Dopo 15 giorni senza competizioni, stamattina ho deciso di recarmi a Casalzuigno per prendere parte alla 3a edizione del “Giro del Perim”, gara di corsa in montagna organizzata dagli amici dell’atletica 3V.
Abitualmente non mi cimento in corse di questo genere, ma di tanto in tanto mi piace provare a mettermi alla prova in una specialità che per quanto si possa immaginare molto simile alla normale corsa podistica su strada, è completamente un altro mondo! Se fino ad oggi ho sempre pensato di avere nelle salite troppo ripide e in fuori strada il mio punto debole, da stasera so di soffrire molto ma molto di più le discese! Naturalmente non le discese ben corribili su asfalto dove vado anche piuttosto bene, ma quelle in fuori strada molto tecniche e con pendenze da brividi (anche se a detta di specialisti come Marco Zarantonello, quella di oggi non era una discesa poi così tecnica…).
Ma andiamo con ordine…
A testimonianza del fatto che queste siano corse abbastanza di nicchia, c’è il numero dei partecipanti: nonostante la bella giornata tipicamente estiva, nessuna concomitanza particolare e il nuovo record di iscritti, non si è comunque andati oltre le 107 presenze; pochi ma buoni mi vien da dire, visto che il livello qualitativo era sicuramente più elevato che in tante altre gare dove ci sono 7/800 iscritti.
Alle 9.30 si parte dall’area feste di Casalzuigno e dopo pochi metri siamo già sulle rampe di un sentiero in ciottolato che sale fino al centro del paese; il gruppo inizia a sfilacciarsi e sul tratto di strada asfaltata che porta in direzione di Arcumeggia, un plotoncino di 5 unità di cui faccio parte anch’io assieme ai due fratelli Argoub, Andrea Basoli e Matteo Raimondi, si è già discretamente avvantaggiato sul resto degli inseguitori.
Il tracciato continua ad esser veloce fino ai piedi della mulattiera che conduce all’abitato di Arcumeggia, qui le pendenze diventano da subito proibitive e poco alla volta anche il nostro gruppetto di testa si inizia a sfaldare. La strada sale senza tregua, in parecchi punti non riesco proprio a correre e non posso fare altro che mettermi a camminare il più velocemente possibile…
Pur non avendo il passo dei migliori riesco comunque a difendermi abbastanza bene, perdendo un pò di terreno ma senza subire distacchi eclatanti. All’entrata dell’abitato di Arcumeggia è Maurizio Mora a sopravanzarmi, mentre gettando una rapida occhiata alle mie spalle, mi rendo conto che anche Giuliano Marsetti si sta avvicinando in maniera sempre più minacciosa.
La mulattiera continua inesorabilmente ad inerpicarsi verso l’alpe Perino, la fatica comincia a prendere il sopravvento, ma ormai capisco di essere prossimo allo scollinamento; Matteo, Andrea e Rachid Argoub non sono più nel mio campo visivo, a dividermi invece da Maurizio Mora, che nel frattempo è riuscito a riportarsi su Salah Argoub, ci sono meno di 100 metri. In questo tratto la discesa è bella, non troppo ripida e su un bel sentiero ampio, tanto da illudermi addirittura di poter provare a rientare sul duo che mi precede a pochi secondi, ma ahime, il bello deve ancora venire…
Intanto che sono assorto nei miei illusori pensieri di rimonta, vengo raggiunto e lasciato sul posto da Giuliano Marsetti, che grazie ad una grande progressione riesce in quello che io sono riuscito solo ad immaginare nella mia testa, ossia tornare a ridosso di Mora e Argoub Salah!
Dopo un breve tratto su asfalto ci rigettiamo nello sterrato dei boschi, e qui ho il mio brusco risveglio… il sentierino è davvero stretto, tutto in costa con sassi e radici sporgenti, insomma non c’è da scherzare! Rallento decisamente l’andatura perchè in alcuni tratti ho davvero paura di poter finire chissà dove! Perdo tanti, troppi secondi da chi mi precede (ma anche da chi mi insegue…), arrivando al termine di questo tratto senza più riuscire a scorgere nessuno davanti a me, neanche in lontananza…
Attraverso il piccolo insediamento di Aga, pochi metri fra le case ed eccomi di nuovo avvolto dalla vegetazione dei boschi; inaspettatamente il sentiero torna a salire, le gambe non vanno più e sono costretto a fermare nuovamente la corsa…
Finalmente la strada riprende a scendere: si ma anche troppo!!! E’ in questo tratto che patisco davvero moltissimo: le pendenze sono davvero esagerate e il fondo non è certo quello di un a pista di atletica! Iniziano a farmi male le punte dei piedi, a tal punto da non riuscire quasi più a proseguire nella corsa… provo a zigzagare ma è motlo faticoso ed impegnativo anche riuscire a non prendere troppa velocità… perdo secondi, più verosimilmente minuti da chi mi precede, mentre anche da dietro sento avvicinarsi i passi degli inseguitori…
Fortunatamente il pezzo con pendenze impossibili finisce e nonostante il dolore ai piedi trovo la forza di rilanciare l’andatura per difendere il mio piazzamento dal ritorno del fortissimo Marco Zarantonello. Taglio così il traguardo in 7a posizione col tempo di 1h04’42” necessario per coprire i 13,17km rilevati al mio GPS.
S’impone su tutti un super Matteo Raimondi col gran tempo di 59’51”, piazza d’onore per un grande Andrea Basoli in 1h01’05”, chiude il podio un altrettanto in forma Maurizio Mora in 1h02’07”. In campo femminile vittoria per Lorena Strozzi in 1h19’10”, 2° posto per Katia Giacomelli in 1h20’47” e 3a piazza per Monica Mele in 1h22’08”.
Buona l’organizzazione, sia per la logistica della zona di ritrovo/partenza, che per il lavoro che hanno svolto per pulire e preparare il tracciato, fino al ristoro e alle premiazioni finali; insomma gara consigliatissima a patto di aver ben chiaro in testa che si tratta di una corsa in montagna vera e propria quindi con tutti i suoi pro e i suoi contro.
Un altro bel commento lo potrete sicuramente leggere andando sul blog del vincitore di oggi Matteo Raimondi, mentre per le foto della giornata oltre a quelle realizzate dagli amici della 3V che trovate nella loro galleria fotografica, sono disponibili anche quelle del mitico Arturo Barbieri visibili e scaricabili dal sito Podisti.net.
Mattinata conclusa nel migliore dei modi presso lo stand gastronomico della festa in compagnia del gatto, del saggio, dell’artista, del Basolone, di Simone e per l’occassione anche della mia famiglia, pasteggiando e bevendo in allegria mentre con la testa si fantasticava già sulla prossima “impresa” delle aquile che si mormora voleranno addirittura fuori regione…
Infine ricordo a tutti gli appassionati, che Martedì sera il calendario offre una delle ultime serali della nostra zona: la “San Rocco di corsa”, gara podistica di circa 6km tra la collina e i boschi di Brebbia Superiore.
bravo Beppe ! anch'io soffro le discese.. anche le meno tecniche e anche su asfalto... ! meglio in piano per me , da gatto di pianura che sono .... ahah ! ciaooo
RispondiEliminaIo su quelle asfaltate vado bene, anzi ricordo una gara fatta l'anno scorso dove nella discesa finale di 4km tutta su asfalto sono sceso a 2'50"/km di media *_* rifilando 2 minuti ad un amico che era scollinato prima di me!!
RispondiEliminaPerò in discese come quelle di ieri un disastro...
...ieri ho perso molto più in discesa che in salita...
Figurati che Mora (arrivato poi 3° assoluto) è scollinato praticamente assieme a me, e al traguardo mi aveva rifilato quasi 3 minuti... :-(
Ciaooooo