Chi mi conosce lo sa: se ho in testa una cosa, non c’è niente al mondo che mi possa fermare…
Quest’anno, uno degli obiettivi che mi ero prefissato era scendere sotto i 75’ in mezza maratona; purtroppo in tutti gli appuntamenti che mi ero scelto per tentare “l’impresa”, qualcosa è sempre andato storto…
A Marzo è stata la volta della Lago Maggiore Half Marathon, dove però mi sono presentato con un ginocchio malandato (risultato finale 1h15’32”), poi a Maggio la disgraziata scelta della Mezza del riso, dove dopo essere arrivato oltre il 10°km in perfetta media per abbattere il fatidico muro, mi son ritrovato a vagare per risaie…
Ed infine a Settembre la Mezza del VCO, dove Giove Pluvio ha deciso di scatenare un uragano tropicale per l’intero svolgimento della gara (conclusa in 1h15’07”)…
Così, dopo un’intera stagione con all’attivo “ennemila” chilometri e altrettante gare e garette, nonostante uno stato di forma ormai in fase calante e un senso di nausea crescente al solo pensiero di gareggiare, stamattina mi sono presentato a Trino (VC) per “sparare” l’ultima cartuccia del 2013 e provare a chiudere il conto con quanto mi ero prefissato.
Ad attendermi nella bucolica cittadina Piemontese, una temperatura piuttosto fredda e un vento gelido, giusto per ricordarmi che l’inverno è ormai prossimo…
Ritiro il pettorale, solito rituale della “vestizione”, per poi buttarmi in strada per un breve riscaldamento in compagnia dell’amico Matteo, anche lui arrivato dalla provincia di Varese per provare a migliorare il suo personale sulla distanza.
Dopo il via della gara riservata alle Hand-bike, arriva finalmente il nostro turno: circa un migliaio i partenti, con diversi nomi di spicco a contendersi la vittoria finale!
Si parte forte: io corro i primi chilometri attorno ai 3’20”, ma nonostante tutto i battistrada hanno già preso il largo! A differenza di quanto pensassi, il tracciato è tutto tranne che pianeggiante: la lunga striscia di asfalto che si snoda attraverso le vaste risaie della zona, presenta continui cambi di pendenza, alternando lunghi falsipiani a veri e propri strappetti tagliagambe!
Il percorso è del tipo “vai e vieni”, con partenza da Trino, passaggio da Robella, giro di boa a Costanzana e ritorno a Trino; all’andata grazie alle energie fresche e al vento favorevole, transito ai 10 km in 34’20”, ma so bene che la seconda parte di gara sarà un’altra storia…
La stanchezza comincia infatti a farsi sentire, mentalmente so che ad attendermi ci sono delle “salitelle” piuttosto minacciose e come se non bastasse anche il vento che stavolta è decisamente contrario al senso di marcia, diventa più pronunciato e fastidioso.
Al 13° chilometro, su un falsopiano in salita di oltre un chilometro con tanto di vento in faccia, la voglia di mollare tutto e fermarmi mi accarezza più volte…
…alla fine però, non essendo contemplato nel mio DNA il significato del termine “mollare” (!!!), si continua a soffrire.
Eccomi finalmente agli ultimi 2km: provo a rilanciare l’andatura per tentare di guadagnare quanti più secondi possibili, ma non riesco più ad essere efficace; anche il Garmin mi segnala impietosamente che di scendere sotto i 3’35” al chilometro non se ne parla proprio…
Arrivo al rettilineo finale, lancio uno sguardo al tabellone elettronico, e seppur con la vista un poco appannata, riesco a leggere 1h13’50”, 51”, 52”…
La testa ordina immediatamente (!!!) alle gambe di aumentare l’andatura, ma per tutta risposta, la velocità cala ulteriormente…
Taglio il traguardo in 10a posizione assoluta siglando comunque il mio nuovo personale sulla distanza, migliorando di quasi 1 minuto quello ottenuto un paio di mesi fa a Gravellona Toce: 1h14’12”.
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Mehidi Khelifi (1h06’11”), 2° Rhida Ben Lazar Chihaoui (1h08’30”), 3° Michele Belluschi (1h10’04”), 4° Juan David Orozco Sanchez (1h11’19”), 5° Bruno Pasqualini (1h12’29”), 6° Giordano Montanari (1h12’38”), 7° Vezio Bozza (1h12’51”), 8° Claudio Tanzi (1h13’36”), 9° Marco Agostinacchio (1h13’41”), 10° Giuseppe Bollini (1h14’12”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Ilaria Zaccagni (1h22’35”), 2a Federica Scidà (1h23’34”), 3a Erika Testa (1h25’54”), 4a Rita Urbano (1h27’03”), Francesca Canepa (1h28’30”).
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Obiettivo centrato! Per quest’anno direi di potermi ritenere soddisfatto. Adesso che tutto è “sistemato”, riposo, riposo e ancora riposo…
…almeno fino a domani!!!