Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù…
Ieri il meteo ci aveva illuso, con una giornata non certo primaverile, ma che di tanto in tanto lasciava intravedere qualche squarcio di azzurro; la speranza di poter correre la 5a edizione della “MONclassic” senza pioggia sembrava potersi concretizzare, invece…
Invece il finimondo ieri sera! Giusto il tempo di posteggiare e recarmi all’oratorio sotto al tendone allestito in occasione della manifestazione, che i nuvoloni sopra la mia testa hanno scaricato di tutto e di più! Acqua, acqua e ancora acqua, per non farci mancare niente anche un po’ di grandine il tutto condito da tuoni e fulmini… tant’è che mentre tutti eravamo rintanati sotto al tendone con i piedi ormai a mollo visto che in tutto il prato c’eran già circa 2/3cm d’acqua, ho assistito a qualcosa che non mi era mai capitato di poter vedere da così vicino: un palo di legno sul bordo del prato a non più di 70mt da dove mi trovavo, è stato centrato in pieno da un fulmine! Un gran botto, scintille e una fumata incredibile! Mi son detto: “A questo punto se anche non corro il prezzo dell’iscrizione è già stato ampiamente ripagato: i 3€ meglio spesi della mia vita!!”
Intanto l’ora dell’ipotetica partenza si avvicinava, quindi approfittando di un momento di leggera tregua, mi dirigo verso l’auto per il cambio… rimango nell’abitacolo fino all’ultimo, con il dubbio se recarmi verso la linea di partenza o piuttosto verso il calduccio di casa…
Alla fine mi presento regolarmente al via; i compagni d’avventura che come me hanno scelto di sfidare non solo gli avversari ma anche le condizioni meteo avverse sono comunque circa 200. Il percorso è rimasto praticamente lo stesso delle scorse edizioni, tranne nella parte finale, dove una volta sbucati sulla strada asfaltata che collega Montonate a Mornago, invece di rientrare nei campi ci si dirige direttamente verso l’arrivo.
Alle 20:10 come da programma si parte, subito i primi attaccanti di giornata tentano di fare il vuoto, ma è solo un fuoco di paglia dovuto al traguardo volante posto a circa 800mt. dal via. Rapidamente il gruppo rientra sui fuggitivi, in testa si portano Toniolo, Demuro, Turetta, Frontini e Lucchina, poco più dietro Marchesin, Maginzali ed io. Dopo essere usciti dalle vie del paese ed esserci diretti verso la salita che porta in direzione di Caidate, si abbandona la strada asfaltata per entrare nel bosco dove da lì a poco si affronterà il suggestivo passaggio sul bel pratone che domina il paese. Il sentiero inizia a scendere e fra erba, acqua e fango in quantità, bisogna esser dei veri equilibristi per restare in piedi! Non ho voglia di rischiare troppo, così mentre davanti si avvantaggiano ulteriormente dalle retrovie vengo raggiunto e superato da un incredibile Flavio “il kamikaze” Tremea, che mi passa a doppia velocità! Risbuchiamo nei pressi del paese, breve attraversamento su asfalto e ancora sterrato sempre in discesa; Tremea allunga mentre da dietro anche Vito Covella mi aggancia e mi supera.
Finalmente arriviamo ai piedi del paese, nella parte di sterrato pianeggiante; in alcuni tratti l’acqua arriva alle caviglie e dove non c’è acqua c’è tanto di quel fango che in più di un’occasione ho rischiato di perdere le scarpe, inoltre dove la vegetazione è più fitta la luce è davvero scarsa e si fatica a vedere dove si appoggiano i piedi… in questo tratto di percorso cerco comunque di recuperare terreno su Tremea e Covella, riuscendo a rifarmi sotto e a mettermi nella loro scia.
Sbuchiamo sulla strada asfaltata e non sapendo della variazione di percorso finale, cerco di tenere un pò di energie per l’ultimo tratto sterrato che ricordo particolarmente impegnativo; mi rendo però conto che ci stiamo ormai avvicinando all’arrivo e che probabilmente non ci sarà più sterrato… ad un tratto un omino con bandierina ci incita gridando: “dai che 300mt. è finita!!”
Adesso non ho più dubbi! Accellero l’andatura, il 1° ad alzare bandiera bianca è Covella, poi anche Tremea molla, infine poco più avanti vedo anche Fabio Frontini; continuo a spingere e prima di entrare nel campo dell’oratorio ho ripreso e superato anche Fabio! Ultimo sforzo ed eccomi al traguardo, bagnato fradicio e completamente infangato ma altrettanto contento e soddisfatto.
Gara conclusa in 7a posizione, su un tracciato che alla fine è risultato avere uno sviluppo di 5,7km (grazie a Federica per il dato, io ieri non avevo il GPS). Ad imporsi su tutti è Mauro Toniolo, che regola al 2° e al 3° posto rispettivamente Stefano Demuru e Massimo Lucchina; poi in successione 4°) Simone Turetta, 5°) Cristiano Marchesin, 6°) Marco Maginzali, 7°) Giuseppe Bollini, 8°) Fabio Frontini, 9°) Vito Covella e 10° Flavio “il kamikaze” Tremea. In campo femminile è invece la forte Federica Cerutti a far sua la vittoria, con l’onnipresente Elisa Masciocchi al 2° posto e Ilaria Zen al 3°; poi in successione 4a) Elisabetta Di Gregorio, 5a) Cinzia Lischetti, 6a) Emanuela Fossa, 7a) Rita Grisotto, 8a) Simonetta Montis, 9a) Francesca Colombo e 10a) Elisa Rossini.
Gli organizzatori ieri sera viste le condizioni meteo non avevano grosse alternative: o rimandare la gara oppure farla correre con tutte le incognite e i rischi del caso; hanno scelto di farla correre e si sono impegnati per quanto possibile per la buona riuscita della manifestazione, che purtroppo è stata fortemente condizionata dalle precipitazioni del tutto straordinarie di questi giorni. Ad ogni modo il tutto si è concluso (bene) proprio come era iniziato: tutti sotto al tendone per le ricche premiazioni, mentre una pioggia battente continuava a cadere imperterrita…
Questa la classifica ufficiale, mentre per qualche altro commento segnalo quello di Gilda sul blog dei Runners Valbossa e quelli di Daniele Uboldi e di Omar “soxj” Spoti sui loro, mentre le foto sono sempre a cura dei Runners Valbossa.
Che flash, stavo leggendo i commenti sotto il video quando nel tornare indietro con la pagina è apparso magicamente il tuo articolo. Non avrei mai pensato in una simile pioggia visto che dalle mie parti all'ora della partenza piovigginava, e invece. Complimenti per il piazzamento e ai 200 temerari.Forse forse ci si vede alla schiranna, ma ho una grigliata da preparare e non so....
RispondiEliminaAnche i miei che abitano a pochissimi chilometri mi han detto che si, ha piovuto ma niente di che... a Montonate invece è venuta giù l'ira di Dio!!Una delle corse più dure che abbia mai fatto, però una volta vinti i timori iniziali mi son divertito un mondo!!Dai, allora conto di vederti alla Schiranna! ;-)
RispondiEliminasembrava i essere tornati bambini!!p.s. non è che penso alle corse anche di notte...è che quando sono in sovraccarico di adrenalina fatico ad addormentarmi. Il giro del varesotto sarà un incubo!
RispondiEliminaE' vero, capita anche a me! Un'intensa attività fisica produce molta adrenalina, il risultato alla sera è che non si dorme......di solito, perchè ieri sera son crollato... :-P
RispondiEliminaVa che ho linkato la tua frase sul mio blog al tuo blog.... Comunque io ho ripreso fiato verso mezzanotte.... e mi sarò addormentato verso le 2.... Quoto il GPS di Federica... Idem
RispondiEliminaMuahahahaha mi hai anche linkato: grande! No io stranamento a mezzanotte ronfavo già alla grande: di solito dopo le corse serali ci metto ore ad addormentarmi e poi mi sveglio ogni mezz'ora......ma non ieri!
RispondiEliminaInnanzi tutto complimenti per la performance in condizioni non certo facili, poi condivido tutto quello che hai scritto a tal punto che ora mi dovrei ripetere nel post che farò questa sera! purtroppo il mio blog va vanti in questa maniera, in settimana solo alla sera riesco a buttar giù qualcosa!Anche le emozioni provate sono state le medesime, idem per le scarpe, poi tu con le CS che sono più basse delle Boston avrai avuto maggiormente il problema ventosa!!!Ciaooooooooo
RispondiEliminaMannaggia, avrei voluto esserci in questa arena. Bellissimo Beppe il racconto della gara. Sembrava di stare in poltrona a vedere quei film di gladiatori...e complimenti per la tua gara!Ci vediamo a qualche serale. Ciao
RispondiEliminaX Daniele:grazie! Per quanto riguarda le scarpe, viste le condizioni di aderenza praticamente nulle alla fine ho preferito correre con quelle che indossavo quando ero al banco delle iscrizioni: le mie vecchie Cumulus10 con all'attivo circa 1200km.... che comunque hanno più grip delle Adizero CS!X Matteo:grazie anche a te x i complimenti! Bè sicuramente è stata un esperienza unica! Poi alla fine c'era chi malediceva il fatto di avervi partecipato e chi come me era contento come un bambino! Dai ci vedremo in qualcuna delle prossime serali (al via, perchè poi chi ti vede più??).Ciao!P.S. la schiena?
RispondiEliminaHai fatto bene correre con le Cumulus ... io mi sono pentito di averlo fatto con le Boston, sarebbe stato meglio se avessi corso con le Saucony Jazz, forse sarei stato anche più sicuro in certi punti del bosco, va bè tutta esperienza!!!
RispondiEliminaLa schiena va un po meglio. Domani magari vado a Cittiglio dove ho promesso a Tiozzo e Bassetto di correre con loro la staffetta. Se mi farà ancora male vuol dire che corricchierò piano.Ciao Beppe.
RispondiEliminaMmm... se ho voglia magari nel pomeriggio vengo anch'io a Cittiglio però solo come spettatore: al via dovrebbe esserci anche un terzetto dell'Atletica La Fornace! Dai nel caso ci si vede lì.Ciauz
RispondiElimina