Dopo aver trascorso qualche giorno in montagna ed essermi ammazzato di camminate e di corse, sono rientrato a casa giusto giusto per partecipare alla serale organizzata dagli amici dell’Atletica Gavirate.
Un po’ per la stanchezza, un po’ per il gran caldo, anche ieri è stato un “tiramolla” fino all’ultimo:
”Vado o non vado?”
”Ma si vado!”
”…però anche no”
”E sia! Deciso, vado”
”Mmmm… però son davvero stanco, conviene starmene tranquillo…”
Comunque visto che adesso state leggendo queste righe, inutile che vi dica quale sia stata la mia decisione definitiva…
Così, con il termometro dell’auto che segna 32°C e una cappa di umidità che fa sudare anche solo a stare fermi, alle 18.00 circa, sono già in quel di Gavirate con il mio bel pettorale numero 1 (!!!) tra le mani.
Alla spicciolata, il banchetto delle iscrizioni comincia ad affollarsi e tra i tanti in coda, ecco spuntare i vecchi amici di innumerevoli battaglie: Antonio Vasi, Salah Argoub, Marco Tiozzo e Luigi Pignatiello tanto per citarne qualcuno!
Naturalmente non mancano anche gli amici di nuovo corso, uno su tutti Dario Perri, con cui nell’ultimo mese e mezzo mi sono sfidato praticamente in tutte le gare che ho fatto!
Ore 19.00, il “Biga” lancia il conto alla rovescia: 5, 4, 3, 2, 1….
Viaaaaaa!
Si parte abbastanza “allegri”, con un quartetto composto da Dario Perri, Salah Argoub, il giovanissimo Alessandro Wolfart (classe 2006) e il sottoscritto, a prendere da subito il largo sul resto del plotone.
I primi 2km sono un mix tra pavé e asfalto, abbastanza veloci, anche se non mancano brevi strappetti a spezzare il ritmo; i più pimpanti sono Perri e Argoub, che arrivano all’entrata dell’unico tratto sterrato posto tra il 3° e il 4° chilometro con 5/10 metri di vantaggio nei confronti miei e di Alessandro.
La strada però s’impenna e in men che non si dica, ricucio il buco e mi porto addirittura al comando; continuo nella mia azione e dopo circa un chilometro di bosco, risbuco su asfalto, con il solo Wolfart nella mia scia, mentre sia Perri che Argoub si sono leggermente staccati.
Breve tratto pianeggiante, prima di attaccare la salita più dura della gara: circa 500 metri con una pendenza media non difficile, ma con dei tratti decisamente impegnativi; dopo avermi lanciato uno sguardo per vedere le mie condizioni, a pochi metri dallo scollinamento, Alessandro decide di cambiare passo.
Non rispondo subito, perchè il rischio è di arrivare all’ultimo km di discesa completamente impiantato; così perdo circa una decina di metri, che però conto di recuperare nel tratto conclusivo.
La discesa è piuttosto tortuosa con curve e controcurve; aggiungeteci poi che io quando corro non guardo praticamente niente (!!!), ed ecco che all’ennesimo cambio di direzione, alzando lo sguardo non vedo più Alessandro.
Il primo pensiero è che qualcosa non vada…
…l’avevo a pochi metri, non poteva avermi staccato così tanto in un tratto tanto breve.
Poi ci si mettono anche i due ciclisti apristrada a confondermi le idee, incitandomi e dicendomi:
”Dai, ormai è fatta! E’ tua, dietro c’è il vuoto! Hai vinto ormai!”
Non capisco cosa stia succedendo, sta di fatto che dopo l’ennesima curva, mi ritrovo sul rettilineo conclusivo, con il nastro del traguardo da tagliare e con lo speaker che annuncia a gran voce l’arrivo del vincitore.
Alzo le braccia al cielo e taglio per primo il traguardo in 22’10”, necessari per coprire i 6,2km del percorso.
Continuo a non capire bene cosa sia successo, almeno fino all’arrivo di Dario e Salah (2° e 3°), che mi dicono che Alessandro ha avuto un malore, uno svenimento ed è fermo a terra a circa 600 metri dal traguardo dove lo stanno soccorrendo…
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Giuseppe Bollini – Circuito Running (22’10”), 2° Dario Perri – Atl. Malnate (22’26”), 3° Salah Argoub – Atl. Gavirate (22’52”), 4° Francois Marzetta (24’07”), 5° Antonio Vasi (24’27”), 6° Marco Tiozzo (24’35”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Barbara Benatti – Atl. Malnate, 2a Mara Minato – Atl. Casorate, 3a Francesca Marsegaglia, 4a Silvia Stingele, 5a Beatrice Colombo.
Grazie a tutta l’Atletica Gavirate per la bellissima serata, dove oltre ad essermi divertito e aver vinto la gara, mi sono praticamente trovato in una reunion della “vecchia guardia”: rivedere i compagni di avventura di innumerevoli gare del passato, mi ha riportato indietro nel tempo!
Infine per la cronaca, Alessandro si è ripreso, è arrivato al traguardo con le sue gambe e anche se un po’ spaesato e confuso, alla fine stava bene…
…solo deluso per come erano andate le cose.
Gli ho fatto i complimenti, dicendogli che è davvero forte e che l’appuntamento con la vittoria è solo rimandato.
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