Pagine

domenica 19 luglio 2009

Camminata campestre - Vinago

CIMG0033--

Stamattina a Vinago una splendida giornata di sole con un clima molto gradevole ha salutato la penultima tappa del Piede d'Oro prima della pausa estiva: la "33a Camminata campestre" organizzata dalla Polisportiva Vinago e valevole come 22a prova del circuito PSV.

Questo è il terzo anno consecutivo che partecipo alla gara di Vinago, e ognuna delle tre volte ho corso su tracciati diversi: infatti a causa delle violente precipitazioni degli scorsi giorni che hanno reso impraticabili diversi tratti boschivi, anche oggi l'organizzazione si è vista costretta a variare il percorso; scelta apprezzabile, che ha così permesso il regolare svolgimento di tutta la manifestazione senza che la stessa si trasformasse in una "gara ad eliminazione".

La partenza  L'arrivo

Alle 8.30 dai pressi dell'oratorio viene dato il via, il 1° km è quasi interamente in discesa fino ad arrivare sulla strada che da Crugnola porta verso Quinzano; svolta a sinistra e strada che s'impenna sotto ai piedi! In testa si porta subito il marocchino Amid Josupiaff a fare l'andatura, tallonato da molto vicino dal favorito di giornata Elio Belluschi, poco più dietro un gruppetto con Michele Belluschi (figlio di Elio), Beltrami, Basoli, Giordano, Piffero, Buzzi, Pini, Negretto, Raimondi e il sottoscritto.

Matteo Raimondi, io e Enrico RodariPrima di entrare in Quinzano abbandoniamo l'asfalto per imboccare un sentiero nei boschi, che nel giro di 1km circa ci riporterà ai piedi di Vinago dove è posto il bivio fra percorso corto e lungo. Le posizioni si delineano più nitidamente, con al comando un duo composto da Elio Belluschi e Andrea Basoli; alle loro spalle mentre il marocchino Amid comincia a perdere terreno, l'amico Matteo Raimondi con una bella progressione tenta di riportarsi sui 2 battistrada, seguito a breve distanza da Beltrami; poco più dietro Belluschi junior, Buzzi e un terzetto di cui faccio parte assieme a Giordano e Pini. Nel tratto boschivo Giordano cade a causa di una pozza di fango, rimango così in compagnia di Alberto Pini con il quale farò corsa almeno fino al 7°km, quando il portacolori dei Runners Varese cede di schianto, perdendo rapidamente terreno. Continuo così la mia azione "in solitaria", mettendo nel mirino Alberto Buzzi che mi precede a non più di 100 metri e riuscendo ancora una volta ad operare il ricongiungimento attorno all'ultimo km. Sbuchiamo nuovamente sull'asfalto, proprio sul salitone che dal paese di Vinago riporta verso l'oratorio; stringo i denti e rilancio ancora l'andatura, Alberto metro dopo metro è costretto alla resa, permettendomi di tagliare il traguardo con qualche secondo di vantaggio.

Io, Danirunner e matteo Raimondi Sono 8° assoluto, 5° uomo del Piede d'Oro e 2° di categoria, coprendo i 9,26km rilevati al GPS in 34'33". Gara vinta da Elio Belluschi (33'06") con al 2° posto un ritrovato Matteo Raimondi (33'13") e al 3° Andrea Basoli (33'35"); fra le donne s'impone su tutte Silvia Murgia (38'29"), sul 2° gradino del podio sale Angiola Conte (41'23") e sul 3° Emanuela Fossa (41'46").

                  >>>CLASSIFICA DI TAPPA<<<

Buonissima organizzazione, che ha saputo cambiare percorso all'ultimo momento offrendone uno altrettanto bello e sicuramente più praticabile di quello pensato in origine, chilometraggio abbastanza preciso (circa 9,2km contro i 9,5 dichiarati) anche se i cartelli erano messi al contrario tipo countdown (sarà stata una cosa voluta o che??), premiazioni per i primi 5 uomini e le prime 5 donne un pò lunghe ma con premi davvero belli (io essendo arrivato come 5° uomo PSV mi son portato a casa un braccialetto Morellato!!); unica nota negativa, che non riguarda solo la gara di Vinago, ma in generale quasi tutte le corse del Piede d'Oro è relativa alla partenza dei bambini: E' ASSURDO E PERICOLOSO che bambini che hanno 10-12 anni vengano fatti partire con il resto del gruppo (spesso in primissima fila...) rischiando sia la loro incolumità che quella degli altri... basterebbe davvero poco per rendere più sicura la partenza facendoli mettere in coda o meglio facendoli partire 5 minuti dopo.

I primi 5 Ultimo anedotto, oggi per la prima volta dopo 3 anni che faccio gare e dopo che qualche giorno fa avevo "rimproverato" un amico per l'inconveniente che gli era capitato, è successo anche a me: al 7°km scarpa destra slacciata!!! Ho continuato con la scarpa molle e i lacci a penzoloni fino al traguardo per non perdere posizioni, ma più di una volta ho rischiato di inciampare... mi servirà di lezione per la prossima volta: prima di partire ricontrollare ANCORA l'allacciatura delle scarpe!! L'esperienza non è mai troppa!!

Settimana prossima si va a Besozzo dove andrà in scena l'unica tappa serale del Piede d'Oro: "La 31a Camminata di S.Anna" con ritrovo presso il cortile della chiesa di S.Anna e partenza alle 20.30, valevole come tappa n°23 del circuito PSV e che sancirà l'inizio della pausa Agostana. Infine per chi volesse leggere ancora qualcosa inerente alla gara di Vinago segnalo il Blog di Matteo Raimondi, quello degli amici dell' Athlon Runners e l'articolo scritto da Antonio Puricelli sul sito dell'Atletica Casorate, mentre per vedere le foto della giornata c'è il blog di Danirunner (alias Daniele Uboldi) che oggi in via del tutto eccezzionale ha svestito i panni del podista e indossato quelli del fotografo: grazie per le belle foto Daniele!!

7 commenti:

  1. Fai come me, che ho ventisette anni di esperienza... Le scarpe le allaccio con un doppio nodo (poi le volte che mi dimentico, si slacciano, ma ank'io non mi sono mai fermato).Anke il mio Gps ha segnato 9,26 km...

    RispondiElimina
  2. Faccio sempre il doppio nodo, probabilmente oggi non l'ho stretto abbastanza...Vabbè... la prossima volta starò più attento!

    RispondiElimina
  3. Molto probabilmente ti si è slacciata la stringa perchè la scarpa si è bagnata nel fango e acqua. Anche a me mi era capitato nel 2000 alla Maratona di Milano dove avevo fatto un lungo di 30 km. Ma in quell'occasione non ero in gara e mi son fermato ad allacciarla.Ciao

    RispondiElimina
  4. Allora sei stato stoico Beppe! Scarpa slacciata e stringa penzolante in mezzo al fango!Pensa che da qualche parte ho letto che sarebbe meglio non fare il doppio nodo, perché se nella partenza qualcuno da dietro ti facesse uscire la scarpa con la propria punta, impiegheresti maggior tempo a rimetterla. Ma si sa che ognuno ha la sua esperienza!

    RispondiElimina
  5. ...fossi in te farei un nodo bello deciso e alla fine tagli le stringhe e le cambi ogni volta cosi sei sicuro che non si slacciano...

    RispondiElimina
  6. Io ho sempre fatto un bel fiocco stretto. E le asole le infilavo sotto le stringhe (quelle a zig zag), non ho mai avuto problemi. Non ho mai fatto il doppio nodo appunto per quello che ti ha scritto Daniele, se qualcuno ti toglie una scarpa, a slacciare il nodo.... (anche nelle campestri col fango può uscire). Comunque ti ho immaginato mentre correvi con la scarpa slacciata: che fastidio (almeno per me che sono un fanatico della scarpa stretta al punto giusto, e poi ristretta perchè non va bene ecc.).Se fai un giro ad Arsago penso di esserci e ti porto un lucchetto per le stringhe!!!!

    RispondiElimina
  7. Anch'io sono un fanatico della scarpa allacciata in maniera perfetta... mi ha dato un gran fastidio in quegli ultimi chilometri...Mmm... comunque se te la sfilano col doppio nodo sicuramente perdi più tempo, però onestamente non mi è mai capitato che da dietro mi calpestassero facendomi uscire la scarpa!Vabbè va ho capito, adesso vado a comprarmi un paio di scarpe con gli strappi!! ^_^

    RispondiElimina