10a tappa Piede d’Oro
Stamane in occasione della festa della liberazione, appuntamento infrasettimanale con il Piede d’Oro; ad accogliere la 10a tappa del circuito di Podismo Sportivo del Varesotto, è toccato a Mornago e alla sua “Morgana Running Race”, neonata competizione giunta quest’anno alla 2a edizione ma per la prima volta inserita nel calendario del PSV.
Pur abitando a pochi chilometri di distanza da Mornago, parto come al solito con largo anticipo, anche perchè non so di preciso dove sia il ritrovo della gara; poco male penso fra me e me, sicuramente troverò le indicazioni…
…o forse no.
Oggi l’organizzazione ha deciso che o sapevi dove era il ritrovo o erano affari tuoi. Così dopo aver girato per 10 minuti nel centro di Mornago, essermi diretto verso Crosio della Valle, aver ribattuto indietro nella direzione opposta, arrivo finalmente al luogo del ritrovo (…).
La giornata è davvero stupenda, cielo terso e temperatura che oscilla attorno ai 15° C; sta di fatto che alle 8.00 c’è già una gran quantità di gente, e fra loro non mancano tutti i più forti podisti della zona!
Sbrigo le solite formalità e inizio il riscaldamento, cercando di capire da dove si parte e come saranno i primi chilometri di corsa, visto che per me questa è una gara inedita.
Percorro i primi metri del tracciato e…
…e non credo ai miei occhi: neanche 300mt. di strada asfaltata prima di dover compiere un’inversione a U in un sentiero non più largo di 1,5 metri…
Una cosa del genere può andar bene quando si corre da soli, o con poche altre persone, ma non quando arriva una “mandria” di 7/800 persone partita solo 300 metri prima…
Così mentre incrocio altri podisti che altrettanto sbigottiti mi chiedono se davvero ci si debba infilare la dentro, si avvicina inesorabilmente l’orario dello start.
All’ultimo momento l’organizzazione vista la perplessità (tanto per usare un eufemismo) dei vari partecipanti per una partenza davvero scriteriata, decide di spostare il via in direzione opposta; ma ahime, in queste circostanze cercare di muovere 7/800 persone anche di pochi metri è un’impresa a dir poco disperata…
Conclusione, ci troviamo tutti imbottigliati proprio all’entrata del sentiero boschivo, e nonostante i tentativi “dell’uomo col megafono”, nessuno si smuove di un millimetro…
Alle 9.30 il via. I primi metri servono per riappropriarsi del proprio “spazio vitale” dove poter correre senza rischiare di travolgere o essere travolti da altri.
A tirare le fila un folto gruppetto con Ronnie Fochi, Marco Brambilla, Ivan Breda, Salah Argoub, Maurizio Brassini, Umberto Porrini e Andrea Tersigni; nella loro scia ci sono anch’io, ma anche Mauro Toniolo, Rachid Argoub e Massimo Lucchina (vincitore lo scorso anno su queste strade).
Oggi non mi sento per niente brillante: la tappa troppo ravvicinata di Domenica scorsa a Gazzada Schianno ha lasciato il segno, e capisco da subito di non avere la reattività e l’efficienza necessarie per fare una gara d’attacco.
A rendermi tutto ancora più difficile, un percorso che ad esclusione di rari attraversamenti di pochi metri su asfalto, è interamente disegnato fra boschi, prati e campi della zona, con un fondo che non è certo quello dove mi trovo maggiormente a mio agio…
…così faccio quello che posso, ma tenere il passo dei migliori mi risulta impossibile fin dalle prime battute.
Al terzo chilometro Fochi, Brassini, Brambilla e Argoub hanno già scavato un discreto buco sul resto degli inseguitori, alle loro calcagna Paolo Proserpio, poco più dietro Andrea Tersigni e poi il sottoscritto. Si sale verso Vinago, si attraversano i sentieri di Montonate, per poi tornare verso Mornago e verso l’arrivo di giornata; col passare dei chilometri il ventaglio dei pretendenti alla vittoria finale si riduce a tre unità, con Argoub che non riesce a tenere il passo dell’indemoniato terzetto battistrada.
Nel frattempo io riesco a riprendere e superare Tersigni, ma a mia volta vengo “sverniciato” da un arrembante Maurone Toniolo; provo a non mollare, e a circa 2 chilometri dal traguardo mi rimetto dietro Toniolo; peccato che nel frattempo anche Tersigni grazie ad un bel cambio di passo, mi abbia nuovamente sopravanzato guadagnando una ventina di metri.
Con le ultime energie residue provo a tornare sotto ad Andrea, riducendo ad una manciata di metri il divario, ma senza riuscire però a colmare definitivamente il gap che mi divide dal forte portacolori del C.U.S. dei Laghi.
Ormai siamo prossimi all’arrivo, non avendo nessuna possibilità di insediare il piazzamento di Tersigni, rallento un poco godendomi gli ultimi metri prima del meritato traguardo.
Chiudo così la mia fatica al 7° posto, coprendo i 10,1 km rilevati al mio GPS in 37’24”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Maurizio Brassini (35’05”), 2° Ronnie Fochi (35’20”), 3° Marco Brambilla (35’35”), 4° Salah Argoub (36’13”), 5° Paolo Proserpio (36’56”), 6° Andrea Tersigni (37’07”), 7° Giuseppe Bollini (37’24”), 8° Mauro Toniolo (37’38”), 9° Rachid Argoub (37’46”), 10° Ivan Breda (38’05”), 11° Massimo Lucchina (38’10”), 12° Maurizio Mora (38’50”), 13° Alberto Pini (38’54”), 14° Simone Prina (39’00), 15° Matteo Malatrasi (39’02”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti, 2a Cinzia Lischetti, 3a Francesca Barone, 4a Elena Manzato, 5a Angiola Conte, 6a Emanuela Fossa, 7a Ombretta Bellorini, 8a Rita Zambon, 9a Cristina Grassi, 10a Cristina Albergoni.
>>>FOTO PODISTI.NET by Arturo Barbieri<<<
>>>FOTO ALBUM_1 by Giacomo Malpeli<<< >>>FOTO ALBUM_2 by Giacomo Malpeli<<<
Per concludere due parole sull’organizzazione, che mi ha dato l’impressione di averci messo tanta buona volontà nel preparare l’evento, ma che forse a causa dell’ inesperienza, ha mostrato diverse lacune:
una su tutte la partenza che ho già ampiamente raccontanto all’inizio dell’articolo, ma anche la mancanza di indicazioni per raggiungere il luogo del ritrovo, senza poi scordare un ristoro finale davvero sottodimensionato in rapporto al numero dei partecipanti.
Speriamo che per il futuro questi aspetti possano essere migliorati, in modo da rendere davvero imperdibile l’appuntamento con la Morgana Running Race!
Adesso due giorni di tempo giusto per sciacquare e far asciugare la canotta (!!!) prima dell’appuntamento con l’ 11a tappa del Piede d’Oro, che Domenica 28 aprile farà visita a Cuasso al Piano.
L'organizzazione ha preso atto delle osservazioni e degli errori che descrivi e sopratutto si attiverà per migliorare in futuro. Essendo la prima esperienza come gara del Piede d'oro è stato fatto qualche errore, ci dispiace per i più esigenti, per i meno intransigenti, ma è comunque un'esperienza positiva.
RispondiEliminaInfine alcune precisazioni: la partenza era stata pensata diversamente, ma essendoci il recupero di una partita di calcio, non ci è stato possibile disporla come avremmo voluto.
La partenza scelta era già stata decisa, ma qualche " illuminato", gridando e sbraitando come un pazzo, ha creato confusione e purtroppo ha creato un ulteriore disagio.
Infine c'è molto rammarico per la maleducazione di alcuni personaggi che pensano che tutto sia dovuto. Questo modo di fare non aiuta e più in generale credo affissino anche la nostra Nazione.( scusate la divagazione, ma credo che qualcuno possa condividere).
Sempre positivi!
Ciao,
Eliminami fa piacere che le cose che ho scritto siano prese (com'è giusto che sia) come osservazioni costruttive per il futuro e non come critiche fini a se stesse.
Ad ogni modo voglio anch'io fare una precisazione: sottolineare alcuni aspetti che non hanno palesemente funzionato, non significa essere esigenti o intransigenti, ma semplicemente realisti.
Avere una partenza adeguata al numero di partecipanti, non è un capriccio ma una questione di sicurezza.
Alla prossima.