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domenica 30 giugno 2013

Quatar pass par Arcisà - Arcisate

20a tappa Piede d’Oro 2013

Ci sono situazioni in cui la passione prende il sopravvento sulla ragione; così capita che nonostante siano ormai un paio di giorni che lotto con febbre, mal di gola, raffreddore e dolori alle ossa, la Domenica mattina invece di starmene a letto a riposare, decida di puntare la sveglia alle 6.00 per andare ad Arcisate a correre l’immancabile appuntamento con il Piede d’Oro…

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Così, in condizioni non certo ottimali (…), mi presento al via di una gara che ricordo da sempre come una delle più dure ed impegnative dell’intero circuito; oggi poi c’è anche l’incognita percorso, completamente rimaneggiato a causa dei numerosi cantieri che “flagellano” il territorio Arcisatese e che sulla carta dovrebbe essere anche più lungo rispetto agli scorsi anni.

Alle 9.00 partenza inedita all’interno del Parco Lagozza; neanche 500 metri e grazie ad un “provetto” sbandieratore (…) si rischia di sbagliare strada… Io in qualche modo riesco a buttarmi dalla parte giusta, ma a qualcun altro (Nader Rahhal) va peggio, trovandosi nella direzione sbagliata con 50 persone al seguito che rendono difficile anche tornare sui propri passi.

altimetria arcisateNon che avessi bisogno di chissà quali conferme, comunque mi bastano poche centinaia di metri per capire che oggi sarà sofferenza vera: le gambe sembrano non reggermi, fatico a respirare e la vista è annebbiata…
Sulla prima asperità di giornata, non mi passa neanche per la testa di provare a seguire il gruppetto dei battistrada, che capitanato da Ronnie Fochi sta decisamente aumentando il ritmo; con Ronnie a menare le danze ci sono anche Mirko Zanovello, Salah Argoub, Ivan Breda, Andrea Macchi e Rachid Argoub, mentre io assieme ad Andrea Zaccheo e Nader Rahhal siamo i primi inseguitori.

Si prosegue con un continuo susseguirsi di sali scendi spezza gambe, che complice anche la mia condizione precaria, mi prosciugano completamente energie e lucidità.
Arrivo finalmente all’ultimo chilometro: Nader Rahhal ha ormai preso il largo, mentre io approfittando degli ultimi metri pianeggianti su asfalto, riesco ad avere la meglio su Andrea Zaccheo.

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Rientriamo nel Parco Lagozza ed ecco il meritato traguardo. Chiudo la mia prova in 8a posizione coprendo i 10,57km rilevati al mio GPS in 40’50”. Stremato e sofferente, ma contento di esserci stato e aver concluso la gara!

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Mirko Zanovello (38’15”), 2° Salah Argoub (38’32”), 3° Ronnie Fochi (38’59”), 4° Rachid Argoub (39’30”), 5° Ivan Breda (39’48”), 6° Andrea Macchi (39’54”), 7° Nader Rahhal (40’19”), 8° Giuseppe Bollini (40’50”), 9° Andrea Zaccheo (41’03”), 10° Marco Saligari (41’41”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (44’48”), 2a Cristina Clerici (44’54”), 3a Antonella Panza, 4a Cinzia Lischetti (48’10”), 5a Isabella Donadio, 6a Cristina Grassi (49’15”), 7a Raffaella Preatoni (49’56”), 8a Angiola Conte (51’03”), 9a Sara Zuccolotto (51’53”), 10a Cristina Albergoni (52’38”).
Grazie ad Enrico Rodari per la raccolta dei nomi degli atleti sprovvisti di pettorale.

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<                      >>>FOTO by Dario Antonini<<<

Venendo all’organizzazione, un paio di note negative sono riservate alle indicazioni sul percorso: oltre all’inconveniente accaduto nei primi metri di gara, anche nel finale Zanovello e Argoub sono stati vittima di un’errata segnalazione ad un bivio da parte di un addetto, che ha rischiato di vanificare le fatiche dei due atleti che si trovavano rispettivamente in 1a e 2a posizione.

Domenica prossima sarà la volta di Fagnano Olona, dove il locale gruppo dei Runners Olona, darà vita alla 4a “StraOlonaRunners”, gara podistica di 5 e 9,5km quest’anno valevole come 21a tappa del Piede d’Oro 2013.

mercoledì 26 giugno 2013

Marcia per i boschi lungo il fiume Ticino - Coarezza

Era l’ormai lontano 2007 quando iniziai a fare qualche garetta, ed una delle primissime fu proprio la serale di Coarezza.
Da allora son passati la bellezza di sette anni e nonostante gli ottimi ricordi che ho sempre portato con me di questa manifestazione, vuoi per un motivo o per un altro non sono più tornato a correrla…

Quest’anno appena mi è capitato il volantino tra le mani, mi sono segnato la data sul calendario intenzionato a non mancare per nessuna ragione al mondo!
Così ieri sera, nonostante i postumi della gara Domenicale che ancora mi “intossicavano” le gambe e con la voglia che rasentava lo zero assoluto, ho raggiunto Coarezza per mantenere fede alla mia promessa e prendere parte alla 10a edizione della “Marcia per i boschi lungo il fiume Ticino”.

Neanche il tempo di iscrivermi e in chi m’imbatto? Virgilio Franchi…
“…altra battaglia!” penso fra me e me.
Ci salutiamo, scambiamo quattro chiacchiere e poi via a infilarmi canotta e calzoncini per iniziare il riscaldamento: non ho ricordi nitidi del percorso, quindi un sopraluogo di partenza e arrivo è d’obbligo!

partenza

Dopo le gare riservate ai più piccoli, alle 20.30 arriva il momento clou della serata: si parte spediti, con il lungo serpentone di atleti trainato proprio dal sottoscritto; i primi tre chilometri sono interamente boschivi e in leggera discesa, complice poi un traguardo volante posto al secondo chilometro, l’andatura seppur non esasperata risulta piuttosto sostenuta.
Nessuno dei favoriti alla vittoria finale sembra però essere interessato al traguardo volante, che va così ad appannaggio di un brillante Luigi Pignatiello.

Arriviamo sul lungo tratto pianeggiante che costeggia il Ticino; al comando siamo rimasti in quattro: Silvio Gambetta, Stefano Castagna, Virgilio Franchi ed io. Gambetta sembra essere il più attivo: rilancia spesso l’andatura con improvvise accelerazioni, facendomi perdere ogni volta qualche metro che devo poi recuperare successivamente; quando non è Gambetta a forzare il ritmo ci pensa uno scatenato Castagna, finalmente tornato quello dei tempi migliori.

Arriviamo ai piedi dell’ascesa finale, che in 1,2km di sviluppo riporta dalle sponde del fiume fino al centro del paese e all’arrivo di giornata. Appena la strada s’impenna è Virgilio Franchi ad affondare un attacco deciso, Gambetta gli risponde prontamente riportandosi in scia, Castagna appare subito in difficoltà, mentre io…
…io forse per “timore reverenziale” nei confronti del salitone che mi aspetta, mi dimostro troppo attendista, perdendo probabilmente l’attimo buono.

arrivo

Quando innesco la mia progressione Castagna si stacca immediatamente, ma Franchi e Gambetta nel frattempo hanno già scavato un piccolo divario fra noi…
…mi ci vuole tutta la parte più dura della salita per riuscire a riportarmi su Gambetta; lo raggiungo, lo affianco e stavolta senza fare troppi calcoli schiaccio a fondo sull’acceleratore! Silvio si stacca, mentre la sagoma di Virgilio è poco più avanti e pian piano si avvicina anche lei; arrivo agli ultimi 150 metri, Virgilio è sempre più vicino, ma le gambe s’imballano e il traguardo è ormai prossimo…

Chiudo così la mia fatica in 2a posizione, coprendo i 6,25km rilevati al mio GPS in 20’55”. Niente da fare: altra vittoria per Virgilio Franchi.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Virgilio Franchi (20’49”), 2° Giuseppe Bollini (20’55”), 3° Silvio Gambetta (21’04”), 4° Stefano Castagna, 5° Ivan Barberi, 6° Luigi Pignatiello, 7° Marco Zarantonello, 8° Andrea Zaccheo, 9° Luca Granfo, 10° Stefano Bordanzi.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti, 2a Barbara Benatti, 3a Cinzia Lischetti
, 4a Laura Pagani, 5a Loredana Ferrara, 6a Roberta Picozzi, 7a Emanuela Fossa, 8a Chiara Lualdi, 9a Rita Grisotto, 10a Daniela Lucchi.

premiazioni maschili

Che dire… a differenza di altri sport dove non è detto che a primeggiare sia sempre il più forte, nel podismo 99 volte su 100 chi ha anche solo mezzo secondo al chilometro in più degli avversari vince ed in questo momento Virgilio ha ancora qualcosina più di me. Ma io non demordo: continuo ad allenarmi e chissà che la prossima volta non sia quella buona!

Per quanto riguarda invece la manifestazione, confermati tutti gli ottimi ricordi che avevo! Unica nota negativa i prati destinati ai parcheggi delle auto: l’erba era talmente alta che per arrivare dalla macchina al ritrovo, ho dovuto usare bussola e macete per farmi largo fra la vegetazione e non perdermi!!!!!

domenica 23 giugno 2013

Samaràà da cursa - Verghera di Samarate

19a tappa Piede d’Oro 2013

partenza

Una giornata tipicamente estiva ha salutato la 4a edizione della “Samaraa da cursa”, gara davvero molto bella e ottimamente organizzata dalla triade Bonesini – Busetto – Trogu (tre amici da paura).
Io sto attraversando un buon periodo di forma, ma stamattina le sensazioni erano probabilmente le peggiori da Gennaio ad oggi…
…solitamente quando mi sento così, non esiste la via di mezzo: o farò una GRANDE gara, o naufragherò miseramente già dopo i primi chilometri.

Si parte subito forte: a tirare le fila del folto gruppo siamo io, Ronnie Fochi e un pimpante Ivan Breda; neanche un chilometro e il duo Fochi – Breda comincia a mettere qualche metro fra loro e il resto del plotone…
Penso fra me e me:
”…oggi proprio non vado…”
Mi basta però una rapida occhiata al Garmin che indica 3’15”/km di media, per capire che non sono io ad essere lento ma sono i due la davanti che stanno volando!

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Continuo col mio ritmo, e mentre il divario dai due battistrada aumenta ancora, sento dei passi da dietro farsi sempre più vicini…
…sono i passi di Nader Rahhal che attorno al 3° chilometro mi raggiunge, mi supera  e tenta immediatamente di lasciarmi sul posto; non lo mollo, mi accodo e proseguiamo così per qualche centinaio di metri.
Dopo la sfuriata del forte portacolori dell’Atletica Arcisate l’andatura comincia a calare, così decido di riportarmi davanti a Nader e accelerare nuovamente il ritmo.

Nel frattempo Fochi ha staccato Breda, che sembra stia pagando un avvio un po’ troppo veloce; così anche grazie al mio impulso, poco alla volta ci riportiamo sulla canotta di Ivan; lo raggiungo e senza pensarci troppo lo passo continuando a spingere a fondo;  la stessa cosa fa anche Nader Rahhal.
Ivan prova a resistere per qualche decina di metri, ma alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca e lasciarsi sfilare.

Sono sempre io a tirare, con Nader costantemente “nascosto” nella mia scia; so che in caso di arrivo in volata sarei spacciato…
…quindi provo a forzare ancora il ritmo: guadagno qualche metro, ma è poca roba. Appena rifiato un attimo, l’amico rivale mi è di nuovo addosso.
Arriviamo così all’ultimo chilometro: stavolta è Nader a prendere l’iniziativa, avvantaggiandosi di una decina di metri…
…entriamo nella pista di atletica di Verghera dove ci aspetta il traguardo di giornata, non prima però di aver affrontato il famoso “giro della morte”.

arrivo

Do fondo alle ultime energie e a 200 metri dall’arrivo ho completamente richiuso il buco; pur non avendone proprio più, provo ad uscire dalla scia e ad affiancare Rahhal, qualche metro spalla a spalla prima di vederlo sopravanzarmi di nuovo e involarsi definitivamente alla conquista del 2° posto.

volata

Taglio il traguardo in 3a posizione, coprendo i 10km rilevati al mio GPS in 34’28” (quest’oggi circa 400metri in più dello scorso anno a causa del giro di pista finale che solitamente non si faceva – ndr molto più bello così!!). Ottimo piazzamento e ottimo risultato cronometrico, considerando che il percorso è si abbastanza pianeggiante, ma quasi interamente sterrato e boschivo: davvero soddisfatto!! Come scrivevo all’inizio, le sensazioni non mi hanno tradito: oggi è venuta fuori una grande gara!

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (33’54”), 2° Nader Rahhal (34’26”), 3° Giuseppe Bollini (34’28”), 4° Ivan Breda (35’09”), 5° Mattia Grammatico (35’45”), 6° Giacomo Lia (36’07”), 7° Gioacchino Giordano (36’09”), 8° Marco Maginzali (36’15”), 9° Diego Giacomini (36’20”), 10° Albero Antognazza (36’24”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Cinzia Lischetti (40’22”), 2a Francesca Barone (40’51”), 3a Elisabetta Di Gregorio (40’59”), 4a Elena Manzato (41’40”), 5a Laura Marsiglio (42’46”), 6a Martina Gioco (42’58”), 7a Rita Zambon (45’04”), 8a Sara Zuccolotto (45’35”), 9a Vera Veronelli (45’41”), 10a Eugenia Vasconi (46’42”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<       >>>FOTO PODISTI.NET by Arturo Barbieri<<<

premiazioni maschili

Domenica prossima il Piede d’Oro farà tappa ad Arcisate per la 28a edizione della classicissima “Quatar Pass par Arcisà”, gara podistica su percorsi da 4 e 9,6km.

martedì 18 giugno 2013

RUN system by Athleia Sport Lab

“un’esperienza da professionisti alla portata di tutti”

AthleiaGrazie alla collaborazione con Athleia Sport Lab, ho avuto il piacere di essere tra i primi a testare il RUN system, ossia un checkup completo per l’analisi statica e dinamica di appoggio del piede, nonché di tutti i cinematismi collegati al gesto della corsa.

Ero davvero curioso di testare in prima persona questo nuovo servizio, che attraverso un approccio squisitamente scientifico e molto professionale, promette di individuare possibili cause dell’insorgere di fastidiosi dolori e possibili migliorie posturali atte ad implementare le proprie performance; pertanto dopo aver fissato un appuntamento con lo staff di Athleia ed essere passato sotto le “grinfie” del Dott. Luigi Vanoni, eccomi qua a raccontarvi com’è andata.

La visita è davvero molto accurata: si inizia con la raccolta d’informazioni (del tipo: numero di allenamenti a settimana, tipo di gare, eventuali problemi presenti e passati, ecc. ecc.), poi si passa ad una serie di prove e di specifici test utili per determinare la presenza di eventuali dismetrie più o meno gravi.
Lo step successivo è legato all’analisi statica dell’ appoggio del piede, che viene eseguita mediante l’utilizzo di un podoscopio, infine è la volta dell’analisi dinamica.
Quest’ultima viene effettuata correndo su tapis roulant con l’ausilio di riprese filmate; il test viene eseguito a diverse velocità, sia a piedi scalzi che con le scarpe che abitualmente si utilizzano per i normali allenamenti o gare.

Per dirsi conclusa la visita non manca che l’esito finale, che viene elaborato nel giro di qualche giorno dal Dott. Luigi Vanoni, attraverso attenta valutazione di tutti i dati e le informazioni fin lì raccolte; nel mio caso specifico sono emerse sia l'indicazione alla ricerca del miglior equilibrio tra le catene muscolari (in particolare tra la catene anteriore e quella posteriore), sia la necessità di normalizzare la cerniera lombo-pelvica, nonché di rivalutare nel tempo l'attuale lieve sbilanciamento del carico podalico.

Personalmente sono rimasto positivamente impressionato dall’operato di Athleia, sia per l’ottimo trattamento ricevuto che per la bontà del servizio offerto, che ritengo essere davvero interessante e utile; interessante per chi volesse semplicemente conoscere meglio il proprio fisico e provare a migliorarsi, particolarmente utile invece per tutte quelle persone che si trascinano da tempo problemi di cui non riescono a capire le cause.
Insomma, Athleia Sport Lab ci mette a disposizione un “arma” in più per fare al meglio quello che più ci piace: correre!

domenica 16 giugno 2013

Su e giò par Bardell - Bardello

18a tappa Piede d’Oro 2013

partenza

Va bè che qualche giorno fa avevo scritto che la voglia di gareggiare non mi mancava, ma tre gare tirate in meno di quattro giorni sono un po’ troppe…
Così dopo la “Maratonando per Cassano” di Giovedì e l’ “Albizzate di sera” di ieri, stamattina pur non rinunciando al Piede d’Oro, ho deciso che avrei corso tranquillo, magari in progressione, sia perchè era giusto rifiatare un attimo, sia perchè le gambe non mi avrebbero permesso di fare una gara “vera” come avrei voluto.

Breve riscaldamento (giusto l’indispensabile perchè la voglia era meno di zero) e poi via!
Parto a fionda, schizzando via e avvantaggiandomi di diversi metri nei confronti del plotone che mi osserva con fare attonito: come direbbe il soxj una partenza con criterio!

Poi rallento e mi faccio riassorbire dalla pancia del gruppo, finendo fino attorno alla 30/40a posizione; corro qualche chilometro in compagnia del mitico Biagione Cantisani, osservando il duello per il primo posto femminile fra Sabina Ambrosetti e Cristina Clerici, poi decido di iniziare la mia progressione.
Senza mai esagerare comincio a risalire posizioni su posizioni; asfalto bosco e poi ancora asfalto con l’interminabile salita di Bregano. Scollino e inizio la lunga discesa che riporta verso Bardello: sarei anche deciso a rallentare e concludere così il mio allenamento, quando però ad un centinaio di metri e un paio di posizioni più avanti a me riconosco la canotta di Matteo Rodari…

Mi basta una frazione di secondo per decidere: devo provare a prenderlo!
Sempre senza strafare, poco alla volta nel giro di circa un chilometro gli sono addosso; lo passo e continuo col mio ritmo. Matteo prova a resistere, ma alla fine deve rinunciare e lasciarmi andare.

Sorpresa finale, taglio il traguardo in 11a posizione assoluta ma 10° uomo del Piede d’Oro, riuscendo così a rientrare anche nelle premiazioni di giornata!
Sviluppo della gara rilevato al mio GPS 9,5km coperti in 36’28”.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Lhoussaine Oukhrid (33’19”), 2° Ronnie Fochi (33’19”), 3° Salah Argoub (33’33”), 4° Andrea Tersigni (34’14”), 5° Rachid Argoub (34’33”), 6° Andrea Macchi (34’57”), 7° Michel Carcano (35’00”), 8° Ivan Breda (35’10”), 9° Matteo Malatrasi (35’15”), 10° Nader Rahhal (35’21”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (38’39”), 2a Cristina Clerici (39’19”), 3a Martina Gioco (42’40”), 4a Cristina Grassi (43’06”), 5a Giusy Verga (43’36”), 6a Raffaella Pretoni (43’57”), 7a Silvia Stingele (44’27”), 8a Emanuela Fossa (44’56”), 9a Marinella Cozma (45’06”), 10A Cristina Albergoni.

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

Domenica prossima l’appuntamento col Piede d’Oro è fissato a Verghera di Samarate, dove grazie all’organizzazione dei “tre amici da Paura”, andrà in scena la 4a edizione della “Samaraa da cursa”.

Albizzate di sera: una piacevole sorpresa!

partenza

Sembra incredibile, eppure è vero: ieri sera al mio paesello era in programma una corsa serale, e io l’ho saputo per caso solo qualche giorno fa!
A promuovere l’iniziativa il vulcanico Franco Caccia (già creatore dell’apprezzatissima Stracascine), in collaborazione con il locale gruppo sportivo “La Fornace” e il comune; la gara era inserita all’interno della “Festa dello Sport”, manifestazione spalmata nell’intero fine settimana, che oltre alla gara podistica ha visto alternarsi varie discipline sportive: dal basket, al beach volley, al ciclismo e perfino al mitico torneo di freccette!

Piccolo antefatto:
in seguito alla gara di Cassano, avevo mandato un messaggio a Virgilio Franchi che più o meno recitava così:
”ok, dopo Quinzano anche a Cassano mi hai battuto, ma io non mollo! Ti aspetto alla prossima gara!”
risposta di Virgilio:
”fai il bravo che altrimenti ti vengo a trovare ad Albizzate”
io:
”non verrà mai…”

Così a sole 48 ore dalla “fucilata” di Cassano Magnago, eccomi di nuovo in canotta e calzoncini pronto a battagliare sulle strade di casa!
Arrivo presso la piazza della chiesa, mi dirigo verso il banchetto delle iscrizioni e indovinate un po’ chi trovo…
…si, proprio lui: Virgilio Franchi!
Giusto il tempo di salutarlo e scambiare quattro chiacchiere, ed ecco spuntare anche un altro big: Marco Brambilla! Ieri sera però Marco reduce dalle recenti fatiche del Giro del Varesotto era presente solo in veste di spettatore.

Beppe, Marco e Virgilio Cris, Beppe, Saggio e Gatto

Dopo le gare riservate ai bambini delle scuole tocca a noi: pronti via, parto subito a spron battuto! Il primo chilometro è davvero tortuoso: numerose curve ed un susseguirsi di sali scendi che nonostante tutto non mi impediscono di chiuderlo in 3’18”; neanche a dirlo l’unico che mi rimane in scia è Virgilio, mentre il resto degli inseguitori capitanato da Cristiano Marchesin, Lorenzo Mazzucchelli e Simone Turetta, è già leggermente staccato.

altimetria Albizzate di seraIl secondo chilometro è un pò più filante, anche se comunque presenta uno strappo in salita di un centinaio di metri; continuo a spingere a fondo con l’ombra dell’amico-nemico Virgilio che si allunga dietro alla mia senza mai perdere un solo centimetro.
Entriamo anche nel terzo chilometro: si abbandona l’asfalto per attraversare il parco “La Fornace”, dove finalmente Virgilio esce allo scoperto e prova ad attaccare.

Fatico molto ma faccio il possibile per non perdere contatto; intanto siamo tornati su asfalto e la strada s’impenna decisa sotto i nostri piedi: almeno 300 metri di salita, non durissima, ma che a questo punto della gara si fa sentire eccome!
Scolliniamo, breve tratto in piano e brusca svolta a sinistra direttamente sulla scalinata che scende verso la statale.
Virgilio affronta con timore gli scalini, io me li mangio saltandoli via come neanche ci fossero: risultato in pochi passi mi riporto in testa guadagnando addirittura qualche metro!

arrivo

Abbandoniamo le scale per tornare a salire: stavolta è il ben conosciuto ciottolato di Via Ruzzella a fare da cornice all’entusiasmante duello fra me e Franchi.
Usciamo assieme dal castello, siamo ormai nell’ultimo chilometro, Virgilio si porta in testa ed inizia una lunga progressione; l’andatura va via via aumentando, stiamo viaggiando ad un ritmo che sfiora i 3’/km! Arriviamo appaiati agli ultimi 300 metri, quando inizio a perdere un metro, poi un altro e un altro ancora…

Vince ancora Virgilio, io taglio il traguardo subito dietro di lui in 2a posizione coprendo i 5km tondi tondi rilevati al mio GPS in 17’10”.
3 a 0 palla al centro… ma la sfida continua!!

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Virgilio Franchi (17’08”), 2° Giuseppe Bollini (17’10”), 3° Cristiano Marchesin (18’05”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis (19’55”), 2a Rita Grisotto, 3a Leopolda Virgis.

podio maschile premiazioni femminili

Complimenti davvero a Franco Caccia, all’Atletica La Fornace e a tutti coloro si son adoperati per la buona riuscita della manifestazione: percorso bellissimo, presidiato e segnalato in maniera impeccabile, misurazione perfetta, e premiazioni davvero ricche e abbondanti come sempre più raramente capita di vedere in altre competizioni anche molto più conosciute e blasonate.
Per quanto mi riguarda, per l’anno prossimo mi sono già segnato in agenda l’appuntamento con la seconda edizione della “Albizzate di sera”!

Adesso un po’ di pazienza e  vi racconto anche com’è andata la tappa di stamattina del Piede d’Oro a Bardello…

venerdì 14 giugno 2013

Maratonando per Cassano - Cassano Magnago

partenza

Un po’ perché finalmente sembra essere arrivato l’estate, un po’ perché la condizione fisica è piuttosto buona, sta di fatto che in questo periodo anche la voglia di gareggiare certo non mi manca.
Così nonostante la stanchezza accumulata a causa delle numerose competizioni finora fatte, ieri sono tornato nuovamente a calzare le mie scarpette da gara.

Due le alternative a mia disposizione: la serale di Villadosia e quella di Cassano Magnago, gare estremamente diverse fra loro e per questo entrambe allettanti…
Però stavolta avevo voglia di velocità, di asfalto, di correre col cuore in gola dal primo all’ultimo centimetro; così la scelta è venuta da sé: Cassano Magnago e la sua “Maratonando per Cassano”, gara che fino all’anno scorso era inserita nel circuito del “Giro Podistico del Varesotto” e che ha sempre riscosso un ottimo successo.

Arrivo a destinazione con largo anticipo, giusto il tempo di fare l’iscrizione e chi mi “bussa” sulla spalla? Il mitico Virgilio Franchi; penso fra me e me:
“stasera avrò sicuramente da divertirmi! E chissà che magari non riesca anche a prendermi la rivincita di Quinzano…”
Sto ancora fantasticando con i miei pensieri, che il buon Virgilio se ne esce con una frase del tipo:
“arriva anche il Bramba (Marco Brambilla n.d.r.); l’ho chiamato e mi ha detto che viene”
A posto: stasera ci si diverte di sicuro!

HPIM5381Dopo le gare riservate ai bambini, alle 20.30 arriva il nostro turno; Brambilla e Franchi non sembra abbiano troppa voglia di fare corsa tirata, ma io son venuto apposta per quello…
…quindi allo sparo prendo immediatamente la testa del gruppone, e senza troppi tatticismi spingo subito sull’acceleratore!

Neanche a dirlo, nella mia scia si portano proprio Brambilla e Franchi; poche centinaia di metri e abbiamo già scavato un piccolo solco sul resto degli inseguitori. Continuo nella mia azione, il ritmo è sempre prossimo ai 3’12” – 3'15” al km con i due compagni di fuga che si mantengono costantemente alle mie spalle; questo almeno fino a metà del 4°km, quando Marco decide che il tempo dei giochi è finito: il forte portacolori dell’Atletica San Marco cambia passo, io e Virgilio proviamo a resistergli ma non c’è niente da fare…

Brambilla anche se poco alla volta comincia ad allontanarsi mentre io e Franchi ci alterniamo a fare l’andatura senza che nessuno dei due ceda un solo centimetro all’altro; arriviamo così sull’interminabile rettilineo finale: Brambilla è ormai lanciato verso la vittoria di giornata, mentre fra me e Virgilio è ancora tutto da decidere.

Nel momento più importante della gara, più che le gambe è la testa a giocarmi un brutto scherzo: così mentre Franchi lancia una lunga volata, io mi accodo senza troppa convinzione…
…come se fossi già battuto in partenza.

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Taglio così il traguardo in 3a posizione proprio alle spalle di Virgilio, coprendo i 5,48km rilevati al mio GPS in 18’04”.
Probabilmente avrei comunque perso la volata per il 2° posto, però il fatto di non averci creduto fino in fondo, adesso un po’ mi brucia…
…e non è certo la prima volta che succede.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Marco Brambilla (17’40”), 2° Virgilio Franchi (18’01”), 3° Giuseppe Bollini (18’04”), 4° Gaetano Riccardi, 5° Alessandro Bono, 6° Stefano Moriggi, 7° Biagio Cantisani, 8° Massimiliano Bosani, 9° Giovanni Milone, 10° Riccardo Marcazzani.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Simona Milani, 2a Elena Crespi, 3a Simonetta Rossi.

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Un grazie al G.S. Maratoneti Cassano e a tutti i volontari che hanno reso possibile la buona riuscita della manifestazione: io mi son proprio divertito!

domenica 9 giugno 2013

Grand Prix della Valbossa - Azzate

17a tappa Piede d’Oro 2013
…per la serie “le cose facili non mi piacciono”…

passaggio al 1° chilometro_

A 36 ore dalla sparata mozzafiato del Giro del Varesotto a Quinzano, eccomi nuovamente pronto a consumare un po’ le suole delle mie scarpette da corsa (scarpette per modo di dire: numero 46!!); stamattina era infatti tempo di Piede d’Oro che per l’occasione faceva tappa ad Azzate, dove gli amici dei Runners Valbossa organizzavano la 22a edizione del “Grand Prix della Valbossa”.

La gara di Venerdì sera qualche segno lo ha lasciato, così mentre effettuo il solito riscaldamento, decido che oggi si spinge si, ma senza esagerare…
Nonostante tutto, pronti via mi trovo al comando: anche gli altri stanno probabilmente pagando un po’ lo scotto delle numerose gare corse in questo periodo e nessuno sembra voler fare sul serio.
Così dopo circa un chilometro, senza neanche rendermene conto, mi aggiudico il traguardo volante: bene!

Allo scoccare del secondo chilometro, Salah Argoub decide che è arrivato il momento di rompere gli indugi: il forte portacolori dell’Atletica Gavirate si porta rapidamente al comando incrementando in maniera decisa l’andatura; nella sua scia Andrea Tersigni, io provo ad accodarmi mentre dietro di noi si forma un discreto buco.
Usciamo dall’incantevole piana di Vegonno ed imbocchiamo la strada asfaltata che porta in direzione di Montonate, Salah e Andrea aumentano ulteriormente l’andatura, io pur avendo ancora un po’ di margine decido di lasciarli andare, perchè oggi non ho intenzione di “tirarmi troppo il collo”.

altimetriMentre sono concentrato nella mia azione vengo raggiunto e superato a doppia velocità da Maurizio Brassini, che nel giro di poche decine di metri riesce addirittura a riportarsi sul duo dei battistrada.
Abbandoniamo l’asfalto in favore dei boschi e dei prati che circondano la zona; il tracciato non presenta mai dislivelli eccessivi, ma comunque rimane impegnativo e muscolare.

Tutto sembra andare per il verso giusto, sono saldamente in 4a posizione, sto tenendo un buon ritmo senza comunque spremermi fino in fondo e sono ormai nella seconda parte di gara: non mi resta che amministrare fino al traguardo.
Ma è proprio quando si allenta la tensione che si commettono gli errori…

All’entrata nell’ennesimo tratto boschivo non mi accorgo del cartello (forse un po’ poco visibile) che indica la svolta a destra, così ignaro di aver preso la direzione sbagliata tiro dritto come niente fosse…
…devo fare circa 250 metri prima di trovarmi la strada sbarrata da un cancello che mi fa capire che qualcosa non va.
Attimi di smarrimento, poi mi volto e torno sui miei passi nella speranza di non essere troppo lontano dal punto dell’errore…

Una volta tornato sul “luogo del misfatto”, non mi resta che riprendere il corretto tracciato di gara, conscio di aver perso almeno 1’30”…
Preso da un impeto di rabbia mi metto a spingere come un dannato, mettendo nel mirino le diverse canotte che adesso mi trovo davanti: la prima che raggiungo è quella della Mezzanese di Luca Granfo, giusto il tempo di scambiare due parole con Luca che mi chiede cosa ci faccia lì, e sono di nuovo a tutta per tentare di rientrare sulla successiva.
Anche se con più fatica riprendo anche la canotta dell’Atletica Arcisate di Nader Rahhal: stesse spiegazioni date a Luca del perchè mi trovassi lì, prima di provare a proseguire nel mio inseguimento.
Nader però non pare proprio volersi staccare, e la fatica comincia a farsi sentire…
…devo aspettare lo strappo che riporta verso la piana di Vegonno per dare fondo a tutte le mie risorse e riuscire a togliermi dalle caviglie l’amico Rahhal.

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Le prossime canotte che riesco a scorgere sono quella dell’Atletica Casorate di Ivan Barberi e poco più avanti quella della CardAtletica di Matteo Malatrasi: stavolta però l’impresa sembra disperata, i due godono davvero di un ottimo vantaggio e ormai siamo prossimi all’ultimo chilometro.
Non mi perdo d’animo e prima dell’entrata nel tratto boschivo che riporta verso il traguardo, sono quasi riuscito a ricucire per intero lo strappo che mi divideva dai due.
Non è più tempo delle mezze misure, decido di sparare tutto quello che ho: piombo alle spalle di Ivan, e senza pensarci due volte lo passo a gran velocità! Stessa cosa faccio con Matteo, ma la benzina è ormai agli sgoccioli…
Tengo duro, ma Matteo non molla!

Finalmente il sentiero comincia a scendere in discesa, ancora pochi metri ed ecco il tanto agognato traguardo!
Chiudo la mia fatica in 4a posizione coprendo i 10,3km rilevati al mio GPS in 37’42”. (misura corretta del tracciato rilevata da altri concorrenti 9,8km).

premiazioni maschili

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Salah Argoub (35’15”), 2° Maurizio Brassini (36’26”), 3° Andrea Tersigni (36’31”), 4° Giuseppe Bollini (37’42”), 5° Matteo Malatrasi (37’45”), 6° Ivan Barberi (37’53”), 7° Nader Rahhal (38’09”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis (40’23”), 2a Sabina Ambrosetti (41’20”), 3a Cinzia Lischetti (42’34”), 4a Lorena Strozzi (42’51”), 5a Elisabetta Di Gregorio (43’10”), 6a Elena Manzato (45’35”), 7a Laura Marsiglio (46’33”), 8a Cristina Grassi (47’03”), 9a Katia Fornasa (47’27”), 10a Rita Grisotto (47’38”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

>>>FOTO by Massimo Colombo<<<                >>>FOTO by Silvano Crosta<<<

tempiBella, bella davvero la gara dei Valbossa! Unico neo alcune segnalazioni non impeccabili lungo il percorso: alcune poco visibili come quella dove ho sbagliato io, altre invece assenti come nei chilometri finali in occasione di un paio di bivi nell’abitato di Vegonno.
Per quanto mi riguarda soddisfatto: riguardando i tempi del GPS, devo dire che pur non correndo al limite (almeno all’inizio…) ho girato piuttosto bene! E cosa non da poco, mi sono anche divertito!!!!

Domenica prossima l’appuntamento con il Piede d’Oro è fissato a Bardello, dove la locale Pro-loco darà vita alla 4a edizione della “Su e giò par Bardell”.

Corsa degli asnitt - Giro Podistico del Varesotto - Quinzano San Pietro

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Sarà che sto invecchiando, sarà il lavoro che mi fa arrivare a sera sfinito, sarà quel che sarà (cit), ma quest’anno le serali a cui ho partecipato si posson contare sulle dita di una mano.
Ieri sera però a pochi chilometri da casa mia, tornava in scena la “Corsa degli asnitt”, da un paio d’anni inserita nel circuito del “Giro Podistico del Varesotto”, due manifestazioni a cui sono fortemente legato: come farsi scappare l’occasione di prendere due piccioni con una fava??

Così alle 19.00 stavo già bazzicando per l’oratorio di Quinzano, pronto per misurarmi con gli “uomini-jet” che da sempre animano le tappe del Giro. Tante le facce conosciute, ma anche molte nuove che non mi capita di vedere nelle solite gare domenicali; tutti hanno però il piglio di chi è pronto a dare il massimo (e anche di più) per non concedere nulla al resto degli avversari.

Dopo le gare riservate ai più piccoli (baby giro, bimbo giro, mini giro e giro boys), arriva finalmente il momento della gara “vera”; il mio nome viene inserito nella lista dei “top” (!!!), così senza dovermi accalcare nella griglia di partenza, vengo chiamato all’ultimo momento davanti al gruppo assieme ai primi dieci uomini e donne della classifica generale: grande emozione ed orgoglio, che già da soli mi valgono “il prezzo del biglietto”!!
Penso fra me e me:
”vabbè, per stasera sono a posto, posso anche andarmene a casa…”

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E invece no: il bello deve ancora venire.
Si parte forte, anzi no fortissimo! Primi metri e si rischia subito di fare il mucchio: “grazie” alla stupidità di un fotografo piazzato proprio in mezzo alla strada e convinto di possedere il dono di poter attraversare corpi solidi, Ronnie Fochi è costretto a cimentarsi in un salto all’ostacolo, che solo grazie alla prontezza di riflessi e ad un pizzico di fortuna, non ha causato conseguenze che potevano essere davvero gravi.

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Passo al cartello del primo chilometro in 3’05”, davanti a gettare benzina sul fuoco ci sono gli scatenati Maurizio Brassini e Ronnie Fochi, che si trascinano in scia Umberto Porrini, Matteo Raimondi, Marco Brambilla e Manuel Molteni; si svolta a sinistra ed ecco pararsi d’innanzi la temuta salita che fa della gara di Quinzano, la tappa di montagna del Giro del Varesotto!
( >>>ALTIMETRIA<<< )

Il gruppetto dei battistrada allunga leggermente, io rimango in compagnia di Ferdinando Mignani e Virgilio Franchi, con i quali proseguirò fino al culmine dell’ascesa; una volta scollinati, come già successomi nella passata edizione, è la discesa a mettermi maggiormente in difficoltà, con il duo Mignani - Franchi che poco alla volta riesce a guadagnare qualche prezioso metro di vantaggio.

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I due chilometri finali sono piuttosto nervosi, con un breve tratto di sterrato, circa 2/300 metri di salita e un tortuoso passaggio fra le viuzze e i cortili del paese; è proprio in questo tratto che cedo un’altra posizione a Flavio Fabbian…
Mi incollo alle sue caviglie con l’intenzione di provare a giocarmi il piazzamento in volata, ma le energie sono ormai al lumicino, e nel rush finale non riesco più a sopravanzare il forte portacolori della Comense.

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Concludo così la mia fatica al 10° posto assoluto, coprendo i 5,1km rilevati al mio GPS in 17’26”.
A spuntarla su tutti è un super Matteo Raimondi (16’20”), che regola nell’ordine il leader della classifica generale Marco Brambilla (16’22”) e Maurizio Brassini (16’43”). In campo femminile vittoria per Monica Cibin (17’57”), piazza d’onore per la maglia rosa Claudia Gelsomino (18’06”), chiude il podio Cecilia Sampietro (18’49”).

>>>CLASSIFICA by SDAM<<<                          >>>CLASSIFICA excel<<<

>>>FOTO PODISTI.NET by Arturo<<<      >>>ARTICOLO ATL. CASORATE<<<

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UP & DOWN:

pollice su* i Runners Quinzano, ancora una volta impeccabili nell’organizzazione!
  P.S. grazie per il 17!!!!!!!!!!!
* l’atmosfera, davvero unica

pollice giù* il fotografo che ha rischiato di rovinare l’intera serata, mettendo seriamente a rischio l’incolumità dei partecipanti
* il costo d’iscrizione alla gara competitiva: 10€ mi sembrano davvero troppi


Per sapere come andrà a finire questa 15a edizione del Giro Podistico del Varesotto, ricordo a tutti l’appuntamento conclusivo di Martedì 11 Giugno con la tappa di Casorate Sempione, mentre per me domani sarà di nuovo tempo di Piede d’Oro…

Trofeo Alenia Aermacchi - Venegono Superiore

16a tappa Piede d’Oro 2013

partenza

Stamattina sono sceso dal letto con un’idea fissa in testa: “voglio fare una bella gara”.
Così carico al punto giusto, mi sono messo in auto con destinazione Venegono Superiore, dove ad accogliermi ci sarebbe stata la 13a edizione del “Trofeo Alenia Aermacchi”, gara podistica organizzata dall’omonimo gruppo sportivo e quest’anno valevole come 16a tappa stagionale del Piede d’Oro.

tempiUn po’ di “pubbliche relazioni” (!!!), l’iscrizione, il riscaldamento ed eccomi schierato sulla linea di partenza in compagnia di oltre 500 appassionati come me pronti a dare il massimo dal primo all’ultimo metro di gara!
BANG! Si parte.
Mi porto immediatamente al comando, impostando un passo attorno ai 3’15” al chilometro; ancora più lesto di me è Giuliano Marsetti, che dopo poche centinaia di metri, mi affianca e mi supera guadagnando svariati metri di vantaggio. Ad inseguire Mirko Zanovello, Maurizio Brassini, un inesauribile Ronnie Fochi, Nader Rahhal, Alberto Larice, e via via tutto il plotone.

Allo scoccare del 2° chilometro sia Marsetti che il sottoscritto vengono riassorbiti dal terzetto formato da Fochi, Brassini e Zanovello, ma mentre Marsetti si stacca quasi subito, io mi incollo alle caviglie dei tre e con loro proseguo fino all’entrata del tratto boschivo.
Una volta abbandonato l’asfalto ed entrati nei boschi, faccio sempre più fatica a tenere il ritmo dei battistrada, che poco alla volta si allontanano in maniera inesorabile…

altimetriaNeanche il tempo di riorganizzare le idee ed eccomi proiettato sulle rampe della dura ascesa che da sempre caratterizza questo percorso; la supero abbastanza bene, ma allo scollinamento mi imballo un poco…
Davanti si allontanano ancora, l’unico che riesco sempre a scorgere è Ronnie, mentre di Maurizio e Mirko non riesco neanche più a veder le canotte.
Affronto la parte boschiva in leggera “apnea”…
…fatico molto e quello che apparentemente può sembrare un tratto facile e filante, mi mette in grande difficoltà; stringo i denti e finalmente eccomi arrivare alla discesa che riporta sull’asfalto e verso gli ultimi chilometri di gara.

Mi rendo conto che qualcosa nel percorso è variato rispetto agli anni scorsi: ci sono diversi “dentro e fuori” dalle viuzze del paese che non ricordavo proprio…
…ad un tratto però risbuco a lato della ferrovia, e riconosco il tracciato fatto poco prima all’andata in senso opposto.
Gli ultimi 3 chilometri son davvero terribili: non finiscono mai, inoltre oggi a complicare ulteriormente la vita dei podisti, un fastidioso vento contrario che nei lunghi rettilinei dei chilometri conclusivi, acuiva in maniera esponenziale il senso di fatica.

Finalmente il traguardo, che taglio in 4a posizione assoluta col tempo di 41’44” necessario per coprire gli 11,7km rilevati al mio GPS.
Non mi ero sbagliato: qualcosa nella parte finale del percorso era effettivamente cambiato, tanto da far lievitare di 400 metri lo sviluppo complessivo del percorso rispetto alla scorsa edizione.

arrivo venegono superiore (2)

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Mirko Zanovello (39’31”), 2° Maurizio Brassini (40’37”), 3° Ronnie Fochi (41’16”), 4° Giuseppe Bollini (41’44”), 5° Alberto Larice (42’46”), 6° Flavio Maniglia (43’08”), 7° Nader Rahhal (43’34”), 8a Matteo Malatrasi, 9a Fabio Polloni.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Manzato (50’14”), 2a Cristina Grassi (53’46”), 3a Katia Fornasa (54’02”), 4a Vera Veronelli (54’14”), 5a Sara Zuccolotto (56’25”), 6a Eugenia Vasconi (57’31”), 7a Emanuela Brusa (58’07”), 8a Marinella Cozma (58’35”), 9a Emanuela Polinelli (59’33”), 10a Federica Caporali (60’38”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

premiazioni venegono (3)

Domenica prossima il Piede d’Oro farà visita ad Azzate per la 22a edizione del “Grand Prix della Valbossa”,mentre in settimana ricordo gli appuntamenti serali con il Giro del Varesotto: Martedì 4 Giugno sarà la volta di Somma Lombardo, mentre Venerdì 7 Giugno si corre a Quinzano S.Pietro.