Anche quest’anno in occasione del periodo Agostano, mi sono concesso qualche giorno di relax in Valle Vigezzo e naturalmente vuoi non trovare una garetta da fare?!?
Così, Martedì 5 Agosto mi sono presentato nella piccola frazione di Buttogno, per prendere parte alla 1a edizione della “Ciao Marti…”, gara serale di circa 7km e 300mt D+ in memoria di Martino Ambrogi.
Vista la location, non che mi aspettassi di trovare un tracciato veloce, ma neanche avrei creduto di dover affrontare un vero e proprio percorso da gara in montagna e invece…
…invece già la partenza non lasciava adito a dubbi: strada subito in salita per circa 700 metri, attraversando le viuzze del piccolo borgo, per poi buttarsi in picchiata in discesa.
Parto piano, scivolando rapidamente attorno alla 30a posizione; ma so che se le gambe mi sosterranno, avrò tutto il tempo di recuperare posizioni.
Così poco alla volta risalgo verso la testa della corsa, arrivando proprio alla fine della discesa attorno alla 10a posizione, con i battistrada che sono ad un centinaio di metri.
Imbocchiamo una stradina che alternando alcuni “su e giù”, ci conduce rapidamente al primo muro di giornata…
Il sentiero si fa via via più stretto, fino a diventare una traccia appena visibile che si inerpica attraverso il bosco; si cammina, anzi si scala, spingendo spesso con le mani sulle ginocchia, quando queste non sono appoggiate a terra nell’intento di agevolare l’arrampicata.
Recupero ancora qualche posizione, ma ahime, dopo una salita c’è sempre una discesa…
Fortunatamente il declivio è su asfalto e nonostante abbia pendenze davvero importanti, riesco comunque a difendermi abbastanza bene, non perdendo troppo terreno da chi mi precede e da chi mi insegue.
Arriviamo in fondo alla discesa, brusca svolta a sinistra ed ecco pararsi davanti un “drittone” tutto in salita che sembra davvero essere un muro…
Tutto sommato sto bene e ancora una volta quando la strada sale, riesco a recuperare terreno e un paio di posizioni; allo scollinamento sono attorno alla 7a-8a posizione, ma stavolta mi aspetta una lunga discesa tecnica su mulattiera…
Neanche a dirlo in questo tratto a scendere dove rimango impegnato circa un minutino, vengo ripreso e staccato da 5 atleti che si trovavano alle mie spalle; terminata l’agonia in discesa (…) attraversiamo il piccolo borgo di Crana, prima di trovarci davanti all’ultima ascesa di giornata.
Le gambe girano ancora bene e mentre quelli davanti a me stanno tutti salendo camminando, io riesco a correre: risultato riesco a riprendere tutti quelli che mi avevano passato in discesa e allo scollinamento sono a ridosso della 5a posizione.
Ultime centinaia di metri, dove lo sforzo fatto sull’ultima salita si fa sentire e non mi consente di giocarmi la top5 con gli atleti che ero riuscito a riagganciare.
Chiudo così la mia fatica all’8° posto assoluto, coprendo i 6,3km rilevati al mio GPS in 30’36”.
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