24a tappa Piede d’Oro 2017
Certe gare non hanno bisogno di presentazioni, basta il loro nome per catalizzare l’attenzione di tutti gli appassionati di corsa.
E’ il caso della mitica 7 campanili, una competizione che affonda le sue radici in oltre un secolo di storia: 103 anni per la precisione!
Giornata fresca in quel di Cavaria, ma con cielo terso e un bel sole che alla fine mi convince ad optare per la sola canotta.
Riscaldamento ed eccomi sotto al gonfiabile della partenza, dove ad attendermi c’è una starting list davvero stellare: Lhoussaine Oukhrid, Ahmed Nasef, Lahcen Mokraji, Matteo Borgnolo, Stefano Bianco, Rahhal Nader, Facundo Medard, Marco Brambilla, Paolo Proserpio, Giovanni Vanini, Rachid Argoub, Fabio Caldiroli, Alberto Podestà…
Insomma roba da gara internazionale più che da gara di Promozione Sportiva…
Ore 9.00, con la voce di Andrea Basoli a scandire il conto alla rovescia, arriva lo sparo dello starter.
La partenza non è velocissima, probabilmente dettata dalle “ingombranti” presenze di alcuni atleti sopra citati, che incutono una certa riverenza in tutti gli altri.
Il gruppo di testa rimane così abbastanza folto e compatto almeno fino al 4°km, dove poco prima di attaccare i gradini della scalinata di Santo Stefano, è Ahmed Nasef a rompere gli indugi.
I più reattivi nel provare a rispondere all’accelerazione del Campione Italiano di maratona sono Matteo Borgnolo e Stefano Bianco; più sornioni Oukhrid e Mokraji che rientrano in progressione, mentre alle loro spalle si assesta il gruppetto di cui faccio parte anch’io in compagnia di Brambilla, Nader, Caldiroli, Proserpio, Podestà, Argoub, Vanini ed Erario.
Ormai è risaputo: la prima scalinata è uno dei tratti che soffro maggiormente, così nonostante gli incitamenti del mitico Italo Coen e alla musica del grande Lele Angotzi, sono comunque costretto a cedere alcune posizioni e svariati secondi ai compagni d’avventura…
Posizioni e secondi che riesco però a recuperare brillantemente lungo la discesa e la successiva salitona che conducono nei pressi del campanile di Oggiona; rapido passaggio per Cavaria e via verso la seconda e più insidiosa scalinata: quella che porta proprio sotto al campanile di Orago.
Davanti il terzetto Oukhrid-Mokraji-Nasef è ormai lontano, alle loro spalle i più immediati inseguitori sono Borgnolo e Bianco, mentre più dietro si assesta il gruppetto con Medard, Brambilla, Podestà, Caldiroli, Nader, Proserpio, Vanini, Argoub e il sottoscritto.
Sul falsopiano in salita che si snoda fin sotto il campanile di Jerago ritrovo un buon giro di gambe, tanto che posizione dopo posizione risalgo la testa della mia compagine, incrementando l’andatura e mettendo addirittura in difficoltà qualcuno.
Ci lasciamo alle spalle anche l’abitato di Jerago e ci dirigiamo a gran velocità verso l’unico tratto boschivo dell’intero tracciato; sul fondo sterrato dei sentieri della Valle del Boia torno a soffrire…
Perdo qualche metro, ma mi difendo comunque abbastanza bene, almeno fino a quando una stilettata lancinante nella zona dietro al ginocchio destro, mi costringe ad alzare un po’ il piede dall’acceleratore…
I metri che mi dividono da chi mi precede aumentano, mentre alle mie spalle rientrano velocemente anche Argoub e Vanini, che in men che non si dica mi passano e se ne vanno.
Finalmente esco dal bosco, il dolore sembra essere rientrato, ma resto comunque piuttosto timoroso nel tornare a forzare a tutta…
Cerco la massima concentrazione per evitare di mollare del tutto e poco alla volta provo a riprendere il giusto ritmo; in qualche modo ci riesco, così riguadagno terreno su Andrea Erario che nel frattempo stava rientrando anche lui e mantengo nel mirino sia Argoub che Vanini.
Ultimo chilometro con il solito “dentro-fuori” nelle viuzze di Cavaria, prima di presentarci nuovamente presso l’oratorio del paese dove è posto il meritato traguardo finale.
Niente da fare, non riesco più a ricucire su chi mi precede e mi devo accontentare di chiudere la fatica odierna al 13° posto, coprendo i 16,5km rilevati al mio GPS in 61’07”.
Un po’ giù di morale, sia per una condizione un po’ altalenante, ma soprattutto per una serie di acciacchi che anche oggi mi hanno condizionato non poco. Forse è davvero giunto il momento di dare un po’ di tregua al mio fisico e concedermi un po’ di riposo, almeno dalle gare…
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Lhoussaine Oukhrid – Caivano Runners (54’46”), 2° Ahmed Nasef – Atletica Desio (55’18”), 3° Lahcen Mokraji – Atletica Desio (55’18”), 4° Matteo Borgnolo (57’27”), 5° Stefano Bianco (57’34”), 6° Facundo Medard (59’06”), 7° Rahhal Nader (59’45”), 8° Marco Brambilla (60’04’), 9° Fabio Caldiroli (60’23”), 10° Paolo Proserpio (60’35”), 11° Giovanni Vanini (60’53”), 12° Rachid Argoub (61’04”), 13° Giuseppe Bollini (61’07”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Erika Caccamo – Azzurra Garbagnate (69’23”), 2a Rosanna Urso – Athlon Runners (70’23”), 3a Marta Dani – Runners Valbossa (72’31”), 4a Lorena Strozzi (74’17”), 5a Elena Soffia (75’15”).
Domenica prossima chiusura di stagione per il PdO con la StraCascine di Albizzate, la mia gara di casa…
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