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domenica 13 novembre 2016

Mezza Maratona città di Busto Arsizio

partenza

Come faccio quasi sempre a fine stagione, anche quest’anno volevo chiudere le mie fatiche agonistiche con una mezza maratona.
La scelta è caduta su Busto Arsizio, sia per la vicinanza a casa, sia per la data di svolgimento che non era troppo a ridosso delle ultime gare del Piede d’Oro  e neanche troppo in la nel calendario.

Così stamattina di buon ora, eccomi pronto per raggiungere il PalaCastiglioni, vero e proprio centro nevralgico dell’intera manifestazione orchestrata dagli amici dell’Atletica San Marco.
Arrivo a destinazione di buon’ora, qualche chiacchiera con Giovanni Vanini e Antonio Vasi, il cambio, il deposito della borsa ed eccomi in strada per scaldare un po’ il motore.

Ore 9.30, dall’ampio Viale Cadorna, il countdown di Silvio Omodeo anticipa il canonico colpo di pistola: BANG!
Si va e si va subito forte!
Ritmo attorno ai 3’15”/km, con i favoriti di giornata a prendere immediatamente le redini della corsa; io mi assesto subito alle loro spalle, intenzionato più che mai a giocarmi il tutto per tutto, a rischio di saltare prima del tempo…

DSC_0561

Tutto bene o quasi, almeno fino al 10°km, quando la fatica comincia a presentare il conto…
Tengo botta fino al 13°km, dove però la crisi si fa più accentuata; subisco il rientro di Alessandro Brustia, Matteo Maiocchi e Huber Rossi, che appena mi agganciano, mi passano e alzano ulteriormente il ritmo che già faticavo a tenere.
Stringo i denti e mi attacco al “trenino”: il ritmo cala ancora fino a 3’22”/km, ma nonostante tutto, l’essere in compagnia mi aiuta a non desistere.

Purtroppo allo scoccare del 17° km sento le inconfondibili avvisaglie che preannunciano un crampo al bicipite femorale sinistro…
…non mi resta che “alzare un poco il piede dall’acceleratore”, vedendo così il terzetto con cui stavo viaggiando, iniziare ad allontanarsi pian piano ma in maniera inesorabile.
Seguono 2 chilometri di sofferenza allo stato puro, almeno fino allo scoccare del 19°km, dove ringalluzzito dall’avvicinarsi del traguardo, ricomincio a a far mulinare forte le gambe; mantengo invariato il distacco da chi mi precede e allo stesso tempo impedisco a Mattia Grammatico che mi tallonava ormai da un po’, di riprendermi.

Finalmente il gonfiabile dell’arrivo, che taglio all’ 11° posto assoluto e 3° SM35, con il tempo di 1h13’37”.

arrivo

Chi corre sa bene che oltre all’allenamento, ci sono altri fattori che influenzano una prestazione e molti di questi non sono assoggettabili alla nostra volontà...
Ad esempio la condizione fisica che sale e scende a seconda dei periodi: con quella che avevo solo fino a qualche giorno fa, sono convinto che sarei sceso sotto l’ora e 13'; purtroppo per me però, già prima di stamane avevo intuito che questa settimana non fosse come quella appena trascorsa…

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Grazie a Omar “Soxj” Spoti per il filmato.

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