Dopo la partecipazione del 2022, quest’anno avevo deciso di tornare alla StraMasera, gara di corsa in montagna che si svolge nella prima settimana di Settembre, in occasione della rinomatissima Festa dell’Uva.
Se nel 2022 mi ero fatto cogliere un po’ impreparato dal tracciato che non mi aspettavo così impegnativo e tecnico, quest’anno arrivavo con la consapevolezza di cosa avrei affrontato. Non nascondo che prima di partire ero piuttosto preoccupato, anche perchè durante la notte aveva piovuto copiosamente e l’acqua e il fango, avrebbero reso tutto ancora più complicato…
Unica differenza rispetto alla mia precedente partecipazione, il chilometraggio ridotto da 10 a 8km, dove praticamente sono stati tagliati i pochi tratti di asfalto (per la mia felicità…)
Ad ogni modo, l’obiettivo era provare a centrare il podio, che nel 2022 mi era sfuggito per pochi secondi a causa della mia totale incapacità di affrontare le discese tecniche…
Avevo anche guardato i risultati della passata edizione, dove l’ultimo a salire sul podio aveva realizzato un 36’23”, pertanto nella mia testa quello doveva essere il limite entro cui non andare.
Ore 10, pronti via a prendere le redini della corsa sono i giovanissimi Stefano Pazzinetti (fresco vincitore della 10km della Sgamela), Davide Moglia (il vincitore della StraMasera 2024) e Gabriele Di Mare; nella loro scia mi porto io, tallonato da una bella schiera di ateleti della Caddese e dello Sport Project VCO.
Giro di lancio attorno alla Festa dell’Uva, per poi sfrecciare nelle caratteristiche viuzze del paese; abbiamo corso poco più di un chilometro e mezzo, quando abbandoniamo il pavè per iniziare ad inerpicarci sui sentieri che ci condurranno fino a toccare il dislivello massimo di circa 200 metri.
Pazzinetti e Moglia stanno già scappando via, Di Mare perde qualche metro e mi precede a sua volta di qualche secondo; cerco di dosarmi, e sui gradoni che salgono senza dare respiro, subisco il sorpasso da parte di un atleta della Caddese.
Si sale, si sale e ancora si sale e anche se la fatica è molta, mi sto difendendo bene, tenendo sempre a pochi metri l’atleta che mi precede; purtroppo però, non ho ancora terminato la mia scalata, che già sto pensando che a breve inizierà la discesa…
Ecco infatti che un addetto al percorso mi si para davanti, indicandomi un sentierino sulla sinistra; mi ci butto rallentando subito l’andatura…
Mi ritrovo così in un canalone fangoso bello ripido che dulcis in fundo di tanto in tanto presenta dei gradoni alti mezzo metro.
Gli atleti davanti a me spariscono rapidamente e io affronto la discesa talmente piano, che arrivato in fondo, mi sorprendo che nessuno mi sia ancora ripiombato addosso da dietro.
Rapido attraversamento della piccola frazione di Cresta, prima di ritrovarmi nuovamente in discesa, stavolta su una mulattiera di sassi ed erba resa davvero insidiosa dalla pioggia caduta durante la notta.
Nuova frenata, solo che stavolta da dietro arrivano eccome…
Mi passano 3 atleti che mi lasciano immediatamente sul posto, guadagnando almeno una cinquantina di metri…
Finalmente le discese sono finite! Riconosco gli ultimi 2,5km di percorso che ricordo essere sterrati ma piuttosto veloci; innesto il “rapporto lungo” e sul piede dei 3’30”/km mi riporto sui 3 atleti che mi avevano sverniciato poco prima.
Mi accodo e senza pensarci due volte, metto la freccia e passo senza che nessuno dei 3 riesca a tenere il ritmo.
Spingo a fondo, ma ormai anche la 4a posizione è inavvicinabile, taglio così il traguardo in 5a posizione con il tempo di 36’32”.
Peccato, nonostante il crono finale sia circa quello che mi ero prefissato, il podio è sfumato anche quest’anno…
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Stefano Pazzinetti – Sport Project VCO (30’54” record del percorso), 2° Davide Moglia – Caddese (31’21”), 3° Gabriele Di Mare – Sport Project VCO (34’09”)
CLASSIFICA FEMMINILE : 1a Claudia Giacomotti – Luciani Sport Team (39’16”), 2a Victoria Kosa – Avis Marathon Verbania (42’17”), 3a Elena Morella – Sport Project Vco (42’45”).