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mercoledì 19 maggio 2021

Ci sono Eroi ed eroi. Miti e leggende. Storie e storie. Poi c'è TERRY FOX!

Oggi mi sono casualmente imbattuto su una pagina web, che raccontava la storia di Terry Fox; una storia incredibile, che mi ha emozionato.

Se già non la conoscete, ve la ripropongo di seguito: una breve lettura per un grande insegnamento.

“Era il 12 Novembre 1976. In seguito ad un incidente stradale la diagnosi riportava un semplice trauma al ginocchio destro, niente di grave in relazione alla portata dell'impatto avuto in quella sfortunata giornata autunnale. Tuttavia nei mesi seguenti il dolore aumentava e il fastidio divenne insopportabile. Sebbene i medici tendevano a sminuire arrivò, feroce e spietato, il risultato delle indagini diagnostiche: osteosarcoma (tumore maligno del tessuto osseo che colpisce in particolare le ossa lunghe quali femore, tibia e omero con la vigliacca predisposizione ad estendersi ai polmoni e al midollo osseo).
A poco meno di 20 anni dovette subire l'amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi meccanica (non certo quelle dinamiche che fortunatamente si applicano oggigiorno).
Tutti a questo punto si sarebbero lasciati andare, ma non lui, non così.
A soli 3 anni dall'amputazione, il 12 Aprile del 1980, intraprese la più grande e memorabile impresa sportiva che l'umanità possa raccontare.
Partì dalla costa atlantica del Canada per raggiungere quella del pacifico. A piedi.
(non è un errore di battitura, avete letto bene.. a piedi, senza una gamba!).
L'idea era quella di raccogliere 1 dollaro per ogni cittadino canadese incontrato per strada con l'obiettivo di devolvere tutto il ricavato per la lotta contro il cancro.
Percorse ogni giorno 42 chilometri (e neanche questo è un errore) attraversando Terranova, la Nuova Scozia, l'Isola del Principe Edoardo, il Nuovo Brunswick, il Québec e l'Ontario.
Ogni giorno una maratona. Con una gamba sola!
La sua corsa infinita fu battezzata la "maratona della speranza" e purtroppo non riuscì mai a portarla a termine.
Dopo aver percorso 5373 km in 143 giorni dovette smettere di correre. Non aveva più fiato. E non perché non era più in grado di combattere, ma perché gli furono diagnosticate diverse metastasi polmonari che lo costrinsero ad arrendersi.
La sua corsa finì il 1 Settembre del 1980 nei pressi di Thunder Bay. Fino a quel momento riuscì a raccogliere 24 milioni di dollari!
L'anno successivo alla sua impresa entrò in coma e dopo qualche settimana, il 28 Giugno del 1981, morì.
Non aveva ancora compiuto 23 anni!
La sua corsa fu completata anni dopo da Steve Fonyo, sopravvissuto al cancro (che gli ha portato via la gamba sinistra) con mille difficoltà.
Così la "maratona della speranza" vide il traguardo.

Ci sono Eroi ed eroi. Miti e leggende. Storie e storie.
Poi c'è TERRY FOX !
Terrance Stanley Fox, detto Terry (Winnipeg, 28 Luglio 1958 - Port Coquitlam, 28 Giugno 1981)”

domenica 16 maggio 2021

Giro Podistico del Lago di Viverone (BI)

Nei giorni scorsi, la mia attenzione era stata stuzzicata dal volantino di una gara nel Biellese; non so esattamente per quale motivo, dato che non la conoscevo e che le informazioni sul percorso non erano molte…
Forse per la distanza di circa 20km, o forse per il fatto di girare attorno ad un lago che mi faceva pensare ad una gara piuttosto filante e allo stesso tempo varia, o forse ancora per il fatto che la partenza era fissata nel tardo pomeriggio di sabato…

Ad ogni modo, alla fine mi sono iscritto e ieri dopo la mattinata lavorativa, mi sono messo in auto con destinazione Viverone (BI), per prendere parte alla 5a edizione del Giro Podistico dell'omonimo Lago, che quest’anno per l’occasione diventa gara nazionale bronze FIDAL.

Appena giunto sulle sponde del piccolo specchio d’acqua al confine tra la provincia di Vercelli e di Biella, m’imbatto nel mitico presidente del Circuito Running Orfeo Pettinaroli!
Foto di rito e via verso la zona del ritrovo per sbrigare le formalità dettate dai protocolli anti-covid e per ritirare il pettorale di gara.

Breve riscaldamento, dove capisco immediatamente che quello che mi aspetta, sarà si un giro attorno al lago, ma tutt’altro che pianeggiante e filante…
…senza dimenticare poi che dovrò vedermela con una concorrenza davvero di buon livello: su tutti i fortissimi gemelli Dematteis!

Sotto un cielo nero, che minaccia pioggia da un momento all’altro, dopo le raccomandazioni degli organizzatori, alle 17.00 precise arriva lo sparo del giudice FIDAL.
Si va.
Trainati dalle 2 locomotive Dematteis, il primo km scorre via veloce sul filo dei 3’…
Il tracciato è stretto, tortuoso e dopo un iniziale tratto in discesa, si "adagia" a pochi metri dalla riva del lago.

L’asfalto si alterna allo sterrato, fino quando in prossimità del 3°km, la strada s’impenna, inerpicandosi verso le colline limitrofe. Sarà solo il primo dei numerosi strappi tagliagambe che caratterizzeranno l’intero tracciato!
Nel frattempo i gemelli Dematteis hanno fatto il vuoto, mentre alle loro spalle i distacchi sono decisamente più risicati, col sottoscritto che si assesta in 9° posizione.

Col passare dei chilometri la sagoma dell’atleta che mi precede, seppur lentamente, si fa sempre più vicina; arriviamo al 13°km, dove ad attenderci c’è l’ultima e più impegnativa parte del percorso…
La strada stavolta sale e basta…
Stringo i denti, nella speranza di riuscire a rientrare su chi mi precede, fino a quando all’altezza del 15°km, un principio di crampi al femorale sinistro, mi costringe ad alzare il piede dall’acceleratore.
Oltre a veder sfumare la possibilità di guadagnare una posizione, devo anche cederne una…

Ultimo chilometro quasi interamente in discesa, prima di piombare a tutta velocità nel cortile della palestra dove è posto il traguardo, che taglio in 10a posizione assoluta in 1h10’26” necessari per coprire i 18,8km rilevati al mio GPS.

 

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Bernanrd Dematteis (1h04’20”), 2° Martin Dematteis (1h04'21”), 3° Nicola Montanile (1h07’31”), 4° Vincenzo Scuro (1h07’55”), 5° Andrea Fornero (1h08’37”), 6° Alessandro Bossi (1h09’13”), 7° Fabio Bosio (1h09’28”), 8° Gabriele Gazzetto (1h09’43”), 9° Daniele Peano (1h09’51”), 10° Giuseppe Bollini (1h10’26”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Mastewal Ghisio, 2a Angelica Bernardi, 3a Alice Rigucci, 4a Sarah Aimee L’epee, 5a Nicoletta Diana Sanda.

Percorso che non mi aspettavo così impegnativo, ma anche decisamente piacevole e vario!
Alla fine, soddisfatto e divertito!
Anche il meteo è stato clemente, con i primi goccioloni dell’imminente temporale, che hanno cominciato a cadere quando ormai ero in auto sulla strada di casa…