23a tappa Piede d’Oro 2014
Quest’anno l’estate sembra proprio non voler “decollare”, così anche oggi l’ennesima giornata di maltempo ha salutato il consueto appuntamento domenicale col Piede d’Oro, che per l’occasione faceva tappa a Vinago per la classicissima “Camminata campestre”.
Due gli aspetti da sottolineare quest’oggi: 1° il tracciato che viene riconfermato esattamente come quello della passata edizione (cosa mai successa da otto anni a questa parte!) e 2° la mancanza dei vasoni giganti sul palco delle premiazioni!!!
Ma andiamo con ordine e cominciamo a parlare del percorso, che come da tradizione a Vinago, risulta essere fra i più duri ed impegnativi del circuito; a caratterizzarlo un’altimetria piuttosto mossa e un fondo quasi esclusivamente sterrato e sconnesso, oggi reso ancora più insidioso e pesante dall’abbondante presenza di acqua e fango dovuti ai temporali che si sono susseguiti nella notte.
Alle 8.30 il via, con Luca Ponti che parte a razzo guadagnando immediatamente qualche metro di vantaggio sul resto del gruppo; io sono il più immediato inseguitore, in compagnia di Ivan Breda e Roberto Chiodo, poco più dietro anche Nader Rahhal e Manuel Beltrami.
Si scende verso i campi, neanche un chilometro ed eccoci abbandonare l’asfalto in favore di uno stretto sentierino dove sassi e sabbia rendono molto difficoltosi gli appoggi; nel frattempo sono riuscito a ricucire il gap che mi divideva da Luca, trascinando con me anche Nader Rahhal ed Enea Zampini.
Allo scoccare del 3° chilometro attacchiamo la prima dura asperità di giornata: circa 400 metri di salita davvero aspra, dove Ponti fa valere le sue doti di scalatore riuscendo a guadagnare nuovamente terreno; scolliniamo e nel successivo tratto di scorrimento io e Nader scavalchiamo Zampini mettendoci a caccia del battistrada.
Se in salita è Ponti a dettar legge, appena la strada si fa pianeggiante è Rahhal ad avere una marcia in più, tanto che gli bastano poche falcate per staccarmi e riportarsi apparentemente senza troppa fatica nella scia di Ponti.
Nonostante abbia ancora un po’ di margine, preferisco non forzare al limite: siamo solo a metà gara e so bene che la seconda parte è altrettanto dura ed impegnativa!
In testa alla corsa invece non si risparmiano di certo con continui attacchi e contrattacchi: ad ogni piccola asperità Ponti non perde occasione per avvantaggiarsi di qualche metro su Nader, che comunque appena la strada spiana è prontissimo a riportarsi sul portacolori del Gazzada Schianno.
Col passare dei chilometri il copione non cambia: al comando Ponti e Nader spalla a spalla, mentre io inseguo in 3a posizione a non più di 20”, ma con la sensazione di aver perso nei chilometri precedenti il “treno buono” per stare la davanti con i due battistrada…
Nell’ultimo tratto asfaltato aumento decisamente il ritmo nel tentativo di rientrare su chi mi precede, ma purtroppo pur riducendo il mio distacco, capisco che ormai è tardi…
…così affronto con maggior tranquillità l’ultimo chilometro boschivo, presentandomi al traguardo in 3a posizione assoluta, con il tempo finale di 34’51” necessario per coprire gli 8,9km rilevati al mio GPS.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Luca Ponti (34’27”), 2° Rahhal Nader (34’27”), 3° Giuseppe Bollini (34’51”), 4° Manuel Beltrami (35’25”), 5° Stefano Caruso (36’08”), 6° Simone Prina (36’28”), 7° Marco Zanella (36’50”), 8° Roberto Macchi (36’56” non competitivo), 9° Daniele Ravelli (37’06”), 10° Virgilio Rega (37’21”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis (37’45”), 2a Sabina Ambrosetti (39’14”), 3a Eugenia Vasconi (40’40”), 4a Barbara Pavan (41’59”), 5a Martina Gioco (41’59”), 6a Mara Minato (43’18”), 7a Cristina Grassi (44’11”), 8a Emanuela Fossa (45’11”), 9a Elena Soffia (45’31”), 10a Sara Zuccolotto (45’45”).
Settimana prossima l’appuntamento con il PdO sarà fissato per Sabato sera a Besozzo per l’unica tappa serale dell’intero circuito: la “Camminata di Sant’Anna”, gara podistica su percorsi da 3 e 8,3km che sancirà di fatto l’inizio della pausa estiva del circuito.
Nessun commento:
Posta un commento