19a tappa Piede d’Oro 2015
Dopo il maltempo della scorsa Domenica che ha costretto gli organizzatori ad annullare la tappa di Bardello, oggi una bella giornata tipicamente estiva ha salutato il 19° appuntamento stagionale col Piede d’Oro.
Per l’occasione tutti a Samarate, per l’ormai classico appuntamento con la “Samaràà da cursa”, gara podistica su percorsi da 5 e 10km, magistralmente organizzata dai “3 amici da paura” Bonesini-Busetto-Trogu.
Anche quest’anno confermata la grande affluenza di partecipanti e di atleti di buon livello, per una competizione che nonostante la “giovane età”, ha saputo conquistare la fiducia degli appassionati, ritagliandosi un suo spazio nell’affollatissimo calendario podistico di questi mesi.
Per quanto mi riguarda, oggi mi basterebbero davvero poche parole per raccontare la gara: completamente cotto, sofferenza vera, un po’ di delusione, assoluto bisogno di riposo e recupero…
…visto però che le parole sono gratis, adesso proverò ad esser un po’ più prolisso.
Dopo l’immancabile riscaldamento, stamane fatto in compagnia di Angelo, eccomi (più o meno…) pronto a schierarmi al via.
Ore 9.00, lo sparo apre le ostilità.
Si parte subito forte, con i due favoriti di giornata Ronnie Fochi e Giorgio Scialabba a dettare il ritmo; nella loro scia un sempre più in forma Manuel Beltrami, un brillantissimo Alberto Larice e uno scoppiatissimo io…
Mentre Ronnie e Giorgio poco alla volta cominciano a prendere il largo, alle loro spalle ho il mio gran da fare per provare a restare in scia a Manuel e Alberto…
Ci riesco per circa 3km, ma quando non ce n’è, non ce n’è…
Scalo una marcia o forse ne scalo addirittura un paio…
I due compagni d’avventura metro dopo metro guadagnano terreno, lasciandomi da solo nel limbo tra fuggitivi ed inseguitori.
Da qui in poi i ricordi di gara sono piuttosto annebbiati come lo è il mio attuale stato di forma; le uniche cose nitide sono invece la fatica e la sofferenza provate.
Arrivo agli ultimi chilometri, rallento ancora l’andatura, tanto che poco prima di entrare nel centro sportivo per gli ultimi metri conclusivi mi rendo conto di essere stato ormai raggiunto anche da chi si trovava alle mie spalle.
Rilancio un po’ la velocità nel tentativo di difendere il mio piazzamento, ma quando non si è al meglio e ci si trova a duellare sul giro di pista con un certo Matthew Ramaglia, il risultato è già scritto…
Arriviamo in volata fino all’ultimo centimetro, ma Matthew riesce ad avere la meglio proprio sulla linea del traguardo passandomi ad una velocità doppia della mia!
>>>FOTO Podisti.net by Arturo<<<
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Giorgio Scialabba (32’42”), 2° Ronnie Fochi (32’47”), 3° Alberto Larice (33’56”), 4° Manuel Beltrami (34’16”), 5° Matthew Ramaglia (34’55”, non competitivo), 6° Giuseppe Bollini (34’55”), 7° Giorgio Buzzi (35’07”), 8° Enea Zampini (35’42”), 9° Luca Filipas (36’00”, non competitivo), 10° Alessandro Tronconi (36’01”) , non competitivo).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (37’49”), 2a Eugenia Vasconi (39’53”), 3a Cinzia Lischetti (41’13”), 4a Giada Mingiano (43’54”), 5a Rita Grisotto (44’19”), 6a Chiara Naso (45’56”), 7a Valentina Ravazzani (46’05”), 8a Nadia Algisi (47’55”), 9a Alessandra Renda (48’35”), 10a Daniela Marangoni (49’02”).
Una cosa che non sono mai riuscito a gestire nella corsa, sono proprio i periodi di riposo, di scarico, di recupero.
So bene che rigenerarsi è importante quanto allenarsi…
…ma come si dice: “fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare!”
Adesso una settimana di tempo dove provare a ricaricare un po’ le batterie; Domenica prossima sarà poi la volta di Arcisate e della sua “Quatar pass par Arcisà”, gara podistica di 9,6 e 4km.
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