Pagine
domenica 29 giugno 2014
Quatar pass par Arcisà - Arcisate
20a tappa Piede d’Oro 2014
Stamane per la prima volta in tanti anni di Piede d’Oro, ho pensato di starmene a casa e rinunciare alla solita garetta Domenicale.
Sarà stato il tempaccio che ricordava più una giornata autunnale che una estiva, sarà stato che il percorso dell’anno scorso non mi era piaciuto un granché, sarà stato che da qualche tempo a questa parte sono alle prese con una stanchezza cronica e diversi acciacchi fisici che non mi lasciano correre come vorrei, sta di fatto che trovare gli stimoli giusti per mettermi in auto con destinazione Arcisate, è stata un’impresa tutt’altro che semplice…
Ad ogni modo mi presento ad Arcisate di buon’ora, iscrizione, rapido cambio d’abiti ed eccomi sotto una pioggia scrosciante a fare riscaldamento; fortunatamente mi dicono che il tracciato è stato rivisto, e rispetto alla scorsa edizione dovrebbe essere decisamente più corto: meno male!
Alle 9.00, dopo un minuto di raccoglimento in memoria di Pesipi, Gaspari e Zagari (atleti scomparsi a cui è dedicata la manifestazione), siamo pronti a partire; lo sparo apre le ostilità, col folto gruppo di atleti che dal parco Lagozza si allunga rapidamente fra le vie del paese.
A dettare il ritmo fin dai primi metri è Ferdinando Mignani, io sono immediatamente alle sue spalle a mia volta tallonato a distanza ravvicinata da Mauro Toniolo; percorriamo circa un chilometro su asfalto prima di addentrarci nei boschi ed affrontare la prima salita di giornata.
Nonostante sia piuttosto affaticato, riesco comunque a mantenermi in scia a Ferdinando, arrivando allo scollinamento ancora in 2a posizione senza aver perso terreno dal forte portacolori del CUS dei Laghi.
Sembra strano, ma i problemi più grossi li incontro in discesa: il terreno sconnesso, fango, acqua e delle scarpe non propriamente adatte a questi tipi di fondo, mi consigliano di “alzare il piede dall’acceleratore”…
Risultato Ferdinando comincia a guadagnare qualche metro di vantaggio, mentre Mauro alle mie spalle si fa sempre più vicino e minaccioso, tanto che prima di giungere ai piedi del declivio, il portacolori del Verbano riesce a sopravanzarmi senza troppi problemi.
Attacchiamo la seconda asperità di giornata che seppur molto dura e lunga, supero abbastanza bene mantenendo invariati i distacchi da chi mi precede; i dolori arrivano ancora una volta in discesa, dove i due battistrada incrementano ulteriormente il loro vantaggio…
Vedendomi ormai tagliato fuori dalla lotta per la vittoria calo leggermente l’andatura, permettendo ad un brillante Daniele Ravelli che si trovava al mio inseguimento, di rientrare e di mettermi in seria difficoltà per diversi tratti di gara.
Nell’ ultimo chilometro dopo aver affrontato l’ennesima discesa in “modalità bradipo ON”, provo a cambiare passo riuscendo così a staccare il coriaceo portacolori dei Runner Varese e presentandomi al traguardo in 3a posizione assoluta, coprendo gli 8,6km rilevati al mio GPS in 34’12”.
Peccato non essere in condizioni ottimali e aver trovato un percorso che non mi si addice troppo……oggi si poteva fare meglio.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Mauro Toniolo (33’06”), 2° Ferdinando Mignani (33’23”), 3° Giuseppe Bollini (34’12”), 4° Daniele Ravelli (34’21”), 5° Matteo Rodari (34’34”), 6° Simone Prina (34’45”), 7° Stefano Caruso (34’52”), 8° Stefano Bordanzi (35’38”), 9° Tiziano Pucci (36’42”), 10° Andrea Ferrari (36’43”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (37’27”), 2a Rosanna Urso (38’50”), 3a Eugenia Vasconi (39’59”), 4a Antonella Panza (40’57”), 5a Mara Minato (42’54”), 6a Ombretta Bellorini (43’09”), 7a Cristina Albergoni (43’38”), 8a Elena Soffia (44’18”), 9a Valentina Ravazzani (47’34”), 10a Suzanne Ress (48’29”).
Domenica prossima sarà la volta di Fagnano Olona e della 5a edizione della “StraOlonaRunners”, gara podistica su percorsi da 5 e 9,5km, quest’anno valevole come 21a tappa stagionale del Piede d’Oro.
venerdì 27 giugno 2014
Campestre serale di San Luigi - Besozzo
Settimana scorsa mentre stavo facendo un po’ d’ordine fra la miriade di volantini che ogni Domenica assiepano il parabrezza della mia auto e che inevitabilmente finiscono sparsi per casa, mi è capitato fra le mani quello della 13a edizione della “Campestre serale di San Luigi”, gara podistica di circa 6km che si sarebbe svolta Giovedì 26 Giugno a Besozzo.
Ricordando di averla già corsa un paio d’anni fa e conservandone un buon ricordo, mi sono subito annotato la data sul calendario!
Così l’altro giorno vedendo il promemoria che mi ero fatto e rammentando che nel 2013 era stata annullata all’ultimo momento, ho effettuato una ricerca in internet per sincerarmi che quest’anno fosse tutto confermato; risultato: tabula rasa, niente, il nulla assoluto…
Alla fine sono dovuto ricorrere ai metodi tradizionali, una bella telefonata agli organizzatori che ha fugato definitivamente ogni dubbio: “la gara si fa!”
Mi presento a Besozzo in perfetto orario, iscrizione presso l’oratorio Cà Marchetta, un po’ di riscaldamento ed eccomi pronto a partire.
Purtroppo al via siamo davvero in pochi, ad occhio e croce una settantina di persone; probabilmente la scarsa reclamizzazione dell’evento ha inciso drasticamente sul numero dei partecipanti: peccato, peccato davvero.
Ore 20.00, allo sbandierare del Don si parte!
Il tracciato è quello classico che ricordavo dalla scorsa partecipazione: un avvio abbastanza veloce con un paio di chilometri disegnati su asfalto, una parte centrale di bosco con circa 2,5km tutti in salita, ed infine l’ultimo chilometro e mezzo nuovamente su asfalto e interamente in discesa.
Parto abbastanza forte, ritrovandomi al comando da solo fin dai primi metri; all’entrata del bosco rallento un po’, godendomi appieno il tracciato, per poi tornare a spingere in maniera più decisa nel tratto conclusivo.
Mi presento in solitaria al traguardo, aggiudicandomi la vittoria in 22’50” necessari per coprire i 6km tondi tondi rilevati al mio GPS.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Giuseppe Bollini (22’50”), 2° Davide Marino (24’50”), 3° Mauro Contini (25’05”), 4° Vittorio Ciresa, 5° Emanuele Liguori.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Ombretta Bellorini (27’07”), 2a Rita Zambon, 3a Cinzia Menegon, 4a Laura Bottazzi, 5a Graziella Gallina.
Davvero ottima l’organizzazione: bel percorso, pulito, segnato e presidiato come si deve; ricche premiazioni per i primi 5 uomini e donne, per i gruppi più numerosi, oltre a vari premi speciali e piccoli riconoscimenti ad estrazione per tutti gli arrivati: molte gare decisamente più conosciute e partecipate avrebbero di che imparare.
domenica 22 giugno 2014
Samaraa da cursa - Verghera di Samarate
19a tappa Piede d’Oro 2014
Nella prima Domenica d’Estate, il Piede d’Oro torna a far visita a Samarate per l’appuntamento con la “Samaraa da cursa”, gara podistica di 10km organizzata dalla triade Bonesini, Busetto, Trogu.
Confermato in toto il bel tracciato della scorsa edizione, caratterizzato da un’altimetria praticamente piatta, ma quasi interamente ricavato nei sentieri boschivi della zona, che contribuiscono a renderlo un po’ meno veloce di quanto ci si possa aspettare.
Oggi giornata un po’ triste: prima della partenza si è infatti osservato un minuto di raccoglimento in ricordo di Monica Angotzi, assidua frequentatrice del circuito, che purtroppo dopo aver lottato per oltre un anno e mezzo con una di quelle malattie che raramente lasciano scampo, è venuta a mancare proprio in questi giorni; ciao Monica.
Alle 9.00 il colpo di pistola; a scattare in testa al gruppo è il forte Giorgio Scialabba , lasciando intendere di voler fare sul serio fin dai primi metri! Nella sua scia fenomeno Oukhrid, anche lui oggi deciso a lottare per la vittoria. Alle loro spalle un folto gruppetto di cui faccio parte anch’io, composto da Luigi Pignatiello, Rachid Argoub, Fouad Touti, Alberto Larice, Luca Filipas, Livio Saltarelli, Francesco Guglielmetti, Matteo Borgnolo, Ederuccio Ferraro, Nader Rahhal…
…insomma, oggi il livello degli atleti in gara era decisamente altino!!
Mentre Scialabba e Oukhrid scappano subito via inseguiti solo dal coraggioso Touti, il gruppetto alle loro spalle prosegue abbastanza compatto creando un ulteriore buco col resto del plotone.
Io nonostante non mi senta per niente brillante, provo a non mollare la scia dei miei compagni d’avventura: fatico molto, e spesso mi trovo in ultima posizione, ma decido di stringere i denti ed insistere.
Qualcuno salta, vedi Pignatiello, qualcun altro è costretto alla sosta per una scarpa slacciata, vedi Nader; sta di fatto che poco alla volta riesco a guadagnare qualche posizione.
Ci avviciniamo alla parte conclusiva della gara: nel frattempo il mio gruppetto si è un poco sfaldato, anche se rimaniamo tutti abbastanza vicini; provo allora a cambiare passo con l’intenzione di rientrare su Rachid Argoub che è il primo a precedermi.
Effettivamente il divario va via via diminuendo, ma non abbastanza velocemente da permettermi di impensierire Rachid per la conquista del piazzamento.
Chiudo così la mia gara al 10° posto assoluto in 34’53”.
Anche oggi la conferma di essere un po’ sottotono rispetto allo scorso anno: circa 25” in più rispetto a quanto fatto nella scorsa edizione della Samaraa da cursa; 25” che oggi mi sarebbero valsi circa 3-4 posizioni in meno.
>>>FOTO by Antonini<<< FOTO Podisti.net by Arturo Barbieri<<<
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Lhoussaine Oukhrid (31’48”), 2° Giorgio Scialabba (31’52”), 3° Ederuccio Ferraro (33’38”), 4° Matteo Borgnolo (33’49”), 5° Alberto Larice (34’19”), 6° Francesco Guglielmetti (34’28” non competitivo), 7° Luca Filipas (34’28”), 8° Fouad Touti (34’39”), 9° Rachid Argoub (34’48”), 10° Giuseppe Bollini (34’53”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Maria Stella Petter (37’42”), 2a Barbara Pavan (40’55”), 3a Eugenia Vasconi (41’05”), 4a Martina Gioco (41’45”), 5a Mara Minato (44’01”), 6a Rita Grisotto (44’08”), 7a Emanuela Fossa (44’49”), 8a Elena Soffia (45’16”), 9a Paola Bonetta (46’41”), 10a Cinzia Lischetti (46’48”).
Domenica prossima sarà invece la volta di Arcisate e della sua “Quatar pass par Arcisà”, mentre in settimana spazio alle varie serali: Venerdì 27 Giugno il “giro del Lago di Comabbio”, sempre Venerdì sera l’edizione n°0 della “Varese – S.Monte”; Sabato invece ci si potrà sbizzarrire con il “duathlon della cava”, la 1a edizione della “Gavirate sotto le stelle” e la “Lago d’Orta Night Run”: buone corse a tutti!
giovedì 19 giugno 2014
Medal in Frame: il medagliere personalizzabile!
Di recente ho avuto il piacere di essere contattato da un azienda che produce un articolo piuttosto insolito quanto interessante, soprattutto per chi come me è un appassionato incallito di corsa e più in generale di sport: si tratta della Medal in Frame, azienda inglese che ormai da qualche anno si occupa della produzione e vendita di medaglieri personalizzabili.
Devo dire che oltre al loro prodotto, quello che mi ha colpito particolarmente è la loro storia, le loro motivazioni e gli obiettivi, fra cui quello di devolvere parte dei ricavi in beneficenza.
A tal proposito ho deciso di dare spazio sul blog ad una loro presentazione, che oltre a far conoscere meglio la Medal in Frame, darà l’opportunità a chi volesse di acquistare il proprio medagliere personalizzato!
“Per tutti coloro che ripongono distrattamente le proprie medaglie in un cassetto, senza darvi il valore che meritano, visto che sono comunque frutto di tempo, sforzi e sacrifici, c’è Medal In Frame, una nuova azienda Inglese che produce medaglieri personalizzabili.
Prima ancora del prodotto, vale la pena di soffermarsi sulla storia che c’è alla base del progetto.
Medal In Frame nasce infatti da un’idea d’amore: personale e per lo sport, e si deve alla passione di Nicolas Meletiou, marito, padre, imprenditore e…Maratoneta.
Un medagliere artigianale è infatti il dono di Natale ricevuto da Nicolas dalla parte moglie Betty, venuta a mancare dopo qualche mese; il desiderio di Nicolas era infatti quello di ricevere una teca per riporre le proprie medaglie di Maratoneta amatoriale (d’altronde uno che ha origini Greche, che altro sport può praticare?).
Il regalo non solo è apprezzato ma stimola la creatività imprenditoriale di Nicolas che insieme al fratello, abile falegname e presente quel Natale in casa Meletiou, studia i difetti di quel medagliere artigianale pensare di crearne uno migliore rivolto a tutti gli Sportivi; un prodotto concettualmente nuovo che possa risolvere il problema che hanno molti Atleti: “Dove metto le mie medaglie?” e che era alla base dello spirito con cui Betty incartò quel regalo per Nicolas.
Si pensa così di farne un oggetto di design che tutti gli Atleti possano reperire con facilità tramite il sito www.medalinframe.com, per esporre da una a dieci medaglie, fotografie e pettorali.
Da lì parte il progetto sviluppatosi in Inghilterra per desiderio di Betty, così questo semplice ma articolato medagliere, frutto di un lavoro più di 2 anni fa, diventa realtà e viene presentato per la prima volta alla London Marathon Expo dello scorso Aprile alla presenza di uno dei testimonial del progetto: Gianni Poli.
Sì, perchè Medal In Frame, seppur ancora così giovane come realtà, ha riscosso il consenso di veri Campioni che hanno sposato la bontà dell’idea e che si sono appassionati alla sua storia che è sempre legata al concetto dell’amore sia verso lo Sport che verso gli altri, a tal punto che parte del ricavato della vendite di ogni medagliere, viene devoluto in beneficienza ad Onlus di tutto il mondo.
Dopo un’introduzione “storica” vale la pena parlare del prodotto, perché anche questo merita e non poco.
Sul sito www.medalinframe.com è possibile configurare il proprio medagliere con estrema facilità; partendo dagli 8 soggetti disponibili per lo sfondo, si accede al configuratore vero e proprio e si scelgono in ordine: i colori della parte esterna (4), i colori dei profili e degli angoli (10 in totale ma che variano in funzione dello sfondo scelto), il tutto con l’immagine accanto che si aggiorna ogni volta, dando la reale percezione di quello che sta acquistando.
Ma non basta…Si passa poi alla personalizzazione interna.
Cosa voglio inserire all’interno del mio medagliere? Solo medaglie, medaglie e fotografie o medaglia, fotografia o pettorale?
Qui è facile farsi prendere la mano e comprare più medaglieri: quello per la medaglia della prima gara che mi ha dato così tante emozioni, quello dedicato al personal best che mi ha fatto sudare così tanto, quello per le 6 medaglie di quella gara che faccio tutti gli anni…E perché no quello da regalare all’amico Runner…La tentazione è forte.
Dulcis in fundo si può scegliere se ricevere il medagliare assemblato o non assemblato (con conseguente risparmio in fase di acquisto).
Medal In Frame è la soluzione per chi vuole dare lustro e rilievo alle proprie gare, ai propri sacrifici e alle proprie fatiche.”
Nicolas Meletiou con Stefano Baldini e con Valeria Straneo.
mercoledì 18 giugno 2014
Sapore d’Estate - Cassano Magnago
Giusto perché è un periodo che mi sento stanco e che mi lamento per le troppe competizioni, ieri sera ho pensato bene di gareggiare per la 3a volta in cinque giorni…
L’appuntamento era con Cassano Magnago e la sua classica “sparata” serale, che quest’anno cambia nome, ma non sostanza: confermato infatti il filante tracciato cittadino di 5,5km interamente pianeggiante e con un solo breve tratto di sterrato, che fino ad un paio d’anni fa faceva parte del circuito del Giro Podistico del Varesotto.
Dopo una giornata all’insegna di sole, nuvole e piovaschi, la serata ha visto un consolidamento della stabilità meteorologica, che ha così contribuito a richiamare un buon numero di iscritti; circa 250, che considerando le concomitanze della serata e più in generale la grande abbondanza di garette del periodo, è sicuramente un risultato incoraggiante.
Se la partecipazione numerica è stata buona, quella qualitativa è stata ottima: tanto per citare qualche nome presente al via, oltre al recente vincitore del Giro del Varesotto Ronnie Fochi, anche il mitico Marco Brambilla e i giovani Andrea Biotti e Alessandro Bonu.
Solito riscaldamento, che come ultimamente capita mi regala solo pessime sensazioni (…), ed eccomi pronto a partire; ore 20.30, si aprono le danze!
Ronnie scatta subito in testa sul piede dei 3’10”/km, io tento di accodarmi, mentre il resto del gruppo parte leggermente più tranquillo; davvero impossibile tenere il passo di Fochi, che non soddisfatto dei 3’10”/km, va via via aumentando la velocità! Neanche un chilometro e il portacolori del Casorate sta già prendendo il largo; provo dunque ad assestarmi su un ritmo più consono alle mie possibilità, cercando di amministrare il vantaggio che nel frattempo ho guadagnato sul terzetto che si è formato alle mie spalle, composto da Brambilla, Bonu e Biotti.
Risultato, mi ritrovo da solo a metà strada fra chi conduce la corsa e chi mi sta inseguendo, senza riferimenti e senza compagni d’avventura che possano stimolarmi e in qualche modo “darmi una mano”.
Nel tornantino posto al culmine dell’infinito rettilineo in zona cimitero dove si inverte il senso di marcia, capisco che il terzetto alle mie spalle si sta facendo sotto; provo a rilanciare un poco l’andatura, ma la stanchezza comincia a farsi sentire…
Dopo aver affrontato il tratto sterrato, a circa 1,5km dall’arrivo, Brambilla, Bonu e Biotti mi son praticamente addosso; mentre i primi due si incollano alla mia scia, Biotti affonda subito un attacco deciso a cui non sono in grado di rispondere.
Così, con Andrea che guadagna inesorabilmente terreno, decido di rifiatare un attimo per provare a giocarmi il podio con Marco e Alessandro nel chilometro conclusivo.
Ultimi mille metri: inizio una lunga progressione; svolta a destra ed eccomi sull’interminabile rettilineo finale, dove a fatica si riesce a scorgere il traguardo. Continuo ad aumentare la velocità, fino ad arrivare alle ultime centinaia di metri in piena spinta, con i muscoli delle gambe ormai completamente intossicati dall’acido lattico.
Fortunatamente ho fatto bene i miei calcoli, e nonostante le gambe stiano per “grippare” (!!!), riesco a tagliare il traguardo conquistando il gradino più basso del podio, impiegando 18’20” per coprire i 5,5km tondi tondi rilevati al mio GPS.
Un po’ più lento dello scorso anno, ma comunque soddisfatto del risultato ottenuto, tenendo conto delle gare ravvicinate di Villadosia e Bardello.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (17’02” nuovo record del percorso), 2° Andrea Biotti (18’09”), 3° Giuseppe Bollini (18’20”), 4° Alessandro Bonu (18’27”), 5° Marco Brambilla (18’35”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Cinzia Lischetti (20’49”), 2a Valeria Bellan (21’06”), 3a Francesca Barone, 4a Paola Gobbo, 5a Anna Grasso (22’11”).
Bella gara, organizzata in maniera più che soddisfacente dagli amici del G.S. Maratoneti Cassano, che hanno regalato a tutti i presenti una bella serata di sport.
domenica 15 giugno 2014
Su e giò par Baredell - Bardello
18a tappa Piede d’Oro 2014
Dopo il caldo africano dei giorni scorsi, stamattina una giornata grigia, a tratti piovosa e decisamente più fresca, ha salutato il consueto appuntamento Domenicale col Piede d’Oro, che per l’occasione faceva tappa a Bardello per la 5a edizione della “Su e giò par Bardell”.
Oggi per me davvero poca poca voglia di correre…
Quella di Bardello è una di quelle gare con cui non è mai “scoccata la scintilla”; una di quelle gare che faccio ogni anno, ma senza mai trovare alcuno stimolo. Stamane poi anche fisicamente non ero esattamente al meglio: le fatiche e i postumi della recente serale di Villadosia stanno presentando il conto!
Parto comunque davanti al gruppone, nella speranza che strada facendo, le sensazioni poco rassicuranti avvertite già in fase di riscaldamento, possano lasciare spazio a delle certezze più incoraggianti.
Purtroppo non è così…
Fatico molto fin dai primi metri, tanto che dopo solo un chilometro, quando sotto l’impulso di Nader e Touti, dal plotone si sgancia un gruppetto di 6 unità, non provo nemmeno a portarmi nella loro scia…
Corro più per inerzia che per altro, mai reattivo, con le gambe sempre pesanti e affaticate…
Nonostante tutto, sulla lunga salita di Bregano davanti a me c’è la canotta di Nader che si fa sempre più vicina; prima dello scollinamento riesco addirittura a scavalcare il portacolori dell’Atletica Arcisate, che però riguadagnerà in discesa la sua posizione.
Arrivo all’ultimo chilometro che affronto relativamente tranquillo, non fosse per un arrembante Andrea Tersigni che negli ultimi metri mi mette un po’ di pressione, costringendomi a ridare “gas” per difendere il mio piazzamento.
Taglio così il traguardo in 7a posizione, coprendo i 9,45km rilevati al mio GPS in 34’39”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Salah Argoub (33’10”), 2° Fabio Di Giacomo (33’41”), 3° Matteo Borgnolo (33’45”), 4° Rachid Argoub (33’51”), 5° Fouad Touti (33’58”), 6° Nader Rahhal (34’27”), 7° Giuseppe Bollini (34’39”), 8° Andrea Tersigni (34’42” non competitivo), 9° Matteo Rodari (34’46”), 10° Simone Prina (35’34”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Silvia Oggioni (37’58” non competitiva), 2a Lorena Strozzi (40’31”), 3a Eugenia Vasconi (40’39”), 4a Martina Gioco (41’29”), 5a Silvia Stingele (43’49”, 6a Sara Zuccolotto (44’12”), 7a Elena Soffia (44’46”), 8a Paola Bonetta (46’16”), 9a Suzanne Ress (48’32”), 10a Simona Milani (49’06”).
Domenica prossima ad ospitare il Piede d’Oro toccherà a Samarate e ai 3 amici da paura (Trogu, Bonesini e Busetto) con la loro “Samaraa da cursa”, gara podistica su percorsi da 5 e 10km.
venerdì 13 giugno 2014
Campestre serale - Villadosia
Sarà il periodo, sarà il gran caldo di questi giorni, sarà che sto invecchiando (…), sta di fatto che mai come quest’anno mi era capitato di fare tanta fatica per trovare la voglia e le energie per partecipare alle gare serali…
Ad ogni modo, ieri facendo ricorso a tutta la mia buona volontà (!!!), mi sono presentato a Villadosia, dove si sarebbe svolta una campestre a cui avevo già partecipato in passato e che mi aveva lasciato ottimi ricordi.
Nonostante la serata davvero caldissima, non rinuncio ad un bel riscaldamento in compagnia di Andrea Zaccheo e Claudio Zanini; chiacchiera e corri, corri e chiacchiera, a 10 minuti dalla partenza ho già perso 2 litri di sudore…
Ore 20.20, dopo un minuto di raccoglimento in memoria di Raimondi Onofrio a cui è dedicata la manifestazione, siamo pronti a partire.
Il colpo di pistola apre le ostilità, con il serpentone di atleti che dopo aver percorso pochi metri di lancio su strada asfaltata, si tuffa nei boschi limitrofi al paese dove è disegnato l’intero tracciato di gara.
A dettare il ritmo un brillantissimo Zaccheo, nella sua scia Luca Ponti, Fabio Di Giacomo e il sottoscritto, via via tutti gli altri.
Con Andrea sempre impegnato a fare l’andatura, ci lasciamo alle spalle i primi 2 chilometri di un percorso che non da un attimo di tregua: continui cambi di pendenza sommati ad un fondo pesante e sconnesso lo rendono davvero muscolare ed impegnativo.
La svolta decisiva arriva nella lunga discesa posta al 3° chilometro, dove Ponti e Di Giacomo ne approfittano per passare al comando della competizione; io rimango poco più dietro con Zaccheo, ma comunque a distanza ravvicinata dal duo di testa.
Attacchiamo anche il 4° chilometro e con lui la salita più impegnativa di giornata: Ponti non molla un centimetro, mentre Di Giacomo comincia a perder terreno; io a mia volta mi scrollo dalle caviglie Zaccheo, e poco alla volta mi riporto su Fabio.
Raggiunto il portacolori dei Valbossa, continuo nella mia azione staccandolo e mettendomi a caccia di Luca, che gode ancora di qualche secondo di vantaggio.
La strada continua a salire, guadagno ulteriore margine su chi mi insegue, mentre rimane invece invariata la distanza da chi mi precede…
Arriviamo alle ultime centinaia di metri, un paio di tornantini ed eccoci all’entrata del campo sportivo dove è posto lo striscione d’arrivo.
Niente da fare, Ponti rimane imprendibile e si aggiudica la vittoria, mentre io taglio il traguardo al 2° posto assoluto, coprendo i 5,6km rilevati al mio GPS in 21’23”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Luca Ponti (21’15”), 2° Giuseppe Bollini (21’23”), 3° Fabio Di Giacomo (21’36”), 4° Andrea Tersigni (21’39”), 5° Andrea Zaccheo (21’50”), 6° Matteo Rodari (21’58”), 7° Manuel Beltrami (22’00”), 8° Alì Ahouate (22’10”), 9° Paolo Negretto (22’20”), 10° Luca Granfo (22’30”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (24’20”), 2a Barbara Benatti (24’21”), 3a Barbara Pavan (24’50”), 4a Martina Gioco (25’56”), 5a Simona Lo Cane (27’18”), 6a Francesca Colombo (27’26”), 7a Sara Zuccolotto (27’40”), 8a Emanuela Fossa, 9a Manuela Bruno, 10a Cristina Albergoni.
I buoni ricordi che conservavo di questa manifestazione, hanno trovato pieno riscontro anche nella serata di ieri: gara molto bella, organizzata con tanta cura e passione, che merita senz’altro di essere segnata nel mio personalissimo calendario podistico anche per gli anni a venire.
martedì 10 giugno 2014
domenica 8 giugno 2014
Grand Prix Runners Valbossa - Azzate
17a tappa Piede d’Oro 2014
Stamane una giornata dal clima tipicamente estivo ha salutato il consueto appuntamento Domenicale col Piede d’Oro, che per l’occasione ha fatto tappa ad Azzate, dove il locale gruppo sportivo dei Runners Valbossa, ha dato vita alla 23a edizione dell’omonimo Grand Prix.
Io arrivo dalla serale di Quinzano che non è andata esattamente come speravo…
…altra prestazione un po’ sottotono che mi ha lasciato un pizzico di delusione; così oggi la voglia di rivalsa non manca di sicuro, bisognerà solo vedere se anche le gambe avranno voglia di assecondare la testa…
Alle 9.00 in punto il colpo di pistola; si parte subito in salita sulla strada che conduce verso la piana di Vegonno: un luogo davvero incantato!
Purtroppo non ho modo di godere appieno degli scorci suggestivi che mi circondano, perchè un quintetto composto da Salah Argoub, Matteo Borgnolo, Ferdinando Mignani, Fabio Di Giacomo e Fouad Touti, sta già mettendo alla frusta tutto il lungo serpentone di atleti, e io ho il mio bel da fare per provare a mantenermi nella loro scia.
Attraversiamo la piana, breve tratto su asfalto in direzione Montonate prima di tuffarci nuovamente fra campi e boschi; Salah aumenta ancora il ritmo, Di Giacomo e Borgnolo provano a rispondergli immediatamente, mentre Touti e Mignani cominciano a perdere terreno.
Io mi ritrovo in 6a posizione a mia volta staccato di qualche metro da Mignani, ma con la sensazione di poter rientrare.
Così è: attorno al 5° chilometro riesco ad agganciare Ferdinando, e con lui ci riportiamo su Borgnolo che sta attraversando un evidente momento di difficoltà; senza troppi indugi lo passiamo e ci mettiamo a caccia di Touti che si trova in 3a posizione.
Io e Mignani ci diamo cambi regolari: nei tratti più veloci sono io a dettare il ritmo con Ferdinando che pare faticare un po’ a starmi in scia, mentre quando la strada sale sono io a soffrire l’andatura imposta dal portacolori del CUS dei Laghi; sta di fatto che fra una trainata e l’altra, anche il divario da Touti e da Di Giacomo che lo precede di qualche secondo, va via via diminuendo.
Arriviamo all’ultimo strappo che riporta in Vegonno: Ferdinando guadagna nuovamente un po’ di terreno, ma non mi perdo d’animo; ci dirigiamo nuovamente verso la piana, svolta a sinistra ed eccoci nel sentiero boschivo che riporta verso la fattoria Canale e verso l’arrivo di giornata.
Nel frattempo sono riuscito a ricucire lo strappo che mi divideva dal Ferdy; mi accodo, ma mi rendo conto di dover quasi frenare per non andare a “tamponare” il compagno d’avventura…
Così decido di provare a passare: il sentiero è stretto, ma l’operazione riesce comunque! Capisco che Ferdinando sta faticando per restarmi attaccato, quindi decido di spalancare a fondo il gas.
Guadagno subito terreno, riportandomi rapidamente anche sulla canotta bianco verde di Touti che godeva di una trentina di metri di vantaggio; sono abbastanza al limite, ma non c’è tempo per pensarci, quindi nonostante tutto, rilancio ancor più la mia velocità.
Passo anche Touti e fra me e me penso:
“ok, il meno è fatto; adesso devo resistere fino al traguardo"!”
Stringo i denti, e resisto molto bene, tanto che anche il distacco da Fabio Di Giacomo che si trova in 2a posizione comincia ad assottigliarsi; purtroppo però la gara è ormai finita, o quasi…
…infatti godendo di un po’ di vantaggio su chi era alle mie spalle e vedendo che comunque non sarei riuscito a rientrare su chi mi precedeva, negli ultimi metri rallento vistosamente, rischiando addirittura di farmi beffare proprio sulla linea del traguardo da Touti, che a differenza mia, non aveva mollato minimamente!
Ad ogni modo riesco a mantenere il mio piazzamento: sono 3° coprendo i 9,95km rilevati al mio GPS in 37’07”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Salah Argoub (35’51”), 2° Fabio Di Giacomo (36’48”), 3° Giuseppe Bollini (37’07”), 4° Fouad Touti (37’07”), 5° Ferdinando Mignani (37’12”), 6° Nader Rahhal (37’46”), 7° Rachid Argoub (38’06”), 8° Livio Saltarelli (38’09”), 9° Andrea Tersigni (38’30” non competitivo), 10° Simone Prina (38’47”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (41’52”), 2a Rosanna Urso (43’42”), 3a Eugenia Vasconi (44’05”), 4a Barbara Pavan (46’39”), 5a Laura Marsiglio (47’25”), 6a Mara Minato (47’56”), 7a Sara Zuccolotto (48’21”), 8a Elisa De Paoli (48’37” non competitiva), 9a Katia Fornasa (48’54”), 10a Elena Soffia (49’54”).
>>>FOTO by S.Crosta<<< >>>FOTO by G.Giamberini<<< >>>FOTO by S.Iuliano<<<
Complimenti agli amici dei Valbossa: gara bellissima magistralmente organizzata!
Venendo a me, sicuramente soddisfatto: ci voleva una giornata così per ritrovare un po’ di morale!
Domenica prossima tutti a Bardello per la 5a edizione della “Sù e giò par Bardell”, non prima di esser passati Martedì sera per Casorate Sempione, dove andrà in scena la 6a e ultima tappa del Giro Podistico del Varesotto. Buone co®se a tutti!!
sabato 7 giugno 2014
Corsa degli asnitt - Giro Podistico del Varesotto - Quinzano San Pietro
Dopo la “comparsata” al Giro del Varesotto in occasione della 1° tappa di Besnate, ieri sera sono tornato a spillare il mio bel pettorale n°10 sulla canotta, per prendere parte all’imperdibile appuntamento con la mitica “Corsa degli asnitt” di Quinzano, giunta alla sua 7a edizione e valevole come 5a e penultima tappa del circuito.
Ancora una volta sold out di presenze, con circa un migliaio di partecipanti equamente distribuiti fra gara competitiva e non, tutti pronti a darsi battaglia sull’ormai collaudato tracciato degli ultimi due anni: circa 5km di sviluppo caratterizzati da un andamento tutt’altro che pianeggiante, che ne fanno di fatto il “tappone di montagna” del Giro!
Dopo aver assistito alle gare dedicate ai più piccoli, arriva anche il momento della prova regina: ore 20.30 l’esercito del Giro competitivo è tutto schierato e scalpitante in attesa del colpo di pistola!
BANG! Si va.
L’andatura è da subito importante; a tirare le fila tutti i più forti del gruppo: Caldiroli, Fochi, Chicco, Radice, Argoub, De Angeli e chi più ne ha più ne metta!
Io fatico molto fin dall’inizio…
Vorrei provare a restare attaccato al trenino di testa, ma le gambe non girano come vorrei e un senso di grande affaticamento mi attanaglia da subito.
La prima asperità fa già una gran selezione, con i battistrada che allungano decisamente sul resto degli inseguitori; io faccio quel che posso e sulle rampe della salita riesco a recuperare qualche posizione, che purtroppo riperdo prontamente (…) subito dopo essere scollinato…
Cerco di rilanciare un poco la mia azione, ma son davvero svuotato; negli ultimi mille metri sono costretto a cedere ancora un paio di posizioni, senza abbozzare la ben che minima reazione.
Finalmente il traguardo, che taglio in 16a posizione col tempo di 17’45”.
Niente da fare: altra gara sottotono, ma per il momento la realtà è che non ho ancora ritrovato la condizione dei giorni migliori; anche ieri sera, ho lasciato “per strada” 20 secondi rispetto a quanto fatto un anno fa, che su 5km di corsa sono tanta roba.
La gara è vinta da De Angeli che taglia il traguardo praticamente assieme a super Ronnie Fochi ormai lanciato verso la conquista del suo 1° Giro del Varesotto: complimenti Ronnie, sei diventato un mostro!
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Fabio De Angeli (15’59”), 2° Ronnie Fochi (16’00”), 3° Fabio Caldiroli (16’07”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Sabina Ambrosetti (18’51”), 2a Cecilia D’Andrea (19’46”), 3a Barbara Pavan (19’53”).
>>>CLASSIFICA by SDAM<<< >>>CLASSIFICA formato excell<<<
>>>FOTO PODISTI.NET by Arturo Barbieri<<<
Adesso non resta che attendere la 6a e ultima tappa di Martedì 10 Giugno a Casorate Sempione, per sapere come andrà a finire questa entusiasmante edizione del Giro Podistico del Varesotto 2014!
domenica 1 giugno 2014
Trofeo Alenia Aermacchi - Venegono superiore
16a tappa Piede d’Oro 2014
Dopo la settimana appena trascorsa, in cui ho preferito saltare le tappe serali del Giro del Varesotto, per provare a recuperare un po’ di energie, stamane mi sono presentato a Venegono Superiore per il consueto appuntamento Domenicale col Piede d’Oro.
Ad attendermi la 14a edizione del “Trofeo Alenia Aermacchi”, gara che personalmente gradisco molto, caratterizzata da un percorso tutto sommato abbastanza filante, anche se non bisogna sottovalutare il tratto centrale caratterizzato dalla salita boschiva e uno sviluppo chilometrico che va un po’ oltre i classici 10km.
Fisicamente non mi sento ancora al meglio, ma almeno la voglia di gareggiare e di far fatica non mi mancano! Così dopo un buon riscaldamento sono pronto a partire, con l’intenzione di non risparmiarmi fin dal primo metro.
Detto fatto: parto piuttosto forte, guadagnando subito qualche metro di vantaggio sul resto del gruppo, che pilotato dai forti Tavella, Zanovello, Ponti e Argoub Salah, mi controlla a “distanza di sicurezza”.
Devo aspettare fino allo scoccare del 2° chilometro per essere riassorbito dai più immediati inseguitori, che sotto l’impulso di Tavella stanno vistosamente alzando la velocità; provo ad accodarmi, ma nonostante stia viaggiando sotto i 3’20”/km, comincio a perdere un po’ di terreno…
Prima di entrare nella parte boschiva, Tavella ha ulteriormente incrementato il passo, sgretolando di fatto il gruppo di testa: al comando rimangono il giovane portacolori del CUS dei Laghi in compagnia di Zanovello e Argoub, alle loro spalle il duo Ponti – Touti, mentre poco più dietro ci sono io, tallonato a mia volta da un arrembante Maurizio Brassini.
Abbandono l’asfalto in favore dei boschi dove un tratto ancora abbastanza pianeggiante di circa un chilometrino mi porterà dritto dritto ai piedi dell’unica vera salita di giornata: un canalone non lunghissimo, ma con tratti dalle pendenze davvero degne di nota.
Scollino ed eccomi nella parte di scorrimento ricavata nella bella pineta che sovrasta l’abitato di Venegono; nel frattempo Tavella e Zanovello sono spariti dal mio campo visivo, mentre poco più avanti riesco ancora a scorgere chiaramente le canotte di Argoub e Ponti inseguite a breve distanza da quella di Touti.
Provo a rilanciare un po’ l’anadatura nel tentativo di rifarmi sotto a chi mi precede, ed effettivamente il distacco va via via assottigliandosi, tanto che all’uscita del bosco mi ritrovo ad una manciata di secondi da Touti; purtroppo però gli ultimi chilometri sono davvero interminabili, e lo sforzo fatto poco prima comincia a farsi sentire nelle gambe…
Rimango sempre lì “a mollo”, abbastanza vicino al terzetto che mi precede, ma senza riuscire nel fatidico aggancio.
Finalmente il rettilineo finale e il meritato traguardo, che taglio in 6a posizione assoluta (5° uomo del PdO), dopo aver coperto gli 11,65km rilevati al mio GPS in 41’37”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Maurizio Tavella (37’52”), 2° Mirko Zanovello (38’54”), 3° Luca Ponti (41’05”), 4° Fouad Touti (41’15” non competitivo), 5° Salah Argoub (41’26”), 6° Giuseppe Bollini (41’37”), 7° Stefano Tettamanti (42’05”), 8° Alì Ahouate (42’53”), 9° Maurizio Brassini (43’04”), 10° Stefano Bordanzi (43’10”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Eugenia Vasconi (49’05”), 2a Sara Zuccolotto (53’41”), 3a Katia Fornasa (53’52”), 4a Elena Soffia (54’11”), 5a Paola Bonetta (54’28”), 6a Rita Grisotto (55’35”), 7a Loretta Boscolo (1h00’32”), 8a Daniela Marangoni (1h00’46”), 9a Simona Milani (1h00’50”), 10a Liliana Cimino (1h00’52”).
Il prossimo appuntamento con il Piede d’Oro è fissato per Domenica prossima ad Azzate, dove il locale gruppo sportivo dei Runners Valbossa darà vita alla 23a edizione dell’omonimo Grand Prix; per chi invece avrà voglia di gare serali, ricordo che Martedì e Venerdì rispettivamente a Somma Lombardo e a Quinzano S.Pietro, andranno in scena la 4a e la 5a tappa del Giro Podistico del Varesotto.