16a tappa Piede d’Oro 2017
Ognuno di noi ha i propri gusti e ognuno di noi ha gare che predilige rispetto ad altre che magari non vuol neanche sentir nominare…
…ecco, per me Arcisate e una di quelle innominabili!
Sarà che coincide sempre con il periodo in cui la parabola del mio stato di forma tocca il punto più basso della stagione, sarà che ha un percorso davvero troppo duro per quelle che sono le mie caratteristiche, sarà che anche a livello emozionale non mi trasmette niente, sta di fatto che con questa gara la scintilla non è mai scoccata…
Stamane non nego che avrei fatto volentieri a meno di andare a correrla, ma il destino ha voluto che quest’anno fosse inserita nel calendario della speciale classifica a tempi ToPdO, di cui sono il detentore in carica del titolo, nonché l’attuale leader: non potevo proprio mancare!
Così sotto un mega temporalone rinfrescante, eccomi arrivare al Parco Lagozza di Arcisate, dove da lì a poco prenderà il via la 32a edizione della “Quatar pass par Arcisà”.
Solito tram-tram pre gara, prima di andare a prendere posto sulla linea di partenza, dove ad attendermi c’è la canonica schiera di avversari agguerritissimi: Matteo Borgnolo (già vincitore lo scorso anno), Fouad Touti, Nti Ernest Johnson, Nader Rahhal, Marco Tiozzo, Ederuccio Ferraro, Ferdinando Mignani, Simone Zandri e chi più ne ha più ne metta…
Un via dato in modo decisamente inatteso e improvviso, coglie un po’ tutti di sorpresa; ma è questione di pochi attimi, ed ecco il folto gruppo di atleti riversarsi rapidamente lungo la strada antistante il parco.
Neanche un chilometro e inizia la mia via crucis…
La strada s’impenna inerpicandosi nei boschi, i migliori tra cui Borgnolo, Jhonson, Touti e Tiozzo stanno già allungando sul resto degli inseguitori, io alle loro spalle cerco di salire il più regolare possibile e di contenere al minimo i distacchi.
Scollinamento, discesa piuttosto insidiosa e senza neanche il tempo di riordinare le idee eccoci sulla seconda e ben più dura ascesa di giornata: circa 800 metri di sviluppo, prima parte su asfalto, seconda parte boschiva, si sale, si sale e ancora si sale, tanto che il cielo sembra farsi sempre più vicino…
Nel frattempo Borgnolo si è portato al comando in solitaria, alle sue spalle Johnson, poco più dietro Touti tallonato a sua volta da Tiozzo, che però comincia a perder terreno facendosi sempre più vicino al sottoscritto.
A pochi metri dallo scollinamento sono quasi rientrato completamente su Tiozzo, ma purtroppo per una posizione quasi recuperata, sono costretto a cederne addirittura due nei confronti di Nader Rahhal e di Ederuccio Ferraro.
Cominciamo la discesa con Borgnolo saldamente al comando, Johnson ad inseguirlo ad una ventina di secondi, Touti in terza posizione staccato a sua volta di altri venti secondi, poi alle loro spalle con il medesimo ritardo il quartetto di cui faccio parte con Tiozzo, Ferraro e Nader; ancora un poco più dietro il terzetto composto da Zandri, Mignani, Ravelli, via via tutti gli altri.
Neanche a dirlo, ecco pararsi davanti l’ennesima ascesa…
In testa alla corsa la situazione rimane immutata, nel mio gruppetto invece le carte vengono nuovamente rimescolate: Nader è il più brillante e scappa via, mentre io e Tiozzo alternandoci più volte a fare l’andatura, riusciamo a distanziare un po’ Ferraro.
Altra discesa scavezzacollo e finalmente eccoci negli ultimi tre chilometri, interamente ricavati su asfalto e abbastanza pianeggianti…
…peccato che con tutto quello affrontato prima, le energie siano ormai ridotte al lumicino.
A pagare lo scotto maggiore è Nti Ernest Johnson, che a poco più di un chilometro dal traguardo è colto da crampi e costretto ad abbandonare la competizione!
Io me la gioco fino alla fine con Marco, che dopo un’interminabile volatona di seicento metri, riesce ad avere la meglio, rifilandomi cinque secondi.
Chiudo così la mia fatica al 5° posto, coprendo i 10km rilevati al mio GPS in 38’18”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Matteo Borgnolo – CUS Insubria (37’03”), 2° Fouad Touti – Runner Varese (37’33”), 3° Rahhal Nader – Atletica Arcisate (38’02”), 4° Marco Tiozzo (38’13”), 5° Giuseppe Bollini (38’18”), 6° Ederuccio Ferraro (38’38”), 7° Daniele Ravelli (38’47”), 8° Ferdinando Mignani (39’20”), 9° Sandro Cavallaro (39’21”), 10° Fernando Coltro (39’22”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis – Atletica Arcisate (42’52”), 2a Marta Dani – Runners Valbossa (46’13”), 3a Antonella Panza – GAM Whirlpool (46’34”), 4a Elena Soffia (47’35”), 5a Fiammetta Rosalba Quadrelli (48’50”).
Stamattina più di così proprio non potevo fare: come scrivevo all’inizio del post, lo stato di forma non è quello dei tempi migliori, il percorso poi non mi ha certo dato una mano e dulcis in fundo la garetta di Venerdì sera, qualche segno nelle gambe l’ha lasciato…
Diciamo che oggi dovevo puntare a difendermi e tutto sommato penso di esserci riuscito egregiamente.
Buona l’organizzazione targata Atletica Arcisate, l’unica nota che mi sento di fare, riguarda il sottopasso che si affronta negli ultimi chilometri: davvero brutto e pericoloso! L’anno scorso ricordo la caduta di Ederuccio Ferraro e quest’anno quella di Zandri…
Se si potesse evitare per il futuro, ritengo sarebbe meglio.
Domenica prossima il Piede d’Oro sarà a Samarate, dove i 3 amici da paura (Bonesini-Trogu-Busetto), organizzano l’ottava edizione della “Samarà da cursa”, su percorsi da 4,5 e 10km.
Infine, ma non meno importante, un pensiero a tutte le persone che attraverso questo blog mi conoscono e alle gare mi riservano sempre un saluto, una battuta, un complimento…
In particolare oggi i ringraziamenti vanno a Francesca, a Lorena e agli ex-colleghi di lavoro (ma soprattutto amici) Maurizio e Paolone!
Grazie, grazie e ancora grazie!!!!
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