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mercoledì 29 maggio 2013

Alla ricerca della velocità…

Raramente pubblico post relativi ai miei allenamenti, ma quello di oggi mi ha talmente soddisfatto, da meritarsi un articoletto tutto suo (!!!).
Avevo in testa di fare qualcosa di veloce, così ho optato per una visita alla pista di atletica per delle ripetute 10x400 metri + 400 metri di recupero attivo.
Totale della sgambata 14km; sotto la tabella con i tempi sui 400 metri.

29-05-2013

Giornata di grazia o stato di forma che sale? Boooo… comunque sia contento.

Camminiamo insieme - Cocquio Trevisago

15a tappa Piede d’Oro 2013

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Cavoli, non son proprio più abituato alle sparate delle serali da 5/6km…
La garetta di Mercoledì sera mi ha infatti lasciato in eredità un mal di gambe che era davvero tanto tempo che non provavo più…

Così stamattina con due blocchi di marmo al posto degli arti inferiori (!!!), mi son presentato a Cocquio Trevisago per l’appuntamento con il Piede d’Oro e con l’11a edizione della “Camminiamo insieme”; confermato il classico tracciato di gara, leggermente più corto dei canonici 10km, ma sicuramente molto molto impegnativo.

I7Y1MCPLa giornata è fresca, il sole si nasconde dietro alcuni nuvoloni che sembrano però innocui, ma almeno non piove!
Iscrizione, quattro chiacchiere, il riscaldamento e finalmente arriva l’ora del via.
Il primo chilometro è molto veloce, ma stamane mi sa che non sono l’unico ad avere le gambe doloranti: il passo seppur buono non è certo esasperato, tanto che in testa alla gara troviamo anche il tempo per scambiare qualche parola; passiamo così al cartello del chilometro n° 1 in 3’20”.

La strada sale, e Fochi fa subito capire che è sempre lui l’uomo da battere: l’andatura aumenta e il gruppetto dei battistrada composto dallo stesso Fochi, dai fratelli Argoub (Salah e Rachid), da Breda e dal sottoscritto, si ritrova ben presto in fila indiana sotto l’impulso del forte portacolori Casoratese.
Breve discesa ed eccoci sulle rampe della temuta scalinata in ciottolato, che in 500 metri circa di sviluppo conduce fino a Caldana; Fochi e Salah Argoub hanno leggermente allungato, alle loro spalle il duo Breda - Rachid Argoub, mentre io ho perso ulteriormente terreno venendo raggiunto e superato anche da Andrea Basoli.

Concludiamo la scalinata, ma la strada continua a salire; riesco quasi immediatamente a rimettermi dietro Basoli e a distanziarlo di qualche metro, ma le gambe strillano di dolore e sembrano proprio non volerne sapere di girare come san fare di solito…
Ci tuffiamo in discesa, Rachid e Ivan non son molto più avanti, mentre mi rendo conto che Basoli non riesce a tenere il mio passo in discesa e poco alla volta si stacca.

altimetriaArrivati ai piedi della discesa la strada torna per un breve tratto ad essere pianeggiate, ma è solo la “quiete prima della tempesta”…
Si svolta a sinistra ed ecco pararsi davanti un muro! E’ proprio in questo tratto di dura ascesa che le carte si rimescolano completamente: Fochi rimane al comando in solitaria, al suo inseguimento un ritrovato Ivan Breda che come al solito ha approfittato della discesa per guadagnare terreno sul resto degli avversari; Salah Argoub si è invece letteralmente impiantato ed è passato in 3a posizione, a pochi metri di distacco il fratello Rachid, e poco più dietro io, mentre alle mie spalle non scorgo più nessuno.

Finalmente sento che le gambe vanno meglio, riesco a spingere più forte e le sensazioni generali sono decisamente migliori. Nel frattempo Rachid ha raggiunto Salah e la coppia di fratelli gode adesso di circa 200 metri di vantaggio nei miei confronti; al traguardo mancano si e no un paio di chilometri, ma mi rendo conto di essere più veloce del duo che mi precede e che posso quindi tentare di andare a riprenderli.
Spingo e pure forte, così metro dopo metro il divario dai due fratelli va via via assottigliandosi; si torna nel cortile dell’Istituto Sacro Famiglia da cui eravamo partiti poco prima e dove è posto anche l’arrivo di giornata, ormai i due Argoub sono a tiro, ma i “metri di gara” a mia disposizione sono purtroppo terminati…

Non posso fare altro che accontentarmi di tagliare il traguardo alle loro spalle, concludendo la mia fatica in 5a posizione assoluta, coprendo gli 8,4km rilevati al mio GPS in 31’23”.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (29’58”), 2° Ivan Breda (30’03”), 3° Rachid Argoub (31’12”), 4° Salah Argoub (31’13”), 5° Giuseppe Bollini (31’23”), 6° Andrea Basoli (32’08”), 7° Massimo Lucchina (32’16”), 8° Matteo Malatrasi (32’42”), 9° Marco Saligari (32’46”), 10° Daniele Ravelli (32’51”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis (33’59”), 2a Sabina Ambrosetti (35’12”), 3a Elisabetta Di Gregorio (35’28”), 4a Silvia Oggioni (36’42”), 5a Angiola Conte (39’30”), 6a Martina Gioco (39’56”), 7a Monica Mele (40’08”), 8a Rita Zambon (40’11”), 9a Vera Veronelli (40’16”), 10a Emanuela Bruno (40’18”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

premiazioni

Bene, anche oggi posso ritenermi soddisfatto: nonostante le gambe doloranti dal primo all’ultimo metro, alla fine è saltata fuori una buona prestazione, che comunque mi lascia ben sperare per il proseguo della stagione.
Ottima anche l’organizzazione, tutto è stato curato nei minimi dettagli, regalando una manifestazione di ottimo livello; solo le premiazioni son sembrate davvero troppo lunghe: molti se ne sono andati prima del tempo per sfinimento…

Per Domenica prossima oltre al consueto appuntamento col Piede d’Oro che farà visita a Venegono Superiore per il “Trofeo Alenia Aermacchi”, per gli amanti della corsa in montagna c’è da segnalare la caratteristica “Corsa in trincea” di Cassano Valcuvia; infine ricordo che in settimana nelle serate di Martedì 28 Maggio e di Sabato 1 Giugno, tornerà in scena il “Giro del Varesotto” con le tappe di Castelletto Ticino e di Gallarate.

giovedì 23 maggio 2013

Corsa del cirabebè - Alzate di Momo (NO)

pronti a partire

La stagione delle serali è ormai entrata nel vivo; il calendario brulica di appuntamenti infrasettimanali con gare e garette varie, e per chi ama correre non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Questa settimana mi ero segnato due date in particolare: Mercoledì 22 Maggio quando a Sumirago si sarebbe svolto un 3000mt. in pista e Giovedì 23 Maggio quando a Besnate sarebbe partito il 15° Giro Podistico del Varesotto.

Bene, nel dubbio ieri sera son finito in Piemonte (!!!), più precisamente ad Alzate di Momo per la 2a edizione della “Corsa del cirabebè”, gara podistica di circa 6km che seppur interamente disegnata nello sterrato delle campagne limitrofe al paese, promette di essere piuttosto filante e veloce.

Dopo il consueto riscaldamento di rito, dove cerco di capire cosa mi aspetterà da lì a poco, sono pronto a scatenare l’inferno (!!!); l’intenzione è di partire forte e tenere fin dove riesco, in modo da provare a velocizzarmi un poco.

Così faccio.
Mi porto da subito al comando imprimendo una decisa accelerazione all’andatura; mi sembra di non faticare troppo, così insisto sul mio ritmo passando al 1° chilometro in 3’08”, guadagnando qualche decina di metri di vantaggio sul resto degli inseguitori.
Nel frattempo abbiamo abbandonato l’asfalto in favore di un bel sentiero in terra battuta, dove pur rallentando leggermente, riesco a mantenere un buon passo che mi porta a chiudere il 2° chilometro in 3’20” sempre al comando in solitaria.

partenza

E’ allo scoccare del 3° chilometro che comincio ad accusare una piccola flessione: complice anche un fondo erboso piuttosto sconnesso e in alcuni tratti fangoso che pare trattenermi per le caviglie ad ogni passo, l’andatura cala leggermente. Così poco alla volta vengo raggiunto dai forti Salah Ouyat e Michele Rossi, che subito provano a lasciarmi sul posto.

Tento di reagire, ma le gambe si sono indurite all’inverosimile! Rimango nella loro scia per alcuni metri, ma alla fine devo cedere e lasciarli andare…
sono in un momento di difficoltà, e anche Cristian Matacchini ne approfitta per scavalcarmi mettendo subito qualche secondo fra noi. Parziale del 3° chilometro 3’30”.

Il tracciato continua a snodarsi fra prati e campi, sempre pianeggiante, ma reso meno veloce del previsto da alcuni tratti fangosi; nonostante tutto sento di stare meglio e riesco a chiudere il 4° chilometro in 3’25”, mantenendo invariato il distacco da Cristian Matacchini.

Nel 5° chilometro spingo ancora a fondo nel tentativo di chiudere i pochi metri che mi separano dalla 3a posizione, ma capisco ben presto di non essere sufficientemente brillante per poter tornare ad impensierire Matacchini…
Così nell’ultimo chilometro rallento leggermente, rifiatando un poco e godendomi il tramonto che rende ancora più belli e suggestivi gli scorci offerti dalle campagne che ci circondano.

l'arrivo

Taglio il traguardo in 4a posizione assoluta, coprendo i 6,15km rilevati al mio GPS in 21’06”, gara vinta da Salah Ouyat che regola in volata Michele Rossi.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Salah Ouyat (20’13”), 2° Michele Rossi (20’14”), 3° Cristian Matacchini (20’48”), 4° Giuseppe Bollini (21’06”), 5° Stefano Velati ( 21’28”), 6° Livio Saltarelli (21’47”), 7°Andrea Medina, 8° Mario Vacchini, 9°Andrea Maltagliati, 10° Andrea Perinato.
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Valeria Bellani, 2a Roberta Picozzi, 3a Monica Moia, 4a Chiara Schiavon, 5a Mara Tonoli, 6a Raffaella Leonardi, 7a Francesca Colombo, 8a Luisa Barattino, 9a Roberta Bagnati, 10a Laura Beccaria.

>>>FOTO by Antonini Dario<<<

Alla fine grande divertimento anche ieri sera! Probabilmente con una partenza più accorta mi sarei potuto giocare il podio, ma è andata benissimo anche così.
Per quanto riguarda l’organizzazione, non posso che far loro i complimenti: tutto perfetto, dal luogo del ritrovo, al tracciato, alle premiazioni.
L’unica cosa che non ha mantenuto le aspettative è stata il cirabebè: di libellule infatti neanche l’ombra, in compenso però zanzare e moschini in quantità!!!!

Camminata Madonna della Ghianda - Mezzana di Somma Lombardo

14a tappa Piede d’Oro 2013

Santuario Madonna della Ghianda

Stamattina quando è suonata la sveglia, la tentazione di spegnerla e di girarmi dall’altra parte è stata davvero forte…
Impossibile non fare caso alla pioggia battente sulla tapparella e alle forti raffiche di vento che facevano vibrare anche i vetri delle finestre…
Così facendo ricorso a tutta la mia buona volontà, sono scivolato fuori del tepore del mio lettuccio, una frugale colazione e via verso Mezzana e verso l’ennesima Domenica di corsa fra acqua e fango…

Ad attendermi la storica “Camminata Madonna della Ghianda”, quest’anno giunta alla sua 28a edizione e che da sempre attira un gran numero di appassionati; stamane un po’ meno del solito, proprio a causa del maltempo che ha sicuramente convinto più di qualcuno a rinunciare alla consueta corsetta domenicale. Ad ogni modo nonostante clima avverso e concomitanze varie, ben 578 iscritti fra giro lungo e mini giro, si sono comunque presentati al nastro di partenza.

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Dopo un buon riscaldamento in compagnia di Umberto Porrini e Cristiano Marchesin, sono più o meno pronto alla “battaglia”: già più o meno pronto, perchè le gambe quest’oggi sono ancora doloranti dalla garetta “piuttosto muscolare” di Mercoledì sera a Cardana.
Nel frattempo Giove Pluvio sembra aver concesso una tregua proprio in occasione del via: così alle 9.30 sotto un cielo con vistosi squarci di azzurro, siamo pronti a partire.

altimetriaIl tracciato è quello classico di ogni anno, che ai meno attenti può sembrare molto filante e veloce…
Se infatti i primi 3km invogliano a schiacciare a fondo sull’acceleratore grazie ai lunghi rettilinei ricavati su asfalto e abbastanza pianeggianti, dal 4° chilometro in poi la musica cambia drasticamente.
L’antipasto è una scalinata che immette di fatto nei sentieri boschivi che da lì in poi faranno da cornice all’intera competizione; fondo pesante e continui cambi di pendenza il tutto condito da acqua e fango in quantità: eccovi servita la più dura delle gare!

Pronti via, a fare l’andatura è subito il duo Fochi – Breda; sotto l’impulso dei battistrada il gruppo si allunga e va via via sfilacciandosi. Al passaggio al primo chilometro in testa alla corsa è un gruppetto di 5 unità ad essersi leggermente avvantaggiato sul resto degli inseguitori; fra loro oltre a Ivan Breda e a Ronnie Fochi, anche Rachid Argoub, Andrea Tersigni e il sottoscritto.

tempiPrima di abbandonare l’asfalto in favore dei boschi, è ancora una volta la coppia Breda – Fochi a forzare il ritmo, guadagnando qualche metro sul resto dei compagni d’avventura; rimaniamo quindi in tre a tallonare i 2 fuggitivi, con Tersigni ad imporre un ritmo davvero buono! Sotto l’impulso del giovane portacolori del CUS dei laghi, chi ne fa le spese è Rachid Argoub, che poco alla volta è costretto ad alzare bandiera bianca perdendo inesorabilmente terreno.
Col passare dei chilometri Fochi riesce a distanziare leggermente Breda, io e Tersigni siam sempre lì alle loro calcagna, ma mentre il divario da Fochi rimane pressochè invariato, ci avviciniamo vistosamente ad Ivan Breda.

Al 5° chilometro avviene l’aggancio: la situazione vede quindi Fochi al comando, inseguito dal terzetto composto da Breda, Tersigni e il sottoscritto.
Le condizioni del sentiero in alcuni punti son davvero terribili! Solchi sconnessi lasciati dal passaggio dei trattori, completamente pieni di fango dove è davvero difficile trovare i giusti appoggi e mantenere l’equilibrio! Dove non c’è fango è perchè c’è acqua: pozze lunghe anche 4/5 metri e profonde svariati centimetri, che non si possono evitare in alcun modo e dove bisogna entrare alla “cieca” senza sapere dove si andrà ad appoggiare il piede! Sento le gambe doloranti, ma mi rendo conto di riuscire comunque a spingere bene anche su questo fondo che definire muscolare mi pare un eufemismo…
provo quindi a forzare leggermente il ritmo, Tersigni si mantiene sempre incollato alle mie caviglie, mentre Breda fa un po’ l’elastico, perdendo terreno nei tratti più duri in salita, per poi riportarsi sotto nei tratti in discesa.

Arriviamo a 2 chilometri dal traguardo: il fondo si fa più compatto e Tersigni ne approfitta per provare ad affondare il suo attacco; io mi imballo un poco, non riuscendo a rispondere al bel cambio di passo messo in atto da Andrea…
Breda invece ci prova, e seppur in maniera meno brillante, riesce a sua volta a sopravanzarmi mettendo qualche secondo fra noi.
I giochi ormai son fatti…
Negli ultimi metri spingo ancora bene, ma ormai il divario che mi separa da Tersigni e Breda è incolmabile.
Chiudo così la mia fatica al 4° posto assoluto, coprendo i 10,2km rilevati al mio GPS in 37’17”.

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CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (36’11”), 2° Andrea Tersigni (36’52”), 3° Ivan Breda (37’01”), 4° Giuseppe Bollini (37’17”), 5° Rachid Argoub (38’30”), 6° Marco Maginzali (38’35”), 7° Andrea Basoli (38’40”), 8° Matteo Malatrasi (39’31”), 9° Cristiano Marchesin (39’34”), 10° Francesco Conte (39’51”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Lorena Strozzi (43’50”), 2a Sabina Ambrosetti (44’09”), 3a Cristina Grassi (48’03”), 4a Marinella Cozma (50’04”), 5a Vera Veronelli (50’53”), 6a Eugenia Vasconi (51’34”), 7a Federica Caporali (53’57”), 8a Valeri Carla Darma (54’06”), 9a Lorena Castiglioni (55’17”), 10a Cinzia Menegon (55’18”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

>>>FOTO by Antonini Dario<<<

Anche oggi mi son proprio divertito!! Acqua e fango in abbondanza, ma mai tratti pericolosi in grado di mettere a rischio l’incolumità dei partecipanti. Se proprio devo muovere una piccola critica all’organizzazione, questa è rivolta alle premiazioni, che come già successo anche negli anni passati, sono risultate un poco deludenti…

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Domenica prossima sarà la volta di Cocquio Trevisago e della sua “Camminiamo insieme”, mentre Giovedì 23 Maggio da Besnate prenderà il via la 15a edizione del “Giro del Varesotto”.

giovedì 16 maggio 2013

Cardana Night Run - Cardana di Besozzo

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Non so perché, ma come ogni anno il calendario delle gare serali nella nostra zona è praticamente vuoto fino circa a metà Maggio, per poi esplodere in una miriade di appuntamenti che lo rendono super intasato fino ad inizio Agosto…

Così questa settimana le corse serali in programma a cui mi sarebbe piaciuto partecipare, erano due in due giorni consecutivi: la Cardana Night Run di ieri e la Monclassic di stasera: s’imponeva quindi una scelta!
Un po’ per il fatto che alla Cardana Night Run mancavo ormai da qualche anno, un po’ per il fatto che con il maltempo di questi giorni la Monclassic presenta qualche “insidia” in più lungo il suo tracciato, ieri ho optato per la serale di Cardana, di cui conservavo tra l’altro un ottimo ricordo.

Nonostante la “bella stagione” (…) sia iniziata ormai da quasi un mese (almeno questo dice il calendario…), quest’anno le giornate asciutte si possono davvero contare sulla punta delle dita delle mani…
…e anche ieri non ha fatto eccezione: pioggia battente per tutto il giorno, con di tanto in tanto improvvisi scrosci più intensi a rincarare la dose.

Con poca voglia e senza avere ancora recuperato a pieno la gara di Domenica e gli allenamenti di Lunedì e Martedì scorsi, alle 18.30 sono in strada con destinazione Cardana: se non altro sarà l’occasione per una bella sgambata, che altrimenti viste le premesse, avrei probabilmente saltato.

Confermato il percorso delle precedenti edizioni, disegnato su un circuito ad anello che si snoda per circa 3km fra campi, boschi e prati situati nella parte bassa del paese; il tutto da ripetere due volte per uno sviluppo complessivo di 6,25km rilevati al mio GPS.

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Prima del via piccolo briefing, dove l’amico Ugo Fantoni ci avverte di prestare la massima attenzione a causa delle condizioni del fondo che in alcuni tratti sono piuttosto critiche…
…così in compagnia di Ronnie Fochi e Stefano Copes, approfittando dei minuti che ancora ci separano dalla partenza vera e propria, ci spariamo subito un giro di ricognizione per tastare con mano (anzi con piede!!), le reali condizioni del terreno!

969243_420382554726968_856541263_nIl primo chilometro presenta effettivamente zone dove si fatica a mantenere l’equilibrio, con acqua e fango in abbondanza; situazione però decisamente migliore nei due chilometri successivi, dove nonostante tutto, si riesce a correre senza troppi problemi: meglio di quanto mi aspettassi.

Alle 20.00 circa il via. Fin da subito è Fochi a dettare il ritmo, io gli sono in scia in compagnia di Luca Ponti, via via tutto il resto del gruppo; poche centinaia di metri e Ronnie prova subito ad allungare, io dopo aver preso due “imbarcate” nel giro di due passi (!!!), decido che è più importante stare in piedi che provare a seguirlo.
Rallento vistosamente e anche Ponti ne approfitta per passarmi e guadagnare immediatamente qualche secondo di vantaggio; affrontiamo la salita che porta a transitare fra i maneggi della zona, finalmente il primo chilometro è alle nostre spalle e si può iniziare a spingere con maggiore decisione.
Nei 2km successivi recupero un po’ di terreno, concludendo il primo giro in 3a posizione, staccato di circa 50 metri da Ponti, che a sua volta concede il medesimo vantaggio ad uno straordinario Fochi ad ogni gara sempre più forte.

Inizio la seconda tornata e la musica non cambia: nel primo tratto del circuito “alzo decisamente il piede dall’acceleratore” per paura di cadere, con Ponti e Fochi che si allontanano definitivamente; negli ultimi 2km dove invece vorrei tornare a spingere a fondo, mi accorgo che sono le mie gambe a non essere più in grado di farlo...

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Ronnie Fochi (22’00”), 2° Luca Ponti (22’40”), 3° Giuseppe Bollini (23’10”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Ombretta Bellorini (30’17”), 2a Stefania Porrini (39’02”), 3a Francesca Micheli (43’30”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<                        >>>FOTO by Atletica 3V<<<

Che altro dire se non grazie a Ugo e a tutti i 7 laghi runners: ieri sera mi sono proprio divertito!

domenica 12 maggio 2013

Athlon Run - Castiglione Olona

13a tappa Piede d’Oro 2013

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Incredibile ma vero: seconda Domenica consecutiva con il sole!! E allora tutti a Castiglione Olona per la 7a edizione della “Athlon Run”, gara podistica di 5 e 10km organizzata dagli amici degli Athlon Runners.
A fare da cornice alla manifestazione lo splendido scenario regalato dal Castello di Monteruzzo, vero e proprio centro logistico dell’intero evento, dove erano posti ritrovo, partenza, arrivo e premiazioni della gara.

altimetriaCome successo negli scorsi anni, ennesimo sold-out di presenze per questa edizione 2013 dell’ Athlon Run, che ha visto schierati al nastro di partenza ben 827 partecipanti fra minigiro e giro lungo, con numerosi nomi di spicco del podismo nostrano e non solo!
Per quanto riguarda il tracciato, confermato in toto quanto già visto nelle passate edizioni: primi chilometri pianeggianti su asfalto molto molto veloci, poi picchiata in valle con discesone sterrato, una parte di scorrimento in falsopiano a salire ricavata lungo la ciclabile che costeggia l’Olona, lo strappo secco che porta a transitare nel borgo antico di Castiglione, una breve discesa transitoria ed infine la lunga ascesa conclusiva che immette direttamente nell’ultimo chilometro quasi interamente pianeggiante.

tempiCome da previsioni partenza da cardiopalma, con il ritmo che nei primi quattro chilometri rimane costantemente sotto ai 3’20”/km: 3’10”, 3’09”, 3’15” e 3’17” i miei parziali in questo avvio di gara.
Fin dai primissimi metri, a tirare le fila del lungo serpentone di atleti, è un nutrito gruppetto composto da Fabio Caldiroli, Mirko Zanovello, Salah Argoub, Ivan Breda, Ferdinando Mignani, Ronnie Fochi, il giovane Francesco Puppi e il sottoscritto. Il ritmo è davvero impossibile, così attorno al secondo chilometro decido di sfilarmi dal gruppetto dei battistrada, con l’intenzione di proseguire ad un passo più consono alle mie possibilità e magari riguadagnare qualche posizione nella parte conclusiva della competizione.

Affronto il tratto di ciclabile in completa solitudine, il mio ritmo cala leggermente, ma non bisogna scordare che il fondo è sterrato e che comunque anche se in maniera leggera, la strada tende sempre a salire; brusca svolta a destra, passaggio sul ponte sopra all’Olona ed eccomi sulle durissime rampe dell’erta che conduce nelle viuzze del caratteristico borgo antico.
Breve discesa dove provo a rifiatare un poco, prima di attaccare la lunga ascesa conclusiva che in circa un chilometro mi riporterà nei pressi del castello di Monteruzzo.

Davanti a me in lontananza scorgo a malapena la sagoma di Salah Argoub, la distanza è davvero notevole, ma sento di avere ancora parecchie energie in corpo, quindi è gioco provarci!
Salgo a bomba, tanto che in prossimità dello scollinamento sono praticamente addosso a Salah e alla canotta gialla di Ivan Breda che lo precede di pochi metri; per un attimo ci credo, insisto nella mia azione, ma stavolta la stanchezza inizia a farsi sentire anche per me…
Così, nonostante arrivi a ridosso dei due che mi precedono, non mi riesce “l’operazione sorpasso” e mi devo accontentare di tagliare il traguardo senza essere riuscito a recuperare nessuna posizione…

Chiudo la mia prova in 8a posizione, coprendo i 10,1km rilevati al mio GPS in 35’12”.
Deluso per non essere riuscito a “saltare” nessun avversario nel finale, ma sicurmente soddisfatto della mia prestazione generale, che mi ha visto bissare lo stesso tempo cronometrico della scorsa edizione, ma con una sostanziale differenza: l’anno passato l’Athlon Run si correva a Settembre, periodo che solitamente coincide con il mio picco di forma.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Mirko Zanovello (33’40”), 2° Fabio Caldiroli (33’42”), 3° Francesco Puppi (33’54”), 4° Ronnie Fochi (34’04”), 5° Ferdinando Mignani (34’40”), 6° Ivan Breda (34’54”), 7° Salah Argoub (35’04”), 8° Giuseppe Bollini (35’12”), 9° Massimo Lucchina (36’16”), 10° Enea Zampini (36’20”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elisabetta Di Gregorio (40’26”), 2a Sabina Ambrosetti (41’09”), 3a Francesca Barone (41’24”), 4a Elena Manzato (42’15”), 5a Cinzia Lischetti (42’50”), 6a Angiola Conte (43’33”), 7a Emanuela Fossa (43’45”), 8a Rita Zambon (45’16”), 9a Cristina Grassi (46’23”), 10a Vera Veronelli (46’31”), 11a Bianca Morvillo (47’00”), 12a Eugenia Vasconi (47’30”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

PREMIAZIONI MASCHILI

Venendo all’organizzazione non posso che fare i complimenti agli Athlon Runners: per quanto mi riguarda tutto è sembrato funzionare al meglio senza sbavature.
Mi è invece stata comunicata una segnalazione negativa per quanto riguarda il minigiro rivservato ai bambini, dove sembrerebbe che a causa di un bivio non presidiato, alcuni partecipanti abbiano sbagliato strada.

Domenica prossima sarà la volta di Mezzana e della sua “Camminata Madonna della Ghianda”, altra tappa storica del circuito di Podismo Sportivo del Varesotto, mentre per chi non volesse attendere un’intera settimana (!!!) prima della prossima garetta, ricordo anche gli appuntamenti infrasettimanali di Mercoledì sera con il Grand Prix del Gorgonzola a Maggiate Superiore e con la Cardana Night Run a Cardana di Besozzo, mentre Giovedì sera andrà in scena la MonClassic di Montonate.

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domenica 5 maggio 2013

Camminata Cuvegliese - Cuveglio

12a tappa Piede d’Oro 2013

partenza

Dopo la brutta aventura di mercoledì, stamane era di nuovo tempo di Piede d’Oro; così con uno stato d’animo non proprio sereno (…) mi sono presentato a Cuveglio, dove la Pro loco del paese organizzava la 29a edizione della classicissima “Camminata Cuvegliese”.

altimetriaConfermato l’ormai collaudato tracciato di gara, caratterizzato da una prima parte interamente disegnata su asfalto priva di asperità e quindi molto veloce; una parte centrale piuttosto vallonata con tanto di scalinata posta nel centro abitato di Cavona, che fa da preambolo alla terribile ascesa boschiva che conduce fino al punto più alto dell’intero percorso, ed una parte conclusiva con una lunga discesa a tratti anche piuttosto tecnica, che immette nei chilometri finali ricavati fra le viuzze del “paese vecchio”, che riportano fino alla piccola pista di atletica di Cuveglio dove è posto il traguardo di giornata.

Alle 9.00 in punto si parte; e che partenza! 1° chilometro chiuso in 3’07”, con un indiavolato Ronnie Fochi a fare l’andatura, Salah Argoub che lo segue come un’ombra, poi ci sono io che a mia volta non mollo un centimetro ai due battistrada, e ancora Proserpio, Breda, Mora, Rachid Argoub e via via tutto il gruppone.

Il ritmo è davvero sostenuto, e prima di entrare nell’abitato di Cavona sono costretto a concedere qualche metro al duo Salah Argoub – Ronnie Fochi; Breda e Proserpio rimangono invece con me, mentre il resto degli inseguitori è leggermente più attardato.
Ad un tratto il fattaccio (!!!): mi si slaccia una scarpa…
Decido di fregarmene, anche se correre con il pensiero di poter inciampare da un momento all’altro e con la scarpa “lenta” che potrebbe sfilarsi dal piede ad ogni passo, non è certo una sensazione piacevole…
…e non sono neanche al 3° chilometro…

Affrontiamo la scalinata di Cavona, e ci tuffiamo nella discesa che conduce fino ai piedi dell’erta boschiva che da sempre caratterizza questa competizione; in discesa sia Breda che Proserpio riescono ad allungare leggermente nei miei confronti, mentre alle mie spalle il più immediato inseguitore è un arrembante Maurizio “Rambo” Mora.

Attacco la temutissima ascesa in 5a posizione, ma mentre Proserpio mantiene il vantaggio che si era preso in discesa, Breda è ormai a tiro; sulle prime rampe della salita riprendo Ivan, che però non molla e si attacca alle mie caviglie. il sentiero va via via impennandosi sempre più: in alcuni tratti le pendenze son davvero impossibili e mi costringono a camminare, con Breda che ne approfitta per riportarsi davanti.

Proprio in prossimità dello scollinamento riesco però a seminare Breda, ancora qualche metro in cui si alternano svariati “su e giù”, prima di gettarmi definitivamente nella lunga discesa che da Vergobbio riporta verso Cuveglio.
Per un paio di volte a causa di bivi non presidiati e privi di cartelli rischio di sbagliare strada, ma fortunatamente grazie ai ricordi degli anni passati, riesco ad evitare spiacevoli errori.

Davanti sono ormai irraggiungibili, mentre alle mie spalle godo di un rassicurante vantaggio, così i chilometri conclusivi me li gestisco senza spremermi a fondo; ed è proprio in prossimità dell’ultimo chilometro che raggiungo e supero Ronnie Fochi, che dopo essere incappato in un errore di percorso, sta probabilmente pagando il “fuori giri” fatto poco prima in salita rimanendo vittima di forti dolori allo stomaco che lo costringono a rallentare in maniera vistosa.

arrivo

Entro nella piccola pista di atletica e mi godo gli ultimi metri prima di tagliare il traguardo al 3° posto assoluto coprendo i 10,35km rilevati al mio GPS in 38’58”.

CLASSIFICA MASCHILE: 1° Salah Argoub (37’54”), 2° Paolo Proserpio (37’58”), 3° Giuseppe Bollini (38’58”), 4° Ivan Breda (39’20”), 5° Rachid Argoub (39’40”), 6° Maurizio Mora (39’42”), 7° Ronnie Fochi (39’55”), 8° Simone Prina (40’44”), 9° Daniele Ravelli (41’23”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Cristina Clerici (43’40”), 2a Elisabetta Di Gregorio (44’49”), 3a Sabina Ambrosetti (45’46”), 4a Rita Zambon (50’33”), 5a Ombretta Bellorini (52’02”), 6a Cristina Grassi (52’18”), 7a Cristina Albergoni (52’38”), 8a Sara Zuccolotto (52’52”), 9a Marinella Cozma (52’59”), 10a Lizia Rodari (53’18”).

>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<

premiazioni

Anche oggi organizzazione non impeccabile: come raccontato in precedenza almeno un paio di bivi del percorso erano privi di indicazioni, causando così alcuni errori. Peccato.

Domenica prossima sarà la volta di Castiglione Olona e della sua “Athlon Run”, gara podistica organizzata dagli amici degli Athlon Runners, quest’anno giunta alla sua 7a edizione.

mercoledì 1 maggio 2013

Mezza del riso - Vercelli

Ossia come rovinarsi la giornata…

Oggi non sono arrabbiato…
…di più, mooooolto di più! Per capirne il motivo, bisogna tornare indietro di qualche ora…

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Il 1° Maggio doveva essere il “giorno del giudizio”, il giorno in cui gran parte del Team delle aquile avrebbe sfidato le durissime rampe del mitico Scarpone Luvinatese.
Un po’ per scaramanzia, un po’ per non avere nessuna pressione addosso, ho lasciato credere a tutti gli amici che anch’io sarei stato a Luvinate per la classica "arrampicata” all’Osservatorio del Campo dei Fiori, anche se in realtà era già da un mese che in gran segreto (!!!) avevo messo nel mirino la Mezza del riso a Vercelli.

HPIM5361Non vanto molte partecipazioni sulla distanza dei 21,097km, però quest’anno mi ero messo in testa che avrei dovuto scardinare una volta per tutte il muro dei 75’, obiettivo che a causa di qualche acciacco di troppo, non mi era riuscito in occasione della Lago Maggiore Half Marathon di un paio di mesi fa.

Così carico al punto giusto, stamattina alle 6.30 ero già in strada con destinazione Vercelli!
Tre gli eventi in programma: la maratona giunta quest’anno alla sua 10a edizione e a cui tutta la manifestazione ruotava attorno, la 10km e la mezza maratona; oltre un migliaio i partecipanti richiamati dalle varie gare, più o meno equamente distribuiti nelle tre specialità.

Il meteo è piuttosto variabile, con il sole che va e viene, e con la temperatura che oscilla attorno ai 15°C: l’ideale per gareggiare su prove di lunga distanza come la maratona e la mezza. Io invece mi sento un po’ affaticato, ma so che la condizione è comunque buona: insomma le premesse per far bene ci sono tutte!

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Così mentre concludo il mio riscaldamento, osservo la partenza della 10km e della maratona, infine ecco arrivare anche il momento della mia gara: mi schiero al via, qualche attimo di palpitante attesa e…
…GOOOOO!!

tempiParto forte, portandomi al comando fin dai primi metri. Passato il primo chilometro diminuisco un po’ l’andatura, cercando di impostare quello che dovrà essere il ritmo gara da tenere fino al traguardo; mi ritrovo su dei rettilinei interminabili, dove poco alla volta inizio a raggiungere e superare gli ultimi concorrenti della maratona partiti poco prima di me.

I chilometri passano e tutto sembra filare via liscio: sto viaggiando col giusto passo per siglare il mio nuovo personale, e come se non bastasse mi trovo al comando della competizione!
Ma come scrivevo, tutto sembrava andare bene…
…già, infatti circa al 10° chilometro un concorrente della maratona che probabilmente aveva intuito che io stessi correndo la mezza mi grida:
”ue, ma di qua ti fai tutta la maratona!! Per la mezza dovevi prendere a sinistra al bivio!”

In un attimo sprofondo nello sconforto…
Incomprensione, stupore, incredulità, rabbia e infine rassegnazione: questi gli stati d’animo che ho vissuto in rapida successione…
Mi giro e torno indietro, anche se ormai son fermo: gambe e testa non ne voglion più sapere…
Devo farmi circa 2km per raggiungere il bivio incriminato, dove ad indicare la svolta c’è una misera transenna con attaccato un foglio bianco scritto col pennarello…
praticamente invisibile considerando che in quel punto si arrivava tra l’altro con tutta la ressa dei maratoneti partiti prima della mezza…

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Nel frattempo arriva un incaricato dell’organizzazione, che inizia a segnalare la svolta a gran voce: un po’ troppo tardi direi…
Mi fermo, osservo spaesato alcuni concorrenti transitare, e alla fine decido di tornare mestamente verso l’arrivo ripercorrendo la strada fin li fatta in senso opposto.

Solo dopo la gara ho appreso che molti altri partecipanti alla mezza maratona hanno sbagliato strada nello stesso mio punto; qualcuno ha comunque avuto la forza di tornare sui suoi passi e riprendere il giusto percorso, peccato che al bivio successivo si sia ripresentato il medesimo problema, con altrettanti sventurati finiti a vagare fra le risaie…

Inconcepibile ed inaccettabile quello che è capitato. Certe cose non dovrebbero succedere nemmeno nelle gare di paese, a maggior ragione in manifestazioni di questo spessore con tanto di omologazione FIDAL.
Già il fatto di far partire la maratona prima della mezza è una scelta del tutto discutibile, che ha portato inevitabilmente a mescolarsi i concorrenti delle due prove generando una gran confusione, ma lasciare dei bivi incustoditi e con misere segnalazioni che andavano bene al massimo per una tapasciata dell’IVV, non trova proprio giustificazioni.
E’ davvero ora di finirla con le organizzazioni di mercenari, che pensano solo e unicamente ad incassare le (cospicue) quote d’iscrizione. Oggi non servivano chissà quali mezzi per garantire il NORMALE svolgimento della gara: sarebbero bastate un po’ di competenza e di buona volontà in più.
Poco altro da aggiungere, se non i link alle classifiche e alle foto del mitico Arturo…

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