28a tappa Piede d’Oro 2013
Una giornata grigia e piovosa ha salutato la 1a edizione del “Minitrail” di Caronno Varesino, gara podistica di 5 e 13km all’esordio nel circuito del Piede d’Oro.
Partiamo col dire che nome a parte, di trail stamane non c’era assolutamente niente: percorso quasi interamente ricavato su asfalto, con un unico tratto boschivo non più lungo di 3-4 chilometri.
Detto questo, che oggi le cose non sarebbero andate esattamente come avrebbero dovuto, lo avevo intuito già prima di arrivare a destinazione: non un solo cartello indicante la zona del ritrovo, con numerose auto cariche di podisti tutte intente a fare “vasche” nel piccolo centro del paese, con la speranza di capire dove posteggiare e dove andare ad iscriversi…
Superato l’inconveniente del ritrovo e sbrigate le solite formalità, eccomi pronto al riscaldamento: come al solito provo a carpire qualche informazione sul percorso, ma mi rendo conto che fra gli stessi organizzatori regna una certa confusione…
…altro pessimo segnale.
Alle 9.00 il via. Si va subito forte: primi quattro chilometri corsi attorno ai 3’20”/km di media, con Fochi da subito al comando, Breda a tallonarlo a pochi metri di distacco, il sottoscritto in 3a posizione seguito poco più dietro da Mauro Toniolo e Luca Ponti.
Si ripassa nei pressi della partenza ma stavolta veniamo indirizzati su una strada che conduce verso l’unico tratto boschivo di giornata; fin qui tutto bene, anche perchè Fochi e la moto apristrada sono ancora a vista, rendendo impossibile commettere errori.
Nel corso del 7° chilometro una discesa sterrata piuttosto ostica, dove sassi e buche mettono a dura prova caviglie e articolazioni in genere, ci porta dritti dritti nei boschi limitrofi al paese; primi metri segnalati a dovere: cartelli gialli, bindelle e anche un paio di persone.
”Bene” penso fra me e me.
Purtroppo però non tutto il sentiero boschivo è stato preparato con la stessa cura della prima parte…
Mi ritrovo così a correre per circa 1 chilometro senza vedere più una sola freccia, nessuna persona dell’organizzazione e incappando in diversi bivi dove solo il mio intuito mi guida ad andare da una parte piuttosto che dall’altra…
…comincio a pensare di esser finito fuori percorso, rallento e la concentrazione va a farsi benedire.
Sto addirittura pensando di fermarmi, quando poco più avanti scorgo un cacciatore…
“Scusi, ha visto passare dei corridori a piedi?” gli grido ancora prima di averlo raggiunto;
”Si, si, ne son passati un paio. Il secondo è appena passato!” risponde lui;
”Grazie!!”
e via che ricomincio a spingere con maggiore convinzione!
Risbuco su asfalto con la sagoma di Breda a non più di 100 mt. che torna ad esser ben visibile; spingo ancora bene, tanto che poco alla volta rosicchio metri su metri ad Ivan.
Ci ributtiamo nel “dentro fuori” delle viuzze del paese, quando ad un tratto dopo una svolta a destra mi sento chiamare a gran voce dall’ addetto dell’organizzazione che presidiava proprio la curva appena affrontata:
”dovete girare a sinistra!!”
Peccato non ci fossero ne frecce ne personale a segnalare la deviazione…
Mi fermo e ribatto indietro, la stessa cosa fa Ivan che mi precedeva di qualche metro; nel frattempo grazie a questa “divagazione” fuori programma, veniamo raggiunti da Mauro Toniolo e Luca Ponti che si trovavano rispettivamente in 4a e 5a posizione.
Ci ricompattiamo così in un gruppetto di quattro unità e imbocchiamo la strada segnalataci a gran voce…
Neanche cento metri ed ecco un altro bivio; stavolta il personale c’è: non uno ma addirittura due sbandieratori!
”Da che parte” gli chiede Ivan;
risposta: “…eeeeeh, a saperlo”
…………………no comment.
In un modo o nell’altro riusciamo ad arrivare al traguardo, che tagliamo nell’ordine in cui eravamo prima di perderci per Caronno…
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi, 2° Ivan Breda, 3° Giuseppe Bollini, 4° Mauro Toniolo, 5° Luca Ponti, 6° Manuel Beltrami.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti, 2a Barbara Benatti, 3a Martina Gioco, 4a Laura Marsiglio, 5a Katia Fornasa.
Mi spiace dirlo, ma ho la sensazione che le gare del PdO stiano un poco scadendo...
Oggi a Caronno davvero male.
Ma guardando anche a quanto successo nelle ultime tappe, forse è il caso di darsi "una regolata"....
A Cantello ho sbagliato io, a Taino errore di Matteo Raimondi, settimana scorsa a Bernate errore di Umberto Porrini e oggi in testa alla gara (tolto Ronnie Fochi che seguiva la moto apri strada) errore per Ivan Breda, Mauro Toniolo, Luca Ponti e di nuovo io (senza considerare quelli dietro che han fatto tutti strade diverse…).
E' frustrante veder vanificata la propria fatica da indicazioni mancanti o sommarie e non è per niente piacevole correre sempre col patema di aver sbagliato...
...è ora che chi organizza si metta bene in testa che la cosa più importante di una gara podistica, è la gara podistica!!!!! Il percorso deve essere segnalato e presidiato a dovere! Se mancan le persone bisogna fare il modo che le indicazioni siano a prova di "stupido". Se solo si arriva ad un bivio e si ha il dubbio, vuol dire che la segnalazione non va bene.
Domenica prossima sarà la volta di Mercallo e della sua “Caminava dei Sass”, gara di 4,5 e 9,5km quest’anno valevole come 29a tappa stagionale del circuito.
Beppe, lascia perdere... lo sai che ci sono i protetti...
RispondiEliminaSi, ma che poi mi debba sorbire anche i commenti deliranti di certi organizzatori proprio no.
EliminaMa possibile che nessuno (e sottolineo nessuno) quando capitano di queste cose, ha la serietà e l'umiltà di alzare la mano e proferire qualche semplice parolina tipo:
"scusate, abbiamo commesso degli errori, per il futuro cercheremo di far meglio".
No eh?!?!?
Tutti che si "offendono" anche se quello che vai dicendo è solamente il racconto di quello capitato.
Vabbè...
In effetti leggendo le tue ultime recensioni di errori se ne sono letti parecchi... a sto punto che vi diano una cartina e la trasformino in orienteering :-D Però ti è andata bene che con quelle scarpe in un vero trail avresti avuto difficoltà!
RispondiEliminaFrank, non sottovalutare le Kinvara: hanno delle eccellenti doti di protezione e grip anche su fondi "difficili" ;-)
EliminaNon le sottovaluto ma da quando hanno intrapreso la politica del drop ridotto ho abbandonato saucony, quel differenziale di 4 mm non piace ai miei tendini!
RispondiEliminaAnch'io all'inizio ero scettico: adesso sono al 4° paio di fila e non le uso certo per correre dei piattoni su asfalto!! Nessun problema ai tendini!
EliminaOttimo! Se le riesci a far lavorare bene sicuramente la risposta elastica dei tendini è migliore... ma i miei sono schizzinosi e stanchi, e sono tornato a Boston e Adios.
RispondiEliminaSi, ma appena la strada me lo consente (asfalto), anch'io sono un amante delle adios! La scarpa con cui mi trovo meglio in assoluto! :)
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