Sarà il periodo, sarà il gran caldo di questi giorni, sarà che sto invecchiando (…), sta di fatto che mai come quest’anno mi era capitato di fare tanta fatica per trovare la voglia e le energie per partecipare alle gare serali…
Ad ogni modo, ieri facendo ricorso a tutta la mia buona volontà (!!!), mi sono presentato a Villadosia, dove si sarebbe svolta una campestre a cui avevo già partecipato in passato e che mi aveva lasciato ottimi ricordi.
Nonostante la serata davvero caldissima, non rinuncio ad un bel riscaldamento in compagnia di Andrea Zaccheo e Claudio Zanini; chiacchiera e corri, corri e chiacchiera, a 10 minuti dalla partenza ho già perso 2 litri di sudore…
Ore 20.20, dopo un minuto di raccoglimento in memoria di Raimondi Onofrio a cui è dedicata la manifestazione, siamo pronti a partire.
Il colpo di pistola apre le ostilità, con il serpentone di atleti che dopo aver percorso pochi metri di lancio su strada asfaltata, si tuffa nei boschi limitrofi al paese dove è disegnato l’intero tracciato di gara.
A dettare il ritmo un brillantissimo Zaccheo, nella sua scia Luca Ponti, Fabio Di Giacomo e il sottoscritto, via via tutti gli altri.
Con Andrea sempre impegnato a fare l’andatura, ci lasciamo alle spalle i primi 2 chilometri di un percorso che non da un attimo di tregua: continui cambi di pendenza sommati ad un fondo pesante e sconnesso lo rendono davvero muscolare ed impegnativo.
La svolta decisiva arriva nella lunga discesa posta al 3° chilometro, dove Ponti e Di Giacomo ne approfittano per passare al comando della competizione; io rimango poco più dietro con Zaccheo, ma comunque a distanza ravvicinata dal duo di testa.
Attacchiamo anche il 4° chilometro e con lui la salita più impegnativa di giornata: Ponti non molla un centimetro, mentre Di Giacomo comincia a perder terreno; io a mia volta mi scrollo dalle caviglie Zaccheo, e poco alla volta mi riporto su Fabio.
Raggiunto il portacolori dei Valbossa, continuo nella mia azione staccandolo e mettendomi a caccia di Luca, che gode ancora di qualche secondo di vantaggio.
La strada continua a salire, guadagno ulteriore margine su chi mi insegue, mentre rimane invece invariata la distanza da chi mi precede…
Arriviamo alle ultime centinaia di metri, un paio di tornantini ed eccoci all’entrata del campo sportivo dove è posto lo striscione d’arrivo.
Niente da fare, Ponti rimane imprendibile e si aggiudica la vittoria, mentre io taglio il traguardo al 2° posto assoluto, coprendo i 5,6km rilevati al mio GPS in 21’23”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Luca Ponti (21’15”), 2° Giuseppe Bollini (21’23”), 3° Fabio Di Giacomo (21’36”), 4° Andrea Tersigni (21’39”), 5° Andrea Zaccheo (21’50”), 6° Matteo Rodari (21’58”), 7° Manuel Beltrami (22’00”), 8° Alì Ahouate (22’10”), 9° Paolo Negretto (22’20”), 10° Luca Granfo (22’30”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (24’20”), 2a Barbara Benatti (24’21”), 3a Barbara Pavan (24’50”), 4a Martina Gioco (25’56”), 5a Simona Lo Cane (27’18”), 6a Francesca Colombo (27’26”), 7a Sara Zuccolotto (27’40”), 8a Emanuela Fossa, 9a Manuela Bruno, 10a Cristina Albergoni.
I buoni ricordi che conservavo di questa manifestazione, hanno trovato pieno riscontro anche nella serata di ieri: gara molto bella, organizzata con tanta cura e passione, che merita senz’altro di essere segnata nel mio personalissimo calendario podistico anche per gli anni a venire.
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