La “StraRovate” è un’altra di quelle competizioni che si è ritagliata un posticino privilegiato nel mio personalissimo calendario delle gare da non mancare assolutamente; così ieri sera in barba alla colonnina di mercurio che segnava oltre 30°C all’ombra e un tasso di umidità che faceva sudare solo a stare fermi, mi sono recato presso la piccola frazione di Carnago, per partecipare appunto alla XVa edizione della corsa serale organizzata dalla Polisportiva Rovatese.
Percorso che rispetto all’anno scorso è rimasto invariato non fosse per il traguardo finale che invece di essere posto all’interno dell’oratorio, è stato posizionato sulla bella strada appena lastricata in pavè che conduce alla piazza del paese, risultando così leggermente più corto.
Circa 400 gli atleti presenti al nastro di partenza e pronti a darsi battaglia lungo il tracciato quasi interamente ricavato all’interno del parco Rile-Tenore-Olona; alle 20:30 il via, e nonostante abbia la sensazione che nei primi metri il passo non sia elevatissimo, il Garmin mi segnala un 1° km corso in 3’18”!
Le posizioni si iniziano a delineare, con Marco Brambilla a fare l’andatura, alle sue spalle un gruppetto di 8/9 atleti fra cui Ponti, Demuru, Frontini , Porrini, Maginzali, Filipas, Trogu e Lucchina, a qualche metro di distanza ci sono io in compagnia di Mario Panariello, via via tutti gli altri. Il 2° km non è affatto semplice, presenta in rapida successione il caratteristico passaggio su una serie di cunette stile motocross, una discesa abbastanza tortuosa e un bello strappo in salita; lo corro comunque bene (il mio fidato Garmin dice 3’25”), riuscendo a superare Filipas e senza perdere troppo terreno da chi mi precede.
Sbuchiamo nei pressi del centro sportivo di Milanello, qui si affronta il tratto meno impegnativo, sempre sterrato ma quasi interamente pianeggiante, dove è importante riuscire a impostare un ritmo regolare per cercare di non faticare troppo ed avere un buon rendimento; davanti a me vedo un duo composto da Fabio Frontini e Marco Maginzali, poco più avanti c’è Massimo Lucchina, e sempre a vista ci sono tutti gli atleti di testa.
Ci lasciamo alle spalle il centro sportivo per imboccare il sentiero che riconduce in direzione di Rovate; mi sento ancora bene, e nonostante la strada sia sempre in leggera salita, riesco ancora a fare una buona velocità, tanto che poco alla volta mi riporto nella scia di Frontini e Maginzali.
Ultima picchiata in discesa prima di affrontare il muro che riporta sulla strada asfaltata: sulla rampa più difficile fermo per un istante la mia corsa facendo 3/4 passi camminando, poi riprendo subito per tentare di non far scappar via il duo appena riagguantato. Usciamo dal bosco ma la strada continua a salire, raccolgo le ultime energie e provo a sferrare un attacco: nel giro di pochi metri prendo e stacco Fabio, supero anche Marco ma lui è bravo a rimanere attaccato senza mollarmi. Svoltiamo a destra, manca solo il rettilineo finale di 300 metri circa (naturalmente in salita…), rifiato un attimo e Marco mi affianca, percorriamo qualche metro spalla a spalla, il cuore sta già pulsando a 1000, ma devo provare un 2° attacco; allungo nuovamente ma non c’è niente da fare, lui è più fresco e riesce a rispondermi alla grande rilanciando ulteriormente l’andatura e relegandomi definitivamente alle sue spalle.
Concludo così la mia StraRovate in 8a posizione con il tempo di 19’41” necessari per coprire i 5,35km rilevati al GPS. Gara vinta dal sempre in forma Marco Brambilla con il tempo di 18’38”, 2a e 3a posizione rispettivamente per Stefano Demuru (18’44”) e Luca Ponti (19’07”) che bissano così i piazzamenti che già avevano ottenuto nella scorsa edizione; poi in successione Antonio Trogu (4°) in 19’15”, Umberto Porrini (5°) in 19’30”, Massimo Lucchina (6°) in 19’32”, Marco Maginzali (7°) in 19’40”, Giuseppe Bollini (8°) in 19’41”, Fabio Frontini (9°) e Giacomo Lia (10°). In campo femminile successo per Federica Cerutti in 21’14”, 2° posto per Elisa Masciocchi in 22’08” e 3a piazza per Marta Lualdi in 22’13”; poi nell’ordine Cinzia Lischetti (4a), Emanuela Fossa (5a), Elena Macchi (6a), Simonetta Rossi (7a), Giovanna Mocchetti (8a), Gilda Pesenti (9a) e Michela Zoni (10a). (anche per questa classifica devo ringraziare il mitico Enrico Rodari che anche senza correre è sempre presente col suo fido quadernetto: grazie Enrico!!)
Naturalmente dopo tanta fatica, non poteva mancare la consueta sosta agli stand gastronomici della festa, dove fra birra, salamelle, buona musica e tante chiacchiere la serata è proseguita nel migliore dei modi!
Davvero bravi gli organizzatori che hanno curato tutto nei minimi particolari, offrendo un’ampia zona parcheggio, la possibilità di iscriversi on line, il percorso misurato e segnalato ottimamente, un ristoro a metà gara oltre a quello finale, ricche premiazioni e la possibilità di usufruire di spogliatoi e docce; unica mancanza: uno starter munito di pistola per dare il via alla competizione (io me ne sono accorto solo perché ho visto gli altri iniziare a correre).
Adesso, in attesa della prossima edizione della StraRovate, potete gustarvi le foto della serata di ieri, che Mario Busnelli di CorsAmica ci ha scattato!
I tuoi commenti dettagliati mi fanno sempre vivere la gare dal di dentro, ma soprattutto vivo quello che io non riesco mai a vedere e cioè la testa della corsa.Così anche se è difficile, cerco di vivere le tue stesse emozioni da seduto!Bravo Beppe:-)
RispondiEliminama tu pensi troppo alle salamelle e alla birra.... ecco perchè poi non ce la fai... :)
RispondiEliminaX Daniele:Grazie! Mi fa piacere sapere che riesco a trasmettere un pò delle emozioni che ho provato poco prima in gara :-)X Omar:No, no, guarda che io ce la faccio proprio perchè penso al "reintegro" :-P
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