Visti tutti i miei acciacchi e una condizione fisica così così, per questo fine settimana pasquale avevo pensato di approfittare della sosta del Piede d’Oro, per staccare un poco dalle competizioni.
Contemporaneamente però, mi son ricordato di una bella garetta che avevo fatto l’anno scorso a Samarate proprio in questo periodo…
Dopo innumerevoli ricerche on line, tutte senza alcun esito che mi avevano quasi convinto che per quest’anno la manifestazione fosse saltata, l’altro giorno durante l’ennesimo tentativo ecco spuntare il volantino della Feet for fun: cambia nome e cambia organizzazione, ma la corsa è confermata!
Stamane cielo plumbeo e temperatura inchiodata sotto i 10°C; così, complice una situazione meteo non certo stimolante, le numerose concomitanze e la scarsa pubblicità fatta alla manifestazione, mi ritrovo a Samarate in compagnia di non più di 100/150 podisti. Peccato.
Sbrigate le solite formalità, con qualche minuto di ritardo sull’orario prestabilito, si è pronti a partire. Confermato il tracciato della passata edizione, che dopo il passaggio nel centro di Verghera attraverso i banchi del caratteristico mercatino di S.Angelo, si snoda quasi esclusivamente nei boschi limitrofi al paese. Unica differenza rispetto al classico percorso, una variante posta nei chilometri finali, che a causa di una segnalazione non propriamente adeguata, causerà qualche errore da parte dei concorrenti.
Parto con l’intenzione di fare una sorta di allenamento di interval training (!!!), quindi primo chilometro veloce poi un chilometro di recupero per poi riaccelerare e così via.
Peccato non aver fatto i conti con i miei avversari…
Allo scoccare del 1° chilometro passo infatti in 3’20”, ma non sono da solo, al mio fianco c’è un certo Matthew Ramaglia che corre un gran bene…
Allora cambio programma: niente interval training e niente rallentamento per recuperare, si continua a spingere! Entriamo nei boschi e naturalmente non mancano acqua e fango in gran quantità; Matthew si mette davanti e accelera ancora, io mi accodo intenzionato a non farlo allontanare, dietro di noi già un discreto buco.
Attacchiamo anche il 3° chilometro, e mentre la bici apristrada si impaltana definitivamente lasciandosi sfilare e dandoci via libera, anche Matthew comincia ad accusare le fatiche di un tracciato davvero molto molto pesante.
Ramaglia rallenta leggermente, allora capisco che è il momento giusto per provare a sferrare il mio attacco: mi porto in testa e alzo nuovamente il ritmo, col risultato che nel giro di pochi metri mi ritrovo da solo.
Da lì in poi una lunga cavalcata solitaria, gustandomi il tracciato che seppur pieno di acqua e fango, non propone mai passaggi pericolosi; e allora avanti a spingere, anche se dietro non vedo più nessuno mi diverto troppo a mettere “pressione” (!!!) al biker che mi precede!!
Arrivo nel tratto finale, si abbandona il bosco ed ecco la variante di cui parlavo in precedenza: invece di riprendere il sentiero boschivo come l’anno passato, si prosegue su asfalto in direzione dell’impianto sportivo, dove è posto l’arrivo di giornata.
Quando però penso di essere ormai prossimo al traguardo, ecco il bivio dove in parecchi hanno sbagliato strada tagliando di circa un chilometro il percorso: il tracciato prevede infatti la svolta a destra per un ulteriore passaggio in mezzo al mercatino del paese, ma il cartello segnaletico è davvero troppo piccolo e messo in posizione poco visibile…
…io non sbaglio strada solo perchè ho la bici davanti a me che mi pilota nella giusta direzione, ma per chi sopraggiunge alle mie spalle l’errore è pressochè inevitabile.
Grido subito al ragazzo in bici che serve qualcuno che segnali la svolta, ma lui mi dice di non preoccuparmi che tanto stanno arrivando i suoi soci…
Peccato che prima dei suoi soci siano arrivati gli altri concorrenti, col risultato che a parte il sottoscritto, tutti i più immediati inseguitori abbiano fatto un chilometro in meno.
Ad ogni modo taglio il traguardo solo qualche metro dietro a Stefano Ruzza che si trovava in 2a posizione e che riconoscendo immediatamente lo sbaglio di percorso, mi “riconsegna” di fatto il 1° posto.
Conquisto così la vittoria, coprendo i 10,1km rilevati al mio GPS in 36’44”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Giuseppe Bollini (36’44”), 2° Stefano Ruzza, 3° Matthew Ramaglia, 4° mi è scappato… (se qualcuno conosce il nome e volesse comunicarmelo son qua!), 5° Matteo Beltrami, 6° Manuel Beltrami.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Laura Casagrande.
>>>FOTO by ASD Prime Division<<<
Complimenti all’ASD Prime Division e alla Pro Loco di Samarate: confermato quanto di buono ricordavo di questa manifestazione, con un percorso piacevole e filante, sempre segnalato in maniera impeccabile sia su asfalto che nei boschi grazie a bindelle, vernice e polvere; unica svista proprio nel bivio finale, dove ad onor del vero il cartello c’era, ma era piccolo e poco visibile e dove sarebbe servita una persona in più ad indicare la giusta via. Buono anche il ristoro e le premiazioni finali.
Qualcosina da migliorare c’è, a partire da una maggiore reclamizzazione dell’evento (oggi davvero in pochi ne erano a conoscenza), ma gli organizzatori son tutti giovani e volenterosi e son sicuro che già dalla prossima edizione sapranno fare meglio.
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