14a tappa Piede d’Oro 2013
Stamattina quando è suonata la sveglia, la tentazione di spegnerla e di girarmi dall’altra parte è stata davvero forte…
Impossibile non fare caso alla pioggia battente sulla tapparella e alle forti raffiche di vento che facevano vibrare anche i vetri delle finestre…
Così facendo ricorso a tutta la mia buona volontà, sono scivolato fuori del tepore del mio lettuccio, una frugale colazione e via verso Mezzana e verso l’ennesima Domenica di corsa fra acqua e fango…
Ad attendermi la storica “Camminata Madonna della Ghianda”, quest’anno giunta alla sua 28a edizione e che da sempre attira un gran numero di appassionati; stamane un po’ meno del solito, proprio a causa del maltempo che ha sicuramente convinto più di qualcuno a rinunciare alla consueta corsetta domenicale. Ad ogni modo nonostante clima avverso e concomitanze varie, ben 578 iscritti fra giro lungo e mini giro, si sono comunque presentati al nastro di partenza.
Dopo un buon riscaldamento in compagnia di Umberto Porrini e Cristiano Marchesin, sono più o meno pronto alla “battaglia”: già più o meno pronto, perchè le gambe quest’oggi sono ancora doloranti dalla garetta “piuttosto muscolare” di Mercoledì sera a Cardana.
Nel frattempo Giove Pluvio sembra aver concesso una tregua proprio in occasione del via: così alle 9.30 sotto un cielo con vistosi squarci di azzurro, siamo pronti a partire.
Il tracciato è quello classico di ogni anno, che ai meno attenti può sembrare molto filante e veloce…
Se infatti i primi 3km invogliano a schiacciare a fondo sull’acceleratore grazie ai lunghi rettilinei ricavati su asfalto e abbastanza pianeggianti, dal 4° chilometro in poi la musica cambia drasticamente.
L’antipasto è una scalinata che immette di fatto nei sentieri boschivi che da lì in poi faranno da cornice all’intera competizione; fondo pesante e continui cambi di pendenza il tutto condito da acqua e fango in quantità: eccovi servita la più dura delle gare!
Pronti via, a fare l’andatura è subito il duo Fochi – Breda; sotto l’impulso dei battistrada il gruppo si allunga e va via via sfilacciandosi. Al passaggio al primo chilometro in testa alla corsa è un gruppetto di 5 unità ad essersi leggermente avvantaggiato sul resto degli inseguitori; fra loro oltre a Ivan Breda e a Ronnie Fochi, anche Rachid Argoub, Andrea Tersigni e il sottoscritto.
Prima di abbandonare l’asfalto in favore dei boschi, è ancora una volta la coppia Breda – Fochi a forzare il ritmo, guadagnando qualche metro sul resto dei compagni d’avventura; rimaniamo quindi in tre a tallonare i 2 fuggitivi, con Tersigni ad imporre un ritmo davvero buono! Sotto l’impulso del giovane portacolori del CUS dei laghi, chi ne fa le spese è Rachid Argoub, che poco alla volta è costretto ad alzare bandiera bianca perdendo inesorabilmente terreno.
Col passare dei chilometri Fochi riesce a distanziare leggermente Breda, io e Tersigni siam sempre lì alle loro calcagna, ma mentre il divario da Fochi rimane pressochè invariato, ci avviciniamo vistosamente ad Ivan Breda.
Al 5° chilometro avviene l’aggancio: la situazione vede quindi Fochi al comando, inseguito dal terzetto composto da Breda, Tersigni e il sottoscritto.
Le condizioni del sentiero in alcuni punti son davvero terribili! Solchi sconnessi lasciati dal passaggio dei trattori, completamente pieni di fango dove è davvero difficile trovare i giusti appoggi e mantenere l’equilibrio! Dove non c’è fango è perchè c’è acqua: pozze lunghe anche 4/5 metri e profonde svariati centimetri, che non si possono evitare in alcun modo e dove bisogna entrare alla “cieca” senza sapere dove si andrà ad appoggiare il piede! Sento le gambe doloranti, ma mi rendo conto di riuscire comunque a spingere bene anche su questo fondo che definire muscolare mi pare un eufemismo…
provo quindi a forzare leggermente il ritmo, Tersigni si mantiene sempre incollato alle mie caviglie, mentre Breda fa un po’ l’elastico, perdendo terreno nei tratti più duri in salita, per poi riportarsi sotto nei tratti in discesa.
Arriviamo a 2 chilometri dal traguardo: il fondo si fa più compatto e Tersigni ne approfitta per provare ad affondare il suo attacco; io mi imballo un poco, non riuscendo a rispondere al bel cambio di passo messo in atto da Andrea…
Breda invece ci prova, e seppur in maniera meno brillante, riesce a sua volta a sopravanzarmi mettendo qualche secondo fra noi.
I giochi ormai son fatti…
Negli ultimi metri spingo ancora bene, ma ormai il divario che mi separa da Tersigni e Breda è incolmabile.
Chiudo così la mia fatica al 4° posto assoluto, coprendo i 10,2km rilevati al mio GPS in 37’17”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (36’11”), 2° Andrea Tersigni (36’52”), 3° Ivan Breda (37’01”), 4° Giuseppe Bollini (37’17”), 5° Rachid Argoub (38’30”), 6° Marco Maginzali (38’35”), 7° Andrea Basoli (38’40”), 8° Matteo Malatrasi (39’31”), 9° Cristiano Marchesin (39’34”), 10° Francesco Conte (39’51”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Lorena Strozzi (43’50”), 2a Sabina Ambrosetti (44’09”), 3a Cristina Grassi (48’03”), 4a Marinella Cozma (50’04”), 5a Vera Veronelli (50’53”), 6a Eugenia Vasconi (51’34”), 7a Federica Caporali (53’57”), 8a Valeri Carla Darma (54’06”), 9a Lorena Castiglioni (55’17”), 10a Cinzia Menegon (55’18”).
Anche oggi mi son proprio divertito!! Acqua e fango in abbondanza, ma mai tratti pericolosi in grado di mettere a rischio l’incolumità dei partecipanti. Se proprio devo muovere una piccola critica all’organizzazione, questa è rivolta alle premiazioni, che come già successo anche negli anni passati, sono risultate un poco deludenti…
Domenica prossima sarà la volta di Cocquio Trevisago e della sua “Camminiamo insieme”, mentre Giovedì 23 Maggio da Besnate prenderà il via la 15a edizione del “Giro del Varesotto”.
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