un pratone, ed è proprio in questo tratto che vado un pò in difficoltà: da prima mi supera Oukhrid, che partito come al solito dalle retrovie sta facendo la sua implacabile rimonta, poi arriva Marsetti che dopo avermi passato riesce subito ad allungare, ed in rapida successione devo cedere il passo anche a Vasi, Canavesi e Antognazza. Cerco di non perdere questo treno, ma la fatica fatta solo 48 ore prima si sta facendo sentire tutta… stringo i denti e provo a tener duro, fino a che uno strappo piuttosto impegnativo su fondo erboso con anche qualche gradino a condire il tutto, mi da il colpo di grazia…
Rallento un pò perdendo una 10ina di metri dai tre atleti che mi precedono e per un attimo mi accarezza il pensiero di mollare, continuando fino al traguardo in maniera tranquilla… è questione di pochi secondi e il malsano pensiero mi ha già abbandonato, mentre le gambe tornano a mulinare veloci per provare a riavvicinare il terzetto poco più avanti!
Si torna su asfalto: non chiedo di meglio! Innesco la mia progressione e nel giro di qualche centinaio di metri ho richiuso il gap che mi divideva da Antognazza, Canavesi e Vasi. Il fondo torna ad essere sterrato e la strada s’impenna nuovamente, continuo nel mio forcing e il primo a cedere è Antognazza, poi è la volta di Canavesi, infine provo l’attacco a Vasi: Antonio si dimostra un osso duro come sempre! Risponde alla mia accelerazione e percorriamo un tratto spalla a spalla; ci riprovo e Antonio resiste ancora, stavolta però continuo a spingere e poco alla volta il forte portacolori dell’Atletica Palzola si stacca.
Mancano ormai gli ultimi metri, continuo nella mia azione che mi permette di guadagnare un discreto margine sugli inseguitori, facendomi tagliare il traguardo senza troppi patemi in 6a posizione con il tempo di 20’56” necessario per coprire i 5,56km rilevati al mio GPS.
Gara vinta in scioltezza da Lhoussaine Oukhrid, 2° posto (anche se viziato da un taglio di percorso di 1,5km) per Ivan Breda, chiude il podio Virgilio Franchi; poi nell’ordine: 4° Andrea Basoli, 5° Giuliano Marsetti, 6° Giuseppe Bollini, 7° Carlo Canavesi, 8° Alberto Antognazza, 9° Antonio Vasi, 10° Alfredo Roveda, 11° Biagio Cantisani e 12° Stefano “il saggio” Gornati. In campo femminile vittoria per Cristina Clerici, 2a piazza per Rosanna Urso e 3° gradino del podio per Cinzia Lischetti; poi nell’ordine: 4a Lorena Strozzi e 5a Lizia Rodari.
Bravi gli organizzatori che hanno preparato al meglio il percorso, l’hanno misurato correttamente, hanno predisposto un ottimo ristoro e delle ricche premiazioni finali! Personalmente poi, devo dire che il tracciato mi è davvero piaciuto moltissimo! Impegnativo, ma sempre ben corribile, caratterizzato da un’ottimo mix fra asfalto, prati e boschi; bellissimo anche il passaggio in zona partenza/arrivo, sia per gli atleti che per il numeroso pubblico che ha potuto così seguire l’andamento della gara e applaudire tutti i concorrenti.
Solo un pò di confusione nelle premiazioni finali, dove dalla 12° alla 5° posizione qualche nominativo è stato invertito: io alla fine mi son portato a casa il premio riservato al 7°.
Serata conclusa ancora una volta in buona compagnia allo stand gastronomico della festa, dove tra una birra e l’altra si poteva anche assistere alle grandi performance di ballo del mitico Biagio “DJ Hermano” Cantisani: davvero un grande!
Per concludere non mi resta che segnalarvi il blog degli Athlon Runners, dove potete trovare un altro bel commento della serata ad opera dell’amico Valerio Leonardi (che ringrazio per la foto che mi ha scattato all’arrivo).
Adesso non resta che aspettare il ritorno del Piede d’Oro, anche se prima un manipolo di aquile (io, Stefano e Luca Gornati), volerà oltre i confini Lombardi per provare a lasciare il segno dei loro artigli in un paio di gare Venete… (la “cronoscalata di Sant’Augusta” e la “32a marcia del molinetto della croda”)
Prossimamente su queste pagine il racconto…
...grande la classifica espansa fino al 12° posto...
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