26a tappa Piede d’Oro 2013
Da Maggio a Settembre: cambia il periodo di svolgimento ma non l’essenza di questa gara che rimane una fra le più impegnative del circuito!
Tanto bosco e un’altimetria che non lascia molto spazio agli amanti della pianura, con continui cambi di pendenza e un paio di asperità davvero in grado di lasciare il segno nei ricordi di tutti i podisti che le affrontano!!
Buona la partecipazione, che anche quest’oggi ha visto al nastro di partenza un’ottima starting list: Fochi, Raimondi, Breda, Montanari, Argoub Rachid, Rodari, Elarbaoui, Larice, Rahhal, Basoli…
…insomma, anche stamane mi avrebbe aspettato la solita battaglia!!
Ore 9.00, uno sparo dato (come spesso capita…) senza alcun preavviso e con ancora la gente che sta indietreggiando, coglie impreparati la maggior parte dei podisti, creando inevitabilmente qualche situazione potenzialmente pericolosa…
…magari se si evitasse di “sparare a sorpresa” sarebbe meglio.
A prendere il comando delle operazioni è il solito e sempre più stupefacente Ronnie Fochi; nella sua scia Breda, Montanari, Raimondi, un paio di atleti senza pettorale e il sottoscritto.
Nel giro di un paio di chilometri la situazione va via via delineandosi piuttosto chiaramente: i due atleti senza pettorale si defilano rapidamente, lasciando al comando il quintetto di cui faccio parte anch’io; ad inseguire ma già decisamente più attardati ci sono Argoub, Larice, Basoli, Rodari e via via tutti gli altri.
Fino al 4° chilometro la strada tende sempre a salire, poi finalmente si scollina e si comincia a scendere, ma so bene che questa è solo la quiete prima della tempesta…
Nel Frattempo Fochi è riuscito a “scappare via”, ad inseguirlo Matteo Raimondi e poco più dietro in rapida successione Giordano Montanari, Ivan Breda ed io.
Scocca il 6° chilometro ed ecco arrivare la tempesta…
…un salitone su asfalto della lunghezza di circa un chilometro con tratti dove le pendenze si fanno davvero difficili!
Ancora una volta do il meglio di me proprio quando la strada s’impenna: arrivo allo scollinamento avendo ricucito completamente il divario che mi divideva da Breda e da Montanari, con la sagoma di Raimondi poco più avanti che a sua volta si è fatta più vicina.
Si rientra nel bosco dove un bel sentiero sempre molto muscolare ci riconduce verso gli ultimi chilometri della competizione e verso il famoso e temutissimo strappetto finale...
Fochi è ormai lanciato verso l’ennesima vittoria, a giocarsi le posizioni di rincalzo il terzetto di cui faccio parte anch’io in compagnia di Breda e Montanari, mentre il buon Matteo Raimondi a causa di un piccolo errore di percorso è scivolato alle nostre spalle; dietro il vuoto cosmico!!
Sull’ultima discesa Breda riesce a guadagnare svariati metri sia nei miei confronti che in quelli di Montanari; svoltiamo a sinistra e ci ritroviamo sul falsopiano che porta ai piedi dello strappo erboso conclusivo. Breda è sempre lì ad una cinquantina di metri, mentre io devo fare i conti con Montanari che innesca un bel cambio di passo…
…vorrei seguirlo, ma il pensiero dell’asperità conclusiva che mi aspetta da lì a poco, mi frena decisamente.
Perdo così contatto dal forte portacolori dei Falchi Lecco, attaccando l’ascesa finale in 4a posizione; siamo tutti molto vicini, ma nessuno molla un solo centimetro…
Non posso fare altro che chiudere la mia fatica al 4° posto, coprendo i 9,95km rilevati al mio GPS in 37’20”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (35’56”), 2° Ivan Breda (37’01”), 3° Giordano Montanari (37’10”), 4° Giuseppe Bollini (37’20”), 5° Matteo Raimondi (38’10”), 6° Ibrahim Elarbaoui (38’24”), 7° Rachid Argoub (38’39”), 8° Alberto Larice (38’42”), 9° Andrea Basoli (39’10”), 10° Matteo Rodari (39’58”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Ilaria Bianchi (41’16”), 2a Sabina Ambrosetti (43’04”), 3a Lorena Strozzi (44’45”), 4a Monica Bottinelli (45’37”), 5a Martina Gioco (46’08”), 6a Elena Manzato (47’06”), 7a Katia Fornasa (47’22”), 8a Rita Zambon (48’56”), 9a Cristina Albergoni (49’19”), 10a Eugenia Vasconi (49’45”).
Domenica prossima il Piede d’Oro farà tappa a Bernate per il “Trofeo Poretti”, mentre per gli amanti della salita ricordo l’appuntamento con la 40a edizione della “Cittiglio-Vararo”.
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